Contravvenzioni stradali: 10 cose da tenere a mente

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 25/10/2021

Gli italiani hanno uno strano rapporto con le multe stradali: dicono di odiarle, ma continuano ad accumularne milioni ogni anno. Noi diciamo che se da un lato è giusto rispettare il codice della strada, dall'altro i cittadini non sono mucche da mungere. Del resto che ci sia un utilizzo fortemente “distorto”, ad esempio, degli apparecchi di rilevazione della velocità col solo fine di fare cassa a spese della sicurezza stradale è indiscutibile. Fatte queste premesse ecco quali sono le 10 cose che tutti dovrebbero sapere sulle multe.

Punto 1: multa ridotta se paghi entro 5 giorni

Se hai preso una contravvenzione ma non ci sono i presupposti per fare ricorso, puoi fare affidamento sulla tua intraprendenza e velocità, così da ottenere uno sconto multa.

Per essere precisi, se paghi la multa entro 5 giorni potrai beneficiare di una riduzione del 30% sull'importo. I 5 giorni vanno calcolati in questo modo:

  • se sei stato fermato al posto di blocco e gli agenti ti hanno consegnato seduta stante il verbale di contravvenzione, ad esempio perché non avevi la cintura di sicurezza allacciata (contestazione immediata), allora i 5 giorni decorrono dal giorno successivo alla consegna del verbale;
  • se il verbale ti è stato notificato tramite raccomandata (contestazione differita) allora i 5 giorni dovranno essere calcolati dal giorno successivo alla data in cui ti è stata notificata la multa dal postino. Se il termine di pagamento cade un giorno festivo la scadenza viene portata al primo giorno feriale utile.

Attenzione: se paghi la multa mediante bonifico, bancomat o carta di credito, devi sapere che viene considerata la data di accredito e non quella di pagamento.

Punto 2: ci sono tre modalità di ricorso

Se prendi una multa che ritieni essere illegittima, puoi fare ricorso al Prefetto della Provincia nella quale si è verificata la violazione, oppure al Giudice di Pace.

Non tutti sanno che nel caso in cui il verbale sia palesemente ingiusto o errato (il veicolo è stato rubato o venduto prima dell’infrazione, la targa e il modello non sono quelli della tua auto, ci sono 2 verbali per la medesima violazione, ecc.) puoi proporre un ricorso in autotutela, rivolgendoti direttamente agli agenti dell’organo accertatore (Polizia, Carabinieri o Polizia Municipale).

Fondamentalmente attraverso lo strumento dell'autotutela l'organo che ha elevato la multa può tornare sui propri passi sindacando sulla legittimità del provvedimento e, in definitiva, decidendo se confermarlo o annullarlo. Questo è il fac simile

che puoi scaricare gratuitamente da Moduli.it.

Punto 3: c'è un termine per la notifica del verbale

Se il portalettere ti consegna il verbale di contravvenzione oltre i 90 giorni dalla data in cui è stata materialmente commessa l'infrazione, puoi chiederne l’annullamento, dato che sono scaduti i termini utili per la notifica. A tal proposito, ci teniamo a specificare che è proprio il Codice della Strada, nell'articolo 201, a stabilire che “Qualora la violazione non possa essere immediatamente contestata, il verbale, con gli estremi precisi e dettagliati della violazione e con la indicazione dei motivi che hanno reso impossibile la contestazione immediata, deve, entro novanta giorni dall'accertamento, essere notificato all'effettivo trasgressore …”.

Chiaramente, per ottenere l’annullamento, bisogna fare ricorso. Questo è il

da compilare e trasmettere.

Chiaramente è molto importante calcolare i termini relativi alla notifica multa, sapendo che si può sforare tale termine solo in precise circostanze.

Punto 4: le multe prese all’estero vanno sempre pagate

Se hai sempre trascurato le sanzioni amministrative prese all’estero, sappi che non sei l’unico. Il fenomeno ha raggiunto proporzioni tali da indurre gli Stati Membri dell’Unione Europea ad adottare un sistema che potesse consentire il reciproco riconoscimento delle sanzioni pecuniarie. Tra le tante novità introdotte nel 2016 è bene ricordare anche l’attuazione della decisione quadro 2005/214/GAI e il decreto legislativo n. 37/2016 che, in buona sostanza, attribuisce alle multe elevate all’estero la stessa validità di quelle comminate in Italia.

Ciò vuol dire che le conseguenze sono le stesse, mentre le modalità di notifica si adeguano a quelle dei diversi stati europei (ad esempio, potrai ricevere la notifica anche tramite posta semplice, e non mediante l’invio della raccomandata). Per saperne di più ti consigliamo di leggere il post che abbiamo dedicato alle multe all’estero.

Punto 5: puoi pagare le multe a rate

L’articolo 202-bis dalla Legge 120 del 29 luglio 2010 stabilisce che alcuni soggetti, in possesso di determinati requisiti, possono chiedere la rateizzazione multa se l'importo è superiore a 200 euro. Tuttavia è possibile avvalersi della rateazione solo se dimostra di vivere in una condizione economica disagiata.

Nello specifico occorre dimostrare, tramite l’ultima dichiarazione dei redditi, di essere titolare di un reddito imponibile IRPEF non superiore a 10.628,16 euro. Se il richiedente vive con il coniuge o con altri familiari, il reddito complessivo si calcola sommando i redditi di ciascun membro del nucleo familiare. Il limite, inoltre, viene elevato di 1.032,91 euro per ogni familiare convivente. Quindi se la tua famiglia è composta da moglie e due figli, la soglia si alza a 13.726,89 euro. Questo è il

da inviare all’organo accertatore entro 30 giorni dalla data di ricezione del verbale. Al presente modulo va allegata una copia dell’ultima dichiarazione dei redditi e una copia del verbale di contravvenzione.

Punto 6: contestazione immediata per multe con autovelox

Non è difficile trovare in rete informazioni fuorvianti che incentivano gli automobilisti al ricorso contro multe da autovelox, anche quando non c’è una motivazione valida. Ci riferiamo, in particolare, ai casi in cui viene proposto il ricorso se l'infrazione non viene immediatamente contestata, ovvero con fermo del mezzo da parte della pattuglia.

In realtà va precisato che se l’autovelox è fisso, mobile o automatico ed è posto su autostrade (tipo A), strade extraurbane principali (tipo B), strade extraurbane secondarie (tipo C) o strade urbane di scorrimento (tipo D) non è prevista la contestazione immediata al conducente. Tuttavia il verbale deve contenere il richiamo all’art.201 comma 1 bis lettera F del Codice della Strada o al decreto prefettizio che disciplina l’uso e il posizionamento dell’apparecchio in quel determinato punto.

Devono essere contestate immediatamente solo le multe autovelox elevate su strade urbane, il cui territorio non rientra fra le competenze del Prefetto. Attenzione però: se il tratto stradale è pericoloso e non consente l’arresto del veicolo in tutta sicurezza, il verbale può altresì essere inviato presso il domicilio dell’automobilista, completo di adeguate motivazioni e riferimenti legislativi.

Punto 7: quando contestare le multe sulle strisce blu

Se hai preso una multa per aver parcheggiato sulle strisce blu senza pagare il ticket, sappi che c’è una possibilità per fare ricorso e ottenerne l’annullamento. Lo si capisce leggendo l’articolo 7, comma 8 del Codice della Strada “Qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta, su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia, o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”.

In pratica, se nelle immediate vicinanze di un area di sosta con strisce blu non ci sono parcheggi gratuiti o con disco orario, la multa può essere contestata facendo ricorso al Giudice di Pace. Questo è il

che puoi scaricare gratuitamente da questo portale.

Ottima notizia no? C’è solo una restrizione a questa regola, che riguarda il posizionamento del parcheggio. Se, infatti, questo si trova all’interno di zone a traffico limitato o pedonali, oppure di particolare pregio che giustificano una diversa amministrazione del traffico e della circolazione urbana, non sarà possibile far valere il proprio diritto al parcheggio gratuito.

Modulistica e ulteriori indicazioni sul da farsi, nel caso in cui desiderassi contestare la multa, sono disponibili nell’articolo che la nostra redazione ha dedicato alla multa per mancato pagamento parcheggio.

Concludiamo ricordando che la notizia diffusa tempo addietro dai maggiori mezzi di informazione, secondo cui con il parchimetro che non consente il pagamento tramite bancomat o carta di credito il parcheggio sulle strisce blu è da considerarsi gratuito, è parzialmente vera.

Noi ti spieghiamo quando e come proporre un ricorso parchimetro senza bancomat.

Punto 8: quando le multe vanno in prescrizione

Sembra siano in molti a non sapere che le multe hanno una precisa data di scadenza. L’articolo 209 del Codice della Strada contiene rimandi alla legge n. 689 del 24 novembre 1981, articolo 28, nella quale si legge che "il diritto a riscuotere le somme dovute per le violazioni indicate dalla presente legge si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata commessa la violazione”. Se, dunque, ti viene recapitata una multa per l’infrazione commessa più di 5 anni fa, sappi che non sei tenuto a pagarla, in quanto è andata in prescrizione.

Tuttavia qualora avessi ricevuto, con riferimento allo stesso verbale di contravvenzione, delle notifiche successive (come ad esempio un avviso di costituzione in mora, una cartella dell'Agenzia Entrate Riscossione o un preavviso di fermo amministrativo), non potresti considerare la multa automaticamente “scaduta”. Ciò in quanto dette comunicazioni producono l'effetto di riavviare il termine prescrizione, in pratica facendolo ripartire da zero.

Se invece, dai calcoli fatti, la multa risulta effettivamente prescritta, allora non devi far altro che compilare questo fac simile

Ulteriori approfondimenti li trovi nel post dedicato al tema della prescrizione multa.

Punto 9: cosa comporta non pagare una multa

È un consiglio spassionato, quello che ti diamo: se non ci sono i presupposti per fare ricorso, mettiti l’anima in pace e paga la multa. Ti risparmierai ulteriori e non poco onerosi problemi. Ora ti spieghiamo, in breve, cosa succede se non corrispondi l’importo del verbale entro 60 giorni e non avvii nessun procedimento di ricorso.

Per prima cosa, riceverai una comunicazione tramite il servizio postale “Atti Giudiziari”: si tratta di un avviso bonario che ti sollecita al pagamento della contravvenzione entro 30 giorni. Oltre al verbale, dovrai corrispondere anche le spese di notifica, che solitamente non superano i 15,00 euro. Attenzione, perché se passa il postino a consegnarti la raccomandata, ma in casa non c’è nessuno, egli ti lascerà l'avviso di giacenza, ovvero quel tagliando bianco che ti consente di ritirare il verbale presso l’ufficio postale indicato. 

Ora mettiamo il caso che tu ti rifiuti di pagare. Quali sono le conseguenze? L'importo della sanzione verrà iscritto a ruolo da un ente di riscossione. In tal caso, l’importo da pagare crescerà notevolmente, in quanto verranno applicati sanzioni, interessi di mora e spese di notifica della cartella esattoriale. Approfondisci l'argomento leggendo il post sulle multe non pagate.

Punto 10: quali multe possono elevare gli ausiliari del traffico

Gli ausiliari del traffico non sono agenti di polizia, con la conseguenza che sul tema contravvenzioni hanno competenze estremamente limitate. Vediamo nello specifico quali sono.

1. Gli agenti ausiliari, dipendenti dell’Amministrazione Comunale e/o della società che gestisce i parcheggi a pagamento nell’area comunale, possono multare solo i veicoli in sosta sulle strisce blu, oppure quelli parcheggiati nello spazio adiacente l’area di sosta, che impediscono l’entrata e l’uscita delle altre autovetture;

2. Il personale ispettivo delle aziende di trasporto pubbliche può multare i veicoli che sostano sulle corsie riservate ai mezzi di trasporto (leggi il posto sulla multa corsia preferenziale).

3. Gli ausiliari del traffico possono procedere alla rimozione dei veicoli, qualora essi si trovino maldestramente in sosta, in area adiacente all’area contrassegnata dalle strisce blu, impedendo il passaggio agli altri veicoli;

4. Il personale ispettivo delle aziende di trasporto pubbliche, può disporre la rimozione dei veicoli che sostano negli spazi e sulle corsie riservate ai mezzi pubblici, oppure si trovano in seconda fila, impedendo la normale circolazione urbana.

Fatte queste premesse se ti è stata elevata una contravvenzione con cui l'ausiliario del traffico ti contesta altre infrazioni al Codice della Strada, sappi che puoi fare ricorso al Giudice di Pace e chiederne l’annullamento. Questo è il

che puoi liberamente scaricare da questo portale.

Pubblicato il 25/10/2021    2 Commenti
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49730 - Redazione
22/06/2017
Domenico, riteniamo che con la denuncia dell'impiegato ACI non risolverebbe nulla. Il consiglio che le diamo è di recarsi presso lo sportello di Equitalia con le ricevute pagate e chiedere lo sgravio della cartella.

49704 - Domenico V.
20/06/2017
Posso denunciare l'impiegato dell'ACI Puglia che ogni anno, nonostante io abbia dimostrato con raccomandata senza busta e con AR che i bolli della mia macchina sono sempre stati fatti, addirittura quest'anno mi ha fatto scrivere da Equitalia, solo perchè, forse, non ha tempo di vedere l'archivio.


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