Cambio destinazione d'uso energia elettrica: modello PDF

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 19/03/2022
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Descrizione

Modello con cui richiedere al proprio fornitore il cambio destinazione d'uso energia elettrica. Il fac simile è in formato editabile, come tale può essere facilmente adattato a qualsiasi gestore (Servizio Elettrico Nazionale, Enel, Eni, A2A, Acea, Edison, Illumia, Axpo, Green Network, Hera, Sorgenia, Iren, Eon, Engie, ecc.), che tuttavia potrebbe prevedere a riguardo l'adozione di uno specifico modello.

Destinazione d'uso energia elettrica: cosa significa

Innanzitutto cosa si intende per destinazione d'uso energia elettrica?

Ai contratti di fornitura di energia elettrica generalmente si associano due tipologie di utenze: utenza domestica e utenza non domestica o utenza per usi diversi.

Nel primo caso si fa riferimento ad una tipologia di contratto che prevede l'utilizzo dell'elettricità esclusivamente nell'ambito di una abitazione (con un solo contatore e un unico POD), mente nel secondo caso si fa riferimento ad una tipologia contrattuale che prevede l'utilizzo dell'energia elettrica da parte di attività commerciali, negozi, locali, uffici, ecc.

Chi intende sottoscrivere un contratto per utenza altri usi deve

  • rientrare nella categoria delle piccole imprese (negozi, professionisti con partita iva, piccole aziende); 
  • impiegare un numero pari o inferiore a 50 dipendenti; 
  • presentare un fatturato annuo o un bilancio totale di valore non superiore ai 10 milioni di euro.

Va precisato tuttavia che un contratto per utenza altri usi può essere richiesto anche dai piccoli consumatori (chiaramente non domestici) ovvero condomini, proprietari di garage, ecc.

Ma non è tutto. Per le utenze domestiche si possono stipulare due diversi contratti di fornitura, rispettivamente per la cosiddetta utenza residente e per quella non residente. A ciascuna tipologia di utenza viene associata una specifica tariffa. Così  il consumatore che dispone di una fornitura elettrica presso l'abitazione in cui ha la residenza, gode di una tariffa più bassa rispetto al cittadino che invece è titolare di un contratto per la seconda casa.

Cambio destinazione d'uso energia elettrica: in cosa consiste

Il cambio destinazione d'uso energia elettrica consiste in una procedura che consente al titolare della fornitura di energia elettrica di convertire 

  • un’utenza domestica in utenza non domestica (o utenza usi diversi), e viceversa (con conseguente variazione di tariffa);
  • un'utenza “residente” in utenza “non residente”, e viceversa (con conseguente variazione di tariffa).

A tal fine basta compilare una richiesta scritta ed inoltrarla via email, PEC o posta ordinaria ai recapiti indicati dal singolo fornitore.

Va precisato, tuttavia, che ogni compagnia potrebbe mettere a disposizione dei propri clienti specifiche modalità per la comunicazione del cambio destinazione d'uso energia elettrica, ad esempio attraverso

  • l'Area Clienti presente sul sito ufficiale;
  • il proprio Numero Verde;
  • gli sportelli commerciali presenti sul territorio.

L'invito pertanto è quello di consultare la sezione del sito riservata a questa particolare procedura.

Con la richiesta del cambio destinazione d'uso energia elettrica, il cosumatore si impegna al pagamento con addebito direttamente in bolletta di un importo, che varia da gestore a gestore, come contributo a copertura degli oneri amministrativi.

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