Licenza per compro oro: modello di istanza
La modulistica necessaria per ottenere dalla Questura competente la licenza necessaria per il commercio di preziosi, ossia di oro, argento, coralli, perle, diamanti, rubini, zaffiri, smeraldi e via discorrendo.
Licenza commercio preziosi: chi la rilascia
Chi intende fabbricare, mediare o commercializzare oggetti preziosi, anche attraverso agenti, rappresentanti e piazzisti, deve prima ottenere il rilascio dell'autorizzazione da parte del Questore territorialmente competente (art. 127 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza - TULPS).
Non solo. Gli esercenti sono obbligati ad indicare i locali in cui intendono esercitare l’attività di interesse, i quali devono essere provvisti di:
- cassaforte;
- apertura elettrica con pulsante dall'interno;
- vetrine esterne blindate e/o vetro antisfondamento;
- porta blindata;
- finestre (se presenti) con grate;
- sistema di allarme antifurto e antirapina;
- sistema di videosorveglianza nelle 24 ore.
Inoltre l'esercizio è obbligato alla tenuta di un registro aggiornato delle operazioni giornaliere.
Come richiedere la licenza vendita oggetti preziosi
Per ottenere la licenza al commercio di preziosi, occorre presentare la domanda attraverso il modello disponibile in questa scheda. L'istanza per l'autorizzazione va presentata al SUAP, che la trasmette al Questore.
Nel modulo occorre indicare i soggetti per i quali è richiesta la licenza, il luogo ove si vuole stabilire la propria sede, la natura degli affari che saranno svolti, la tariffa delle operazioni, nonché il personale che intende impiegare distinguendo tra rappresentanti, dipendenti e collaboratori.
Il modulo di richiesta va prodotto in duplice copia, di cui una in bollo da 16 euro. La firma va apposta alla consegna. Nel caso in cui sia apposta prima della consegna, è necessario corredare la domanda dalla fotocopia di un valido documento di riconoscimento.
Se si tratta di soggetto già titolare di licenza in un altro Stato membro dell’U.E., occorre allegare la documentazione attestante il possesso dell'autorizzazione a svolgere le attività per cui si richiede la licenza, nello Stato d’origine.
All'istanza va allegata la seguente documentazione:
- copia del contratto di affitto/comodato dei locali. In caso di proprietà specificarlo nell'istanza;
- certificato di conformità dell'impianto elettrico;
- copia dichiarazione di vicinato presentata al comune ove ha sede l'attività;
- pianta planimetrica e relazione di un tecnico iscritto all'abo, in merito all'idoneità dei locali.
Ma non è tutto perché ai fini della valutazione, l'istanza deve essere corredata da:
- copia della ricevuta attestante l'avvenuto pagamento della tassa di concessione governativa;
- dichiarazione sostitutiva in cui l'interessato dichiara di essere iscritto nel ruolo degli agenti di affari in mediazione;
- dichiarazione sostitutiva in cui l'interessato attesta la propria qualità di commesso viaggiatore o piazzista ovvero dichiara di essere iscritto nel ruolo per gli agenti e rappresentanti di commercio;
- dichiarazione sostitutiva in cui l'interessato dichiara di essere titolare di impresa individuale o legale rappresentante di società indicando, altresì, tutti gli elementi necessari per l'individuazione dell'impresa individuale o della società;
- dichiarazione di consenso del rappresentante in cui lo stesso dichiara, altresì, di non trovarsi nelle condizioni ostative previste dagli artt. 11,12 e 131 del T.U.L.P.S.;
- dichiarazione sostitutiva in cui l'interessato dichiara la disponibilità dei locali in cui verrà svolta l'attività.
L’autorizzazione viene rilasciata, come detto, attraverso un provvedimento del Questore, il quale può imporre le prescrizioni ritenute necessarie (art 9 del t.u.l.p.s.), esercitare controlli (art.16 t.u.l.p.s.) ed emanare eventuali provvedimenti inibitori (sospensione o revoca dell’autorizzazione).
L’autorizzazione ha validità sul territorio nazionale ed ha carattere permanente.
Si possono aprire succursali di vendita di oggetti preziosi in un diverso ambito provinciale ("compro oro" ecc.), allegando copia della licenza rilasciata per la sede principale. Tale copia dovrà essere vistata dal Questore competente rispetto al territorio in cui si trova la succursale.
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