Fac simile contratto di permuta immobiliare

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 15/03/2023
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La permuta immobiliare è il contratto che ha per oggetto il reciproco trasferimento della proprietà di immobili da un soggetto all'altro, senza alcuno scambio di denaro.

Contratto di permuta immobiliare: come funziona

In generale il contratto di permuta, disciplinato dagli artt. 1552 e ss. del codice civile, ha per oggetto il reciproco trasferimento della proprietà di cose o di altri diritti da un soggetto all'altro. Sebbene si applichino, in quanto compatibili, le norme stabilite per la vendita (art. 1555 cod.civ.), il contratto di permuta si distingue da quello di compravendita in quanto, in quest'ultimo il prezzo è regolato in denaro, mentre nella permuta il prezzo è regolato con uno scambio reciproco di cose e/o diritti.

In taluni casi, tuttavia, lo scambio tra cose o tra diritti può essere anche accompagnato dalla previsione o dal versamento di un conguaglio in danaro. La natura del contratto di permuta resta inalterata se, indipendentemente dall'entità del conguaglio, risulti che la comune volontà delle parti abbia dato maggior rilevanza allo scambio tra beni o diritti, piuttosto che al danaro.

La permuta è un contratto particolarmente diffuso nel settore immobiliare. Accade spesso, infatti, che un’area edificabile venga ceduta da un privato ad un imprenditore edile in cambio di uno o più appartamenti del fabbricato che l’imprenditore si obbliga a costruire sulla stessa area a propria cura e con propri mezzi.

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Ma oggetto dello scambio potrebbero essere anche dei terreni agricoli. In questo caso si potrebbe far ricorso al seguente modello di

Salvo diverso accordo, le spese della permuta e le altre spese accessorie sono a carico di entrambi i contraenti in parti uguali, a differenza della vendita in cui, sempre salvo accordo diverso, sono a carico del compratore. (art. 1554 cod.civ.)

La permuta immobiliare è regolata in particolare in tema di evizione, dove per evizione si intende la perdita totale o parziale della cosa permutata, che il permutante possa subire in conseguenza delle pretese di un terzo, che dimostri di essere lui il vero proprietario (evizione totale), o comproprietario (evizione parziale).

Ebbene in questi casi l’art. 1553 del c.c. riconosce al permutante il diritto di chiedere la risoluzione del contratto ed il risarcimento del danno, quando deve ritenersi che egli non avrebbe accettato la cosa in permuta senza quella parte della quale è stato privato. Qualora invece, il permutante preferisca mantenere comunque fermo il contratto, avrà diritto al pagamento del valore della cosa al momento in cui fu pronunziata l'evizione nonché al risarcimento del danno.

Contratto di permuta immobiliare: quali vantaggi

Come detto la permuta può riguardare anche due immobili. Il sig. Rossi residente a Pescara deve acquistare un appartamento per il figlio che studia a Bologna, mentre il Sig. Verdi, residente a Bologna deve acquistare un appartamento a Pescara per trascorrerci le vacanze. Entrambi sono disposti a vendere il proprio immobile. Diamo per scontato che le caratteristiche e le condizioni degli immobili siano equiparabili e che sussista il gradimento di entrambi per l'immobile altrui.

In una simile situazione il ricorso alla permuta (con eventuale pagamento di un conguaglio) porterebbe non pochi vantaggi alle parti. Il sig. Rossi e il sig. Verdi, infatti, non devono prima vendere la propria proprietà per poi acquistarne un'altra (due atti notarili per ognuno di loro), ma possono stipulare un unico atto di trasferimento delle rispettive proprietà, dividendosi tra l'altro gli onorari del notaio e l'imposta di registro.

Inoltre qualora non ci fosse il conguaglio. non sarebbe neppure necessaria l'accensione di un mutuo.

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