Ricorso al Mediatore Europeo: formulario e istruzioni
Da questa scheda è possibile scaricare il formulario di denuncia al Mediatore europeo in formato PDF, vale a dire il modello con cui il cittadino può ricorrere appunto al Mediatore europeo contro i casi di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni e degli organi della Comunità europea: Parlamento europeo, Commissione europea, Consiglio europeo, Banca Centrale Europea, Banca europea per gli investimenti, Garante europeo della protezione dei dati, ecc.
Chi è il Mediatore Europeo
L'Unione Europea riconosce attraverso la propria legislazione una serie di diritti personali, civili, politici, economici e sociali dei cittadini e dei residenti dell'UE: il diritto di lavorare e di esercitare liberamente una professione, il diritto alla protezione dei dati personali, il diritto alla libertà di espressione, il diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione, libertà d’impresa, il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo, il diritto di accesso ai documenti delle istituzioni europee, ecc.
Tuttavia può accadere che certi diritti vengano negati, calpestati o non concretamente ed effettivamente riconosciuti. In questi casi a chi dobbiamo rivolgerci?
L’Unione Europea mette a disposizione vari organismi d’informazione, di consulenza e di trattamento delle denunce ai quali rivolgersi: dalla Rete europea dei difensori civici a Solvit, dal Garante europeo della protezione dei dati personali al Mediatore Europeo (www.ombudsman.europa.eu).
Quest'ultimo è un organo indipendente e imparziale che raccoglie le denunce relative ai casi di cattiva o carente amministrazione che coinvolgono istituzioni, organi, uffici e agenzie dell’Unione europea: Parlamento europeo, Commissione europea, Consiglio europeo, Banca Centrale Europea, Banca europea per gli investimenti, Garante europeo della protezione dei dati, Agenzia per la sicurezza e la salute sul lavoro, Corte dei Conti europea, Comitato delle Regioni dell'Unione europea, ecc.
Quando rivolgersi al Mediatore europeo
Il Mediatore europeo non può trattare denunce riguardanti le amministrazioni nazionali, regionali o locali, anche nel caso in cui esse riguardino materie dell’Unione europea.
I temi che il Mediatore europeo può affrontare sono tanti e possono riguardare ad esempio
- l’esecuzione di contratti
- l’aggiudicazione di appalti
- i concorsi e le procedure di selezione
- le richieste di accesso a informazioni e documenti
- ecc.
I casi possono riguardare
- un’irregolarità amministrativa
- un abuso di potere
- una mancanza di risposta
- un rifiuto di accesso all’informazione o un ritardo ingiustificato
- ecc.
Che cosa non può fare il Mediatore europeo
Il Mediatore non può aprire indagini riguardanti:
- denunce contro autorità nazionali, regionali o locali degli Stati membri dell’Unione europea, anche nel caso in cui le denunce siano relative a materie dell’Unione europea;
- attività delle autorità giudiziarie e dei difensori civici nazionali;
- denunce contro imprese e privati cittadini.
Chi può presentare denuncia al Mediatore europeo
Possono presentare una denuncia tutti i cittadini o i residenti dell’Unione europea, nonché imprese, associazioni o altri organismi con sede legale nell’UE. Per farlo non è necessario essere stati personalmente vittime del caso segnalato.
Mediatore europeo: esempi di ricorsi
Caso 1
Il Servizio Europeo per l’Azione Esterna (SEAE) offriva soltanto tirocini non retribuiti presso le delegazioni UE. Una giovane cittadina dell’UE ha presentato una denuncia al Mediatore europeo lamentando il fatto che la prassi del SEAE discriminava i giovani provenienti da contesti meno abbienti, dunque non in possesso delle disponibilità finanziarie adeguate per frequentare i tirocini.
Il Mediatore ha accolto la denuncia e ha raccomandato al SEAE di corrispondere a tutti i suoi tirocinanti, compresi quelli impiegati presso le delegazioni UE, un’adeguata indennità.
Da parte sua il SEAE ha informato il Mediatore di avere richiesto fondi per pagare i propri tirocinanti presso le delegazioni UE e di avere sospeso nel frattempo i tirocini non retribuiti.
Caso 2
Un’organizzazione non governativa con sede a Bruxelles, benché avesse regolarmente erogato i propri servizi alla Commissione europea, presentato la relazione finale e i rendiconti finanziari, non si era vista riconoscere nei tempi previsti dalla convenzione (45 giorni) il pagamento di quanto dovuto. Così si era rivolta al Mediatore europeo il quale ha contattato la Commissione europea chiedendo spiegazioni. E’ stato sufficiente questo perché la Commissione porgesse le proprie scuse per il ritardo impegnandosi a liquidare quanto dovuto il prima possibile.
Caso 3
Il modulo di registrazione online del sito web EU Bookshop, una libreria online e un archivio di pubblicazioni in cui le opere sono realizzate dalle istituzioni dell'UE, come la Commissione europea, il Parlamento europeo, il Consiglio dell'UE e gli altri organi dell'UE, può essere compilato solo utilizzando i caratteri dell’alfabeto latino.
Così un cittadino bulgaro ha espresso nei confronti del Mediatore europeo la necessità di consentire anche l’utilizzo dei caratteri cirillici e greci. Il Mediatore europeo ha aperto un’indagine sul caso ottenendo l’impegno da parte del responsabile del sito web di garantire l’utilizzo sia dei caratteri cirillici sia dei caratteri greci per la registrazione online su EU Bookshop.
Quando e come presentare ricorso al Mediatore europeo
Va detto innanzitutto che cittadini, imprese e associazioni, che si ritengano vittime della cattiva amministrazione di un’istituzione o di un organo dell’UE, devono rivolgersi in prima battuta a quell'istituzione o organo attraverso il normale iter amministrativo per ottenere il riconoscimento del diritto leso. Se la domanda resta disattesa, allora è possibile presentare denuncia al Mediatore europeo.
La denuncia va presentata entro 2 anni dall’avvenuta conoscenza dei fatti contestati. Prima di compilare il formulario di denuncia si consiglia di utilizzare questa lista di controllo (https://www.ombudsman.europa.eu/it/checklist-for-making-a-complaint) al fine di verificare che le condizioni di ammissione al ricorso siano soddisfatte.
Riguardo alle modalità, le opzioni possibili sono due:
- la denuncia online al Mediatore europeo. Questa la pagina di autenticazione o registrazione www.ombudsman.europa.eu/it/complainant-login;
- la compilazione e la spedizione del modulo ricorso al Mediatore europeo. In questo caso la spedizione va effettuata all'indirizzo Médiateur européen 1 avenue du Président Robert Schuman - CS 30403 F-67001 Strasbourg Cedex.
Allegare al formulario copia della denuncia fatta nei confronti dell'istituzione e ogni altra corrispondenza pertinente.
Cosa succede dopo la presentazione del ricorso
Ricevuta la denuncia il Mediatore europeo può decidere se aprire o meno un'indagine. Generalmente l'indagine non viene aperta se
- il problema non rientra nelle proprie competenze;
- il denunciante non ha effettuato il passaggio preliminare con l'istituzione o l'organismo dell'UE;
- le informazioni disponibili sono carenti;
- la questione è trattata da un altro organismo maggiormente in grado di occuparsene.
Se invece decide di aprire l'indagine, il Mediatore può chiedere all'istitutzione coinvolta di fornire spiegazioni o approfondimenti, può organizzare una riunione e così via. Acquisite tutte le informazioni del caso, il Mediatore può:
- non constatare gli estremi di cattiva amministrazione oppure
- constatare gli estremi di cattiva amministrazione. In questo caso formula all'istituzione coinvolta delle raccomandazioni che possano in qualche modo risolvere il problema. Chiaramente il denunciante e l'istituzione possono presentare osservazioni.