Fac simile lettera di richiamo per errore sul lavoro
Descrizione
La lettera di richiamo per errore sul lavoro è un modello con cui il titolare della ditta o il responsabile della produzione contesta formalmente la prestazione eseguita dal proprio collaboratore che non si è attenuto alle direttive, agli ordini e alle istruzioni che gli sono stati impartiti.
Lettera di richiamo per errore sul lavoro: quando inviarla
Come anticipato una comunicazione simile può essere trasmessa al dipendente quando questi, per disattenzione, poca applicazione o scarsa diligenza commette, magari con una certa frequenza, degli errori sul lavoro, nonostante abbia ricevuto precise direttive ed istruzioni circa le modalità di esecuzione della prestazione: un settaggio sbagliato del macchinario, la produzione di un infisso con misure non corrette, l’inoltro di una candidatura ad un bando europeo senza la necessaria documentazione di supporto, la redazione di un report incompleto, ecc.
Se si tratta di un fatto poco rilevante e privo di conseguenze o di qualcosa facilmente correggibile, il lavoratore se la caverà con un rimprovero verbale da parte del proprio capo e sarà invitato a prestare una maggiore attenzione e concentrazione sul luogo di lavoro.
Diversamente se l’errore commesso sul lavoro causasse problemi legali all’azienda, incrinasse in modo irreversibile il rapporto con il cliente o peggio mettesse a rischio l’incolumità dei colleghi, il lavoratore potrebbe ricevere un provvedimento disciplinare, che nei casi più gravi potrebbe prevedere la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione (fino a 10 giorni lavorativi) o addirittura il licenziamento disciplinare.
Tuttavia tali sanzioni sono irrogabili a patto che vi sia sussistenza ed imputabilità del fatto e adeguatezza della sanzione, ovvero proporzionalità tra infrazione e sanzione.
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da utilizzarsi nel caso in cui il datore intenda contestare al proprio dipendente il fatto che si presenta costantemente in ritardo sul luogo di lavoro, oppure utilizza per fini personali macchinari e attrezzature, oppure divulga dati e informazioni riservate sull'azienda per cui lavora, oppure si rifiuta di partecipare ai corsi di aggiornamento professionale, oppure non si attiene alle disposizioni previste per la sicurezza negli ambienti di lavoro, ecc. In presenza di insussistenze passive, il datore o il responsabile amministrativo può inviare al dipendene questa
C'è da dire che l'azienda potrebbe anche decidere di ascoltare oralmente il lavoatore affinché esponga le proprie giustificazioni. Ecco un fac simile di
Come difendersi da una lettera di richiamo per errore sul lavoro
In situazioni come quelle appena descritte il lavoratore ha chiaramente la possibilità di presentare – nel termine di 5 giorni - le argomentazioni a sua difesa. Ad esempio potrebbe difendersi sostenendo (e dimostrando) di essere stato soggetto nell’ultimo periodo ad un eccessivo carico di lavoro che gli ha causato stanchezza e calo di attenzione; oppure potrebbe sostenere che la problematica si è determinata a causa di una ripartizione inadeguata dei compiti e dei ruoli all'interno dell'azienda; oppure potrebbe sostenere di non aver ricevuto una formazione specifica per lo svolgimento di quella particolare attività e così via. Questo il
da cui è possibile prendere spunto.
Se non ci fossero reali giustificazioni o controdeduzioni su quanto accaduto, il lavoratore farebbe bene a riconoscere l'errore e assumersi le proprie responsabilità, senza lamentarsi e senza scaricare le colpe sugli altri. Un gesto questo che potrebbe anche essere apprezzato dal datore di lavoro. Chiaramente l'importante è che il lavoratore faccia tesoro di quanto accaduto ed eviti che certi errori possano ripetersi in futuro.
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