Fac simile ricorso per decurtazione punti: PDF, WORD
Descrizione
In questa scheda proponiamo un fac simile di ricorso per errata decurtazione punti patente, ovverossia un modello con cui il conducente del mezzo, dunque l'effettivo trasgressore, contesta all'autorità verbalizzante la sanzione accessoria della sottrazione dei punti dalla patente.
Chi può proporre ricorso decurtazione punti patente
Va precisato innanzitutto che la questione si pone quando la violazione non può essere immediatamente contestata (ad es. passaggio col semaforo rosso, superamento dei limiti di velocità, ecc.). In tal caso il verbale con la indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata, deve, entro 90 giorni dall'accertamento, essere notificato all'effettivo trasgressore o al proprietario del mezzo.
Il proprietario che riceve il verbale, è tenuto ad comunicare all'autorità il nome del soggetto che si trovava alla guida al momento dell'infrazione. Questo il
da compilare e trasmettere entro 60 giorni dalla notifica del verbale. Solo al conducente, infatti, può essere applicata la decurtazione dei punti della patente.
Va detto che detta comunicazione è obbligatoria, dunque va fatta anche nel caso in cui proprietario e conducente siano un'unica persona. La mancata comunicazione comporta il pagamento di una sanzione amministrativa il cui importo va da 292 a 1.168 euro.
Ma torniamo alla nostra domanda: chi può proporre il ricorso decurtazione punti patente?
Può farlo il proprietario del veicolo se al momento in cui è stata rilevata l'infrazione era lui stesso alla guida del mezzo, oppure l'effettivo conducente nel caso in cui le due figure non coincidano (ad es. il figlio che guidava l'auto del padre).
In particolare il conducente (il figlio) può proporre un ricorso anche se il proprietario del mezzo (il padre) ha nel frattempo provveduto al pagamento della sanzione.
Non solo. La contestazione deve essere formulata dal conducente prima ancora che si sia provveduto, a seguito dell'identificazione del trasgressore, a certificare la decurtazione dei punti in capo all'effettivo trasgressore con tanto di annotazione presso l'Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida.
In proposito ricordiamo che il verbale di accertamento contiene solo un preavviso di decurtazione punti.
Quando proporre ricorso per errata decurtazione punti patente
Un simile ricorso può essere proposto quando:
- la sottrazione dei punti non viene indicata nel verbale di contravvenzione;
- vengono contestate più infrazioni nello stesso verbale, ma non viene specificata a quale violazione si riferisce la sanzione accessoria irrogata, ossia quella relativa alla decurtazione dei punti dalla patente;
- la sanzione accessoria della decurtazione dei punti viene notificata al conducente oltre i 90 giorni previsti dalla legge. Nel merito va precisato che l'autorità deve procedere a notificare il verbale di infrazione anche al conducente quando il proprietario del mezzo comunica che alla guida in quel momento era presente un'altra persona. L'esigenza di provvedere ad una nuova notifica, invece, non c'è se il trasgressore sottoscrive lui stesso il modulo comunicazione dati conducente;
- la sanzione relativa alla sottrazione dei punti viene irrogata in misura superiore ai limiti imposti dalla legge.
- il proprietario ha comunicato un nome errato, ovverossia il nome di una persona che in quel momento non era a bordo del mezzo nel momento in cui è stata commessa l'infrazione.
C'è da dire, infine, che se viene presentata opposizione contro la sanzione principale, la sottrazione dei punti può essere applicata solo una volta in cui il giudizio di opposizione si considera definito. Infatti l'irregolarità della multa principale rende automaticamente inapplicabile anche la sanzione accessoria. Nel caso in cui ciò non avvenga si può ricorrere attraverso questo
scaricabile dal nostro portale.
Il ricorso per errata decurtazione punti patente può essere proposto al prefetto entro 60 giorni dalla notifica del verbale, oppure al Giudice di pace, entro 30 giorni.