Come prendere la Patente A
Motocicli e ciclomotori offrono indubbi vantaggi a chi, in pieno inverno o durante la bella stagione, vuole semplificarsi la vita e muoversi con agilità fra le caotiche vie cittadine. Chi vive e lavora in città in pratica non può farne a meno: grazie alla moto si evita il traffico e si parcheggia più velocemente, si risparmia sul carburante e non serve accendere l’aria condizionata. Al contempo, nel weekend, in molti sfruttano la moto per godersi i bei panorami italiani, sulla costa, in collina o in alta quota. C’è sempre un’ottima scusa per prendere la due ruote, l’importante è avere la testa sulle spalle e chiaramente il casco sulla testa, rispettare il Codice della Strada e non lasciarsi scappare inutili imprudenze. È quasi scontato scriverlo: se vuoi guidare un motociclo o un ciclomotore devi ottenere il rilascio della patente di guida appropriata, che certifica la tua idoneità e ti autorizza all’utilizzo dei veicoli a due ruote. In questo caso non serve avere la Patente B, ma occorre conseguire la Patente A. In questa guida ti illustreremo cos’è la Patente A, quali categorie sono previste, quali documenti sono necessari e soprattutto qual è la procedura da intraprendere per ottenere la patente per moto.
- Patente A: cosa posso guidare
- Patente A: quali documenti è necessario produrre
- Patente A alla motorizzazione o da privatista: quale procedura scegliere
- Esame Patente A non superato: come fare ricorso
- Patente A: rinnovo
- Patente A costo
Patente A: cosa posso guidare
Conseguire la Patente A significa avere l’autorizzazione alla guida di un motociclo o di un ciclomotore, a due o a tre ruote. La prima cosa che devi sapere è che la Patente A si distingue in diverse categorie ed abilita alla guida di veicoli aventi ciascuno delle proprie caratteristiche. Perché questo? Per il semplice fatto che esistono più tipologie di veicoli a due ruote: dai ciclomotori con cilindrata da 50 cmᶟ fino alle moto con le marce e la cilindrata che supera i 1000 cmᶟ. Come puoi immaginare per guidare una moto che raggiunge i 130 km/h occorrono requisiti diversi rispetto a quelli richiesti per guidare un semplice “cinquantino”.
Per questo ti viene data la possibilità di scegliere la categoria in base all’uso che vuoi farne, o meglio al tipo di veicolo che andrai ad utilizzare. Vediamo, dunque, quali sono le diverse categorie della Patente A:
1) Ciclomotori a due ruote con cilindrata inferiore o uguale a 50 cm³ che possono raggiungere una velocità massima non superiore a 45 km/h;
2) Veicoli a tre ruote con cilindrata inferiore o uguale a 50 cm³ che possono raggiungere una velocità massima non superiore a 45 km/h;
3) Quadricicli leggeri con massa inferiore a o pari a 425 kg, che possono raggiungere una velocità massima non superiore a 45 km/h ed hanno una cilindrata fino a 50 cm³.
L’età minima obbligatoria per il conseguimento della patente di guida A è 14 anni. La procedura per l’ottenimento si basa su un esame teorico, ovvero un quiz di 30 domande a cui il candidato deve rispondere entro 30 minuti. Gli errori ammessi sono massimo 4, al quinto purtroppo si viene bocciati, quindi si deve ripetere il test prenotandosi per il turno successivo. L’esame teorico deve essere sostenuto entro 6 mesi dal giorno in cui è stata fatta la domanda. Una volta superato il test, si ottiene il foglio rosa, ovvero un’autorizzazione alla guida che consente al candidato di esercitarsi prima dell’esame pratico. Attenzione: non puoi circolare su strade molto trafficate e non puoi portare a bordo altri passeggeri, se non hai ancora conseguito la patente AM.
Ad un mese dall’ottenimento del foglio rosa è possibile sostenere l’esame di guida. Se viene superato si ottiene formalmente la patente AM. Nel caso in cui si venga bocciati, invece, sarà necessario ripetere la prova pratica. Ti consigliamo di non aspettare molto tempo, in quanto il foglio rosa ha una validità di sei mesi, al termine dei quali deve essere rinnovato.
- Patente A1 - Con questa categoria ti è consentito guidare:
1) Motocicli con cilindrata fino a 125 cm³;
2) Tricicli di potenza non superiore a 15 km;
3) Macchine agricole che non superino i limiti di sagoma degli autoveicoli.
Puoi chiedere l’ottenimento della patente A1 solo se hai già compiuto 16 anni. Anche in questo caso devi sostenere l’esame che si articola in 2 prove: quella teorica, che consiste in un quiz di 40 domande, e poi una prova pratica. Il tempo per eseguire il test teorico è sempre di 30 minuti e gli errori massimi consentiti sono 4. Se superi il test basato sui quiz, ricevi il foglio rosa, che ha una validità di 6 mesi, con cui puoi esercitarti nella guida. Ad un mese dall’ottenimento del foglio rosa puoi eseguire il primo esame pratico. Ricorda che con il foglio rosa non è possibile guidare liberamente in strada né tantomeno trasportare passeggeri a bordo.
- Patente A2 - Con questa categoria ti è consentito guidare:
1) Motocicli di potenza ≤ 35 kW e rapporto potenza/massa fino a 0,20 kW/kg;
2) Tricicli di potenza fino a 15 kW.
L’età minima richiesta per conseguire la patente A2 è 18 anni. Chiaramente anche in questo caso è previsto un esame teorico, che consiste in un quiz di 30 minuti e 40 domande nel quale è possibile fare al massimo 4 errori, e una prova pratica, che si può sostenere solo un mese dopo aver ottenuto il foglio rosa, ovvero il certificato che ti autorizza ad eseguire prove pratiche dell’esame su pista o su strade poco trafficate. Anche in questo caso ci preme ricordarti che con il foglio rosa non puoi trasportare persone a bordo né tantomeno utilizzare la moto come se avessi già la patente.
Tieni in considerazione he per la prova pratica viene utilizzato un motociclo di almeno 400 cm³ di cilindrata e di potenza variabile dai 25 ai 35 kw.
- Patente A - Con questa categoria ti è permesso guidare
1) Tutti i motocicli
2) Tricicli di potenza superiore a 15 kW, purché tu abbia già compiuto 21 anni.
Di norma la patente A è riservata solo ai soggetti da 24 anni in su, tuttavia se si è in possesso della patente A2 da almeno due anni è possibile anche ottenere la patente per la categoria A da 20 anni in su. Ora veniamo all’esame. Anche in questo caso è articolato in due prove, una teorica e una pratica. Chi è già in possesso della patente A1, A2, B o B1 non deve ripetere il quiz teorico, mentre chi invece non è in possesso di altri titoli, deve sostenere il quiz di 40 domande. Gli errori consentiti sono sempre 4 e il tempo a disposizione è sempre di 30 minuti. Dopo aver superato il quiz si ottiene il foglio rosa, che serve per esercitarsi alla prova pratica. La validità del foglio rosa è di 6 mesi, al termine dei quali, se non si ha ancora sostenuto l’esame pratico, è necessario il rinnovo. Inoltre ricorda che col foglio rosa non è permesso circolare in strada come se si fosse già in possesso della patente e non si possono trasportare altre persone a bordo. L’esame pratico verrà effettuato con un motociclo di cilindrata pari a 600 cm³ e una potenza minima di 40 kw.
Ci teniamo a ricordarti che fino al conseguimento della patente A non ti sarà possibile metterti in sella. Chi guida senza patente, quindi senza averne l’autorizzazione, commette un illecito amministrativo ed è soggetto al pagamento di una sanzione, il cui importo va da 5.000 a 30.000 euro. Non è tutto, perché alla sanzione si aggiunge anche il fermo amministrativo del mezzo.
Patente A: quali documenti è necessario produrre
Qualunque sia la categoria di tuo interesse, i documenti da presentare per avviare la procedura di richiesta patente A sono sempre gli stessi, ovvero:
- due fotografie in formato tessera cartaceo uguali e recenti, su fondo bianco e a capo scoperto;
- due fotocopie di un documento di riconoscimento (carta d’identità, patente di guida, passaporto) in corso di validità;
- due fotocopie del documento di riconoscimento in corso di validità del genitore o del tutore che esercita la potestà genitoriale, nel caso in cui il richiedente abbia meno di 18 anni;
- la fotocopia del permesso di soggiorno, per chi ha la cittadinanza straniera;
- due fotocopie del codice fiscale effettuate dall'originale;
- il certificato medico con il bollo da 16 euro, con foto, rilasciato da meno di 3 mesi da un medico della Asl o da un professionista abilitato e la fotocopia del medesimo certificato (questo il modello di certificato anamnestico che puoi scaricare da questo portale);
- la ricevuta del versamento postale sul c/c n. 9001 di 24 euro e la ricevuta del versamento postale sul c/c n. 4028 di 16 euro.
In più, al momento della prenotazione dell’esame di guida è necessario presentare:
- una fotocopia della carta di circolazione del motociclo con cui si intende sostenere l’esame (il quale deve avere la revisione in regola ovviamente);
- la fotocopia del certificato di assicurazione del motociclo con cui si intende sostenere l’esame;
- il modulo di conferimento delega all’utilizzo del motociclo, se il proprietario del mezzo è una persona diversa dal dichiarante.
Patente A alla motorizzazione o da privatista: quale procedura scegliere
Passiamo ora dalla teoria alla pratica. Per prendere la Patente A puoi scegliere se farti seguire da un’autoscuola oppure studiare da privatista. In ogni caso dovrai impegnarti per produrre la documentazione che abbiamo elencato qui sopra e chiaramente studiare per la prova teorica, poi cimentarti con la due ruote per la prova pratica.
Se intendi prendere la Patente A è evidente che l’idea di guidare una moto ti alletta non poco, dunque abbiamo ragione di credere che lo studio della parte teorica rappresenti la prova più tediosa.
Patente A in scuola guida
Iscriversi ad una Scuola Guida significa innanzitutto beneficiare della competenza e dell'esperienza di professionisti del settore. Partecipare alle loro lezioni sugli argomenti oggetto dei quiz è estremamente utile. Ma l’autoscuola non è solo formazione: la stessa, infatti, si occuperà di gestire al posto tuo tutto l’iter burocratico: ciò vuol dire che ti forniranno loro i moduli da riempire e si occuperanno della comunicazione con la motorizzazione civile. Tu non dovrai fare altro che fornire la documentazione richiesta e studiare. Una volta superata la prova teorica dovrai sostenere delle guide per allenarti alla prova pratica, che si terranno su strada e su pista.
Patente A da privatista
Se invece ti senti in grado di studiare da solo e di sgrigare la parte burocratica in maniera autonoma, puoi intraprendere la procedura da privatista. La prima cosa da fare è recarti presso la motorizzazione più vicina e parlare con un impiegato, spiegandogli che vuoi prendere la Patente A da privatista. A questo punto ti verrà consegnato il modulo TT2112 (che puoi scaricare gratuitamente anche da questo portale), che dovrai compilare in tutte le sue parti, e i bollettini postali che dovrai pagare.
Contestualmente dovrai anche presentare le 3 fototessere, le copie del documento d’identità e la fotocopia della patente B, nel caso in cui tu ne fossi già in possesso. Poi occorre il certificato medico e i documenti relativi alla tua moto o quella che hai chiesto in prestito ad un amico o ad un familiare per l’occasione, nel caso in cui volessi sostenere l’esame pratico da privatista (dunque non con il veicolo della Scuola Guida).
Dopo aver consegnato tutti i documenti, gli impiegati avvieranno la pratica e dopo una decina di giorni al massimo potrai ripresentarti presso gli stessi uffici della motorizzazione Civile e ritirare la ricevuta di presentazione della domanda. A questo punto potrai controllare le date dei prossimi test e prenotarti. Il giorno dell’esame teorico dovrai tornare in Motorizzazione con la ricevuta, un documento d’identità e il modulo TT2112.
Se supererai l’esame teorico, potrai prenotarti per la prova pratica.
Prova pratica
Anche in questo caso puoi scegliere se sostenerla da privatista oppure se vuoi farti seguire dalla Scuola Guida. Il tutto dipende dalla padronanza che dimostri di avere con il mezzo. Tieni conto che la prova pratica per prendere la Patente A si articola in due fasi: una su pista, in cui dovrai eseguire diversi esercizi come lo slalom tra i birilli, la frenata, i passaggi stretti e quelli a otto; una su strada, in cui si valuta la tua guida in generale: rispetto delle distanze, della segnaletica, della velocità, ecc.
A questo proposito, gli istruttori di Scuola Guida consigliano vivamente di:
- non far morire la moto in partenza;
- mantenere la distanza di sicurezza con i veicoli che precedono;
- utilizzare gli indicatori di direzione (la freccia) ad ogni spostamento, nelle svolte e nelle rotonde;
- rispettare sempre i segnali stradali, dare la precedenza, far attraversare i pedoni e fermarsi agli STOP;
- non agitarsi, per evitare di commettere errori dovuti all’emotività.
Esame Patente A non superato: come fare ricorso
Se sei stato bocciato all’esame per l’ottenimento della Patente A sappi che puoi fare ricorso. Hai diverse alternative e puoi scegliere tu quale procedura intraprendere, però ti anticipiamo che potrebbe rendersi necessario farsi assistere da un avvocato, il che significa andare incontro ad ulteriori costi.
Vediamo nello specifico a quali organi puoi fare ricorso e in che modo:
- Ricorso alla Motorizzazione Civile: devi rivolgerti all'Ufficio di Direzione Generale della Motorizzazione Civile e presentare ricorso, tramite posta raccomandata con ricevuta di ritorno, entro 30 giorni dalla prova contestata. Il ricorso può essere presentato, in bollo da euro 16,00, direttamente dall’interessato, senza coinvolgere un legale. L’importante in questo caso è specificare in maniera precisa le motivazioni della contestazione.
- Ricorso al TAR - Tribunale Amministrativo Regionale: in questo caso è necessario farsi assistere da un avvocato, il quale dovrà presentare ricorso al TAR sito nel medesimo ambito di competenza della Motorizzazione alla quale ti sei rivolto per prendere la Patente A. Il ricorso in questo caso va presentato entro 60 giorni dalla prova contestata.
- Ricorso al Capo dello Stato: non è necessario farsi assistere da un avvocato, tuttavia dovrai prestare molta attenzione sia ai tempi sia ai costi dell’intera procedura. In questo caso dovrai pagare il contributo unificato di 650,00 euro e presentare ricorso entro 120 giorni dalla prova contestata.
Patente A: rinnovo
Una volta presa a Patente A, quando è necessario rinnovarla? Fino al compimento dei 50 anni il rinnovo è fissato ogni 10 anni, poi tra i 50 e i 70 anni la Patente A va rinnovata ogni 5 anni. Dai 70 agli 80 anni è necessario procedere al rinnovo ogni 3 anni mentre dopo gli 80 anni il rinnovo va eseguito ogni 2 anni.
Patente A costo
Quanto costa prendere la Patente A? Vediamolo insieme. Come potrai ben immaginare, i costi variano in base ai servizi che richiedi. Ad esempio chi ha già la Patente B e vuole sostenere solo l’esame di pratica da privatista dovrà pagare molto meno rispetto a chi deve eseguire sia l’esame teorico, sia l’esame pratico e magari vuole anche farsi seguire da una Scuola Guida.
Nonostante i prezzi delle autoscuole siano diversi, riusciamo comunque ad offrirti una stima dei costi in quanto sappiamo già l’importo da corrispondere per i bollettini e quello per il certificato medico in bollo.
Patente A in motorizzazione costo
- Esame di pratica da privatista - costo approssimativo da 150 euro a salire;
- Esame di teoria e pratica da privatista - costo approssimativo da 200 euro a salire;
Patente A scuola guida costo
- Esame di teoria da privatista e prova pratica in scuola guida: costo approssimativo da 500 euro a salire;
- Esame di teoria e pratica presso la scuola guida: costo approssimativo da 700 euro a salire.