Fac simile lettera di contestazione disciplinare per comportamento

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 18/10/2023
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La lettera di contestazione disciplinare è un fac simile con cui il datore di lavoro contesta certi comportamenti tenuti dal lavoratore in violazione degli obblighi contrattuali.

Lettera di contestazione disciplinare: a cosa serve

Si tratta fondamentalmente di una lettera con cui il datore di lavoro da avvio ad un procedimento disciplinare nei confronti del proprio dipendente. I motivi possono essere tanti: si presenta con ritardo sistematico sul posto di lavoro, utilizza un linguaggio scurrile nei confronti dei colleghi e della clientela, non si attiene alle istruzioni fornite dal capo reparto, utilizza per scopi personali dispositivi e attrezzature di proprietà dell'azienda, si assenta spesso dalla propria postazione senza fornire giustificazioni e via discorrendo.

Ora è chiaro che in caso di violazione degli obblighi contrattuali da parte del lavoratore, il datore di lavoro può comminare delle sanzioni disciplinari, ma sempre nel rispetto dei principi sanciti dalla legge, dai contratti di lavoro e daiu regolamenti aziendali.

In particolare l'art. 7 dello Statuto dei Lavoratori stabilisce che "il datore di lavoro non può adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore senza avergli preventivamente contestato l'addebito e senza averlo sentito a sua difesa.

Dunque come prima cosa il datore di lavoro deve inviare al proprio dipendente una lettera di contestazione disciplinare con cui espone in maniera chiara e precisa i fatti contestati e lo invita a fornire eventuali giustificazioni. Inutile dire che la lettera va trasmessa con una certa tempestività rispetto alle evidenze contestate. In proposito segnaliamo che sul nostro portale sono disponibili fac simile come questi:

La lettera di contestazione disciplinare può essere consegnata nelle mani del dipendente oppure inviata tramite raccomandata A/R.

Il lavoratore che riceve la lettera di contestazione disciplinare ha un certo numero di giorni (minimo 5) a disposizioni per fornire le proprie giustificazioni al datore di lavoro: può ad esempio offrire una versione diversa dei fatti contestati, negare totalmente le accuse, fornire delle spiegazioni per quel suo comportamento, ecc. Il lavoratore può anche chiedere che venga fissata una audizione con i responsabili dell'azienda. La stessa cosa può fare naturalmente quest'ultima. Ecco una 

In questa fase di avvio del procedimento disciplinare il lavoratore può farsi assistere da un rappresentante dell'associazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato. In alternativa può rivolgersi ad un legale specializzato in diritto del lavoro. Questo il 

che il lavoratore può compilare ed inoltrare al proprio datore.

Va precisato che i provvedimenti disciplinari più gravi del rimprovero verbale, non possono essere applicati prima che siano trascorsi cinque giorni dalla contestazione per iscritto del fatto. 

Se in questo lasso di tempo il lavoratore non fornisse giustificazioni al suo comportamento oppure le stesse non risultassero così convincenti, il datore di lavoro sarebbe libero di sanzionare disciplinarmente il proprio dipendente, ma sempre adottando un criterio di proporzionalità tra infrazione e gravità della sanzione. Quindi a seconda della rilevanza o meno della violazione, il lavoratore potrebbe ricevere:

  • il richiamo verbale;
  • il richiamo scritto;
  • la multa;
  • la sospensione;
  • il licenziamento.

In particolare se il lavoratore si fosse reso colpevole di fatti particolarmente gravi (aggressione fisica nei confronti di un collega, furto di soldi o attrezzature, ecc.), il datore di lavoro potrebbe decidere per la sospensione dal lavoro e perfino per il licenziamento. Dal nostro portale è possibile scaricare questa

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