Richiesta certificato prevenzione incendi: modello editabile

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 10/12/2022
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Descrizione

Il modello con cui presentare ai Vigili del Fuoco la richiesta del certificato di prevenzione incendi (CPI), un documento che certifica il rispetto della normativa prevenzione incendi, ossia la sussistenza di tutti i requisiti di sicurezza antincendio.

Richiesta certificato prevenzione incendi: chi deve presentarla

Come detto il certificato prevenzione incendi (CPI) è un documento che certifica la sussistenza di tutti i requisiti di sicurezza antincendio. La richiesta deve essere presentata al comando provinciale dei vigili del fuoco dal titolare dell'azienda, prima che sia dato avvio all'attività.

In caso di delega, ove la firma non sia apposta in presenza del pubblico ufficiale addetto alla ricezione del modello, la persona delegata deve allegare all’istanza una fotocopia del documento di riconoscimento del richiedente (DPR 445 del 28 dicembre 2000). In caso di inoltro dell’istanza a mezzo posta, deve essere allegata fotocopia del documento di riconoscimento del richiedente.

Ma chi deve presentare la richiesta certificato prevenzione incendi?

In particolare hanno un obbligo specifico tutte quelle attività che sono considerate a maggior rischio in caso d'incendio. Tali attività sono elencate dal DPR 151/2011 nell'Allegato I. A titolo esemplificativo: stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas, liquidi infiammabili e/o combustibili, gomma, materie plastiche, resine sintetiche, carta, ecc., stabilimenti ove si producono surrogati del caffè, stabilimenti ed impianti ove si producono, lavorano e/o detengono fibre tessili e tessuti, stabilimenti per la produzione di arredi, di abbigliamento, della lavorazione della pelle e calzaturifici, teatri e studi per le riprese cinematografiche e televisive, officine meccaniche, autorimesse, strutture ricettive (alberghi, pensioni, motel, villaggi albergo, residenze turistico, ecc.), scuole, ospedali, fiere, aziende ed uffici con oltre 300 persone presenti, aerostazioni, stazioni ferroviarie, stazioni marittime e via discorrendo.

Inutile dire che ciascuna di queste attività è soggetta ad adempimenti diversi, in funzione del livello di rischio ad essa connesso.

Il comando dei vigili del fuoro si limita in prima battuta a verificare che la richiesta presentata dal titolare/responsabile dell'attività sia stata correttamente compilata e soprattutto sia completa di tutti gli allegati. Se dal controllo formale della documentazione non emergono irregolarità, il comando dei VVF provvede a rilasciare una ricevuta. Nei 60 giorni successivi sarà quindi effettuato un sopralluogo e se tutto risulterà in regola verrà rilasciato al titolare dell'attività il certificato prevenzione incendi.

Il certificato prevenzione incendi è intestato al responsabile dell'attività o al responsabile della sicurezza designato dall’azienda e deve essere rinnovato ogni 5 anni.

Attenzione perché la normativa prevede specifiche sanzioni per chi non presenta la richiesta del certificato prevenzione incendi o per chi rilascia dichiarazioni false. Nel dettaglio:

  • arresto fino a un anno o ammenda da 258 euro a 2.582 euro: per il titolare che non richiede il rilascio o il rinnovo del certificato di prevenzione incendi;
  • reclusione da tre mesi a tre anni e multa da 103 euro a 516 euro per chi attesta fatti non rispondenti al vero nelle certificazioni e nelle dichiarazioni rese ai fini del rilascio o rinnovo del certificato di prevenzione incendi.
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