Fac simile modello di richiamo per rifiuto straordinario
Descrizione
La lettera di richiamo per rifiuto a svolgere lavoro straordinario va trasmessa al lavoratore quando questi non fornisce valide motivazioni a supporto della propria decisione.
Lettera di richiamo per rifiuto straordinario: quando inviarla
Il ricorso al lavoro straordinario, ossia al lavoro svolto oltre il normale orario previsto, è consentito solo in presenza di precise circostanze definite dalla legge e per la precisione quando:
- sussistono particolari esigenze produttive che l'azienda non può fronteggiare attraverso l'assunzione di altri lavoratori;
- ci sono casi forza maggiore o situazioni particolari che possono generare un grave rischio ovvero a un danno alle persone o alla produzione;
- c'è l'esigenza di far fronte ad eventi particolari come mostre, fiere e manifestazioni collegate alla attività produttiva.
Qualunque sia la circostanza, il ricorso al lavoro straordinario è consentito solo previo accordo tra datore di lavoro e lavoratore. Dal nostro portale è possibile scarica un
Chiaramente il datore di lavoro non può abusare con gli straordinari, ciò per evitare che il lavoratore possa andare incontro ad elevati livelli di stress e quindi subire infortuni o altri problemi di salute.
Per questo la legge stabilisce che l’orario normale di lavoro sia fissato in 40 ore settimanali (i CCNL possono definire una durata inferiore) e che, sempre salvo diversa disciplina da parte della contrattazione collettiva, ogni lavoratore possa svolgere, al massimo 250 ore di straordinario all’anno.
Il lavoratore può rifiutarsi di prestare lavoro straordinario, ma devono sussistere validi motivi: ad esempio il lavoratore è anche uno studente, il datore richiede lo straordinario senza che alla base ci siano effettive ed eccezionali esigenze aziendali, sussistono per il lavoratore comprovati e giustificati motivi di rilevante gravità, è stata superata la soglia massima delle 150 ore e via discorrendo.
Chiaramente il lavoratore deve motivare il suo rifiuto, se non lo fa il datore ha tutto il diritto di inviargli una lettera di richiamo.
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