Spese abbonamento trasporti detraibili 2024

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 29/03/2024

La detrazione delle spese di abbonamento ai mezzi pubblici (treni, autobus e metropolitane) spetta nella misura del 19% su un importo massimo di 250 €. Ecco quali documenti conservare.

Spese abbonamento trasporti detraibili 2024

La detrazione Irpef spettante ai contribuenti per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, spetta nella misura del 19% su una spesa massima di 250 euro. Questo significa che la detrazione massima spettante è di 47,50 €.

L’intento è quello di promuovere un maggior utilizzo dei mezzi pubblici e in definitiva favorire l’abbattimento delle emissioni inquinanti.

L’agevolazione riguarda sia le spese sostenute direttamente dal contribuente per l’acquisto di un abbonamento del trasporto pubblico, sia quelle affrontate per conto del coniuge, dei figli e degli altri familiari a carico. In proposito ricordiamo che sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che nel 2023 hanno prodotto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Inoltre sono considerati fiscalmente a carico i figli di età non superiore a 24 anni che nel 2023 hanno maturato un reddito complessivo uguale o inferiore a 4.000 euro, al lordo degli oneri deducibili.

Chiaramente Il limite di spesa detraibile (250 euro) è da considerarsi complessivo e cumulativo. Dunque se si acquistano tre abbonamenti da 120 euro ciascuno, la spesa massima detraibile sarà sempre 250.

Inoltre la detrazione spetta a condizione che le suddette spese non siano deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo.

La detrazione è ammessa solo per gli abbonamenti che implicano un utilizzo costante e non episodico del mezzo di trasporto pubblico ("che consentano al titolare di poter effettuare un numero illimitato di viaggi, per più giorni, su un determinato percorso o sull'intera rete, in un periodo di tempo specificato" - Circolare 19/E dell’Agenzia delle Entrate). Sono esclusi, dunque, i titoli di viaggio che hanno una durata oraria, anche se superiore a quella giornaliera, quali ad esempio i biglietti a tempo che durano 72 ore, e le cosiddette carte di trasporto integrate che includono anche servizi ulteriori rispetto a quelli di trasporto quali ad esempio le carte turistiche che oltre all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici consentono l’ingresso a musei o spettacoli.

Per fruire della detrazione IRPEF i contribuenti sono tenuti ad acquisire e conservare l'abbonamento mensile o plurimensile e la documentazione relativa al pagamento, da esibire in caso di richiesta da parte dell’Ufficio delle Entrate e/o in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi con l’assistenza dei Caf o degli intermediari abilitati.

Il titolo di viaggio deve contenere le seguenti indicazioni:

  • ditta, denominazione o ragione sociale o nome e cognome della persona fisica ovvero il logos distintivo dell'impresa e numero di partita IVA del soggetto emittente il titolo di viaggio o che effettua la prestazione di trasporto;
  • descrizione delle caratteristiche del trasporto;
  • ammontare dei corrispettivi dovuti;
  • numero progressivo;
  • data da apporre al momento dell'emissione o della utilizzazione.

Nel caso di titolo di viaggio nominativo, dallo stesso devono risultare durata dell’abbonamento e spesa sostenuta. Al fine di dimostrare che la spesa è stata sostenuta nel 2023, il contribuente dovrà altresì conservare la fattura eventualmente richiesta al gestore del servizio di trasporto o altra eventuale documentazione, attestante la data di pagamento. In mancanza di quest’ultima la spesa si riterrà sostenuta in coincidenza con la data di inizio della validità dell’abbonamento.

Se il titolo di viaggio acquistato non è nominativo lo stesso deve essere conservato e accompagnato da una autocertificazione effettuata nei modi e nei termini previsti dalla legge (dichiarazione sostitutiva di atto notorio di cui al D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, art. 47, la cui sottoscrizione può non essere autenticata se accompagnata da copia fotostatica del documento di identità del sottoscrittore) resa dal contribuente in cui si attesta che l’abbonamento è stato acquistato per il contribuente o per un suo familiare a carico.

Ricordiamo che è possibile fruire della detrazione anche in caso di utilizzo del cosiddetto bonus trasporti.

Per fruire della detrazione spese trasporto occorre compilare il Quadro E, righi E8-E10 “Spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale”, utilizzando il codice 40.

Pubblicato il 29/03/2024
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