Come proteggersi dall'inquinamento acustico: limiti, deroghe ed esposti
Le cause, le conseguenze e soprattutto i rimedi per proteggersi dall'inquinamento acustico, un fenomeno molto diffuso che causa effetti nocivi sull’attività, sulla salute delle persone, degli animali e dell’ambiente circostante.
- Quando si supera la normale tollerabilità
- Le conseguenze dell'inquinamento acustico
- Come difendersi dall'inquinamento acustico in ambito privato
- E se il rumore è provocato da una attività?
- Deroga rumori e inquinamento acustico
- Detrazioni fiscali per interventi di contenimento dell'inquinamento acustico
Quando si supera la normale tollerabilità
Specie per chi vive nelle grandi città, l'inquinamento acustico o da rumore costituisce ormai, insieme a quello atmosferico, uno dei più gravi problemi dal punto di vista ambientale. Basta pensare ai rumori prodotti dai mezzi di trasporto (auto, treni, aerei), dalle attività industriali e artigianali, dai cantieri, dalle attività ricreative (concerti ad esempio) o dalle attività domestiche.
Ma quando si può parlare di inquinamento acustico e non di semplice rumore?
Secondo un rapporto elaborato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si può parlare di inquinamento acustico quando si è esposti a suoni e rumori di intensità superiore ai 65 decibel (dB) durante le ore diurne. Purtroppo lo stesso rapporto conferma che in Europa ben 113 milioni di persone sono esposte a livelli di rumorosità eccedenti la soglia anzidetta. Addirittura nelle aree urbane quasi 10 milioni di persone sono sottoposte ad un inquinamento acustico che l'Agenzia definisce inaccettabile per la salute umana: oltre 75 decibel.
In Italia la soglia dei 65 decibel viene superata in quasi tutte le città e si stima che più del 72% della popolazione sia esposta ad un vero e proprio inquinamento acustico. I soggetti che risultano particolarmente esposti sono i bambini, i non vedenti e le persone affette da disturbi uditivi.
Le conseguenze dell'inquinamento acustico
L'inquinamento acustico è in grado di provocare nell'uomo danni gravi ed irreversibili, a cominciare dall'orecchio: se si resta esposti a livelli molto elevati di rumore e per periodi prolungati, il rischio di diventare sordi o comunque di perdere parte del proprio udito per la comparsa di ronzii o fischi è più che concreto.
Ma i disturbi uditivi, purtroppo, non sono le uniche conseguenze dell'inquinamento acustico: disturbi del sonno, aumento della pressione arteriosa, alterazioni del sistema nervoso sono solo alcuni degli effetti negati indotti dal rumore. Tutto ciò incide in maniera negativa sullo studio, sul lavoro e sullo svolgimento delle più elementari attività di ogni giorno.
Come difendersi dall'inquinamento acustico in ambito privato
Nei confronti di chi produce livelli eccessivi di rumorosità, la legge prevede precise sanzioni. In particolare l'articolo 659 del Codice Penale punisce con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a 309,00 euro chiunque mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepitii di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, ritrovi o i trattenimenti pubblici.
Se, dunque, il tuo vicino di casa mantiene costantemente lo stereo a tutto volume o utilizza la lavatrice nelle ore notturne, inviagli - eventualmente per il tramite dell'amministratore di condominio - questa
con cui gli chiedi di cessare immediatamente il disurbo prodotto da tali rumori. In alternativa puoi servirti di questa
E se il rumore è provocato da una attività?
Sempre l'articolo 659 del Codice Penale punisce con una ammenda da 103,00 euro a 516,00 euro chi esercita una professione o un mestiere rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell'Autorità. Se, dunque, nei pressi della tua abitazione è in atto un continuo disturbo della quiete pubblica a causa di rumori prodotti da una certa attività, segnala la cosa al soggetto interessato ed effettua un esposto al Sindaco e al Comando della Polizia Municipale, chiedendo che venga effettuata una verifica del rispetto dei limiti di rumorosità imposti dalle vigenti norme. Questi alcuni fac simile di
da inviare al Sindaco che puoi scaricare gratuitamente dal nostro portale. La segnalazione deve contenere la descrizione del luogo, dei termini del problema e le generalità degli esponenti: nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e deve essere firmata (se inviata via fax, allegare copia di documento di identità).
L’Amministrazione ricevuto l’esposto comunica al titolare dell’attività oggetto della segnalazione, mediante avviso scritto, l’avvio del procedimento amministrativo (come disposto dall’art. 8 della Legge 241 del 7/8/90).
Oltre alle sanzioni previste dalla legge, in caso di accertato superamento dei limiti di rumorosità, il Comune può, con opportuni provvedimenti, imporre al titolare i termini per la bonifica dell'attività rumorosa.
Se la rumorosità è connessa in particolar modo alla movida, si può far ricorso a questo fac simile di
Deroga rumori e inquinamento acustico
Determinate attività a carattere temporaneo, pur producendo dei livelli di rumorosità superiore ai livelli massimi consentiti, possono essere regolarmente svolte nei modi e nelle forme disciplinate dal regolamento comunale e dietro il rilascio di una specifica autorizzazione da parte dell'amministrazione.
Rientrano tra le attività rumorose a carattere temporaneo:
- i cantieri edili e stradali;
- le manifestazioni o attività ricreative svolte presso pubblici esercizi o circoli privati;
- le manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico, quali concerti, feste popolari, sagre, manifestazioni di partito, spettacoli di beneficienza, manifestazioni sportive, luna park, ecc.
Ciascuna di queste attività può essere svolta solo in giorni determinati (feriali o festivi), in precise fasce orarie e non oltre una certa durata (è il regolamento comunale a stabilirlo). Sono, inoltre, soggette a preventiva comunicazione da inviarsi ai settori competenti dell'amministrazione un certo numero di giorni prima dell’inizio dell’attività rumorosa.
Se dunque prevedi di organizzare un evento temporaneo, ad esempio un concerto, che supera i limiti di immissione acustica previsti per l'area in questione, ricordati di presentare un'apposita richiesta autorizzativa in deroga ai limiti.
Detrazioni fiscali per interventi di contenimento dell'inquinamento acustico
Oggi puoi beneficiare di una detrazione fiscale pari al 50% delle spese sostenute, se decidi di effettuare degli interventi finalizzati al contenimento dell’inquinamento acustico.
Gli interventi, che possono riguardare sia la tua abitazione che la tua attività, possono consistere ad esempio nell'apposizione di contropareti, di pannelli fonoassorbenti o di altri sistemi di insonorizzazione. Possono chiedere la detrazione non solo i proprietari degli immobili ma anche inquilini, comodatari e usufruttuari.
Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, sono ammesse all’agevolazione fiscale anche le spese per le prestazioni erogate dai professionisti (spese di progettazione, relazioni di conformità, perizie ecc..). Perchè l'intervento di contenimento dell'inquinamento acustico sia detraibile fiscalmente è necessario che sia certificato il raggiungimento dei requisiti di legge. La certificazione può essere rilasciata solo da un tecnico competente in acustica ambientale riconosciuto dalla regione.
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Se per insonorizzare l'ambiente si utilizzano sistemi di isolamento termoacustico, dunque in grado di impattare positivamente anche sulle prestazioni energetiche dell'edificio, potresti beneficiare anche del bonus risparmio energetico.
Come soluzione estrema ci si può difendere dall'inquinamento acustico utilizzando dei dispostivi di protezione antirumore, come tappi auriculari o cuffie protettive.