Lettera di disdetta contratto distributore bevande
Descrizione
Modello da personalizzare con cui è possibile disdire un contratto per l'installazione, gestione e manutenzione distributori automatici di cibi preconfezionati e bevande calde e fredde.
Quando disdire un contratto per distributori automatici
I distributori automatici sono ovunque ormai (nelle stazioni, negli aeroporti, all'interno di scuole, ospedali, aziende, uffici pubblici, ecc.) e riguardano una grande varietà di settori merceologici: caffè, thè, succo di frutta, crostatine alla frutta, snack ecc.
Il rapporto fra la ditta che fornisce le apparecchiature e l'utilizzatore (l'università, la fabbrica, ecc.) è disciplinato da un contratto, che deve quantomeno specificare:
- il numero e le caratteristiche tecniche dei distributori automatici;
- la tipologia del servizio offerto (installazione e allacciamenti delle macchine distributrici nei punti assegnati nelle aree indicate, le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria atte ad assicurare il perfetto funzionamento dei distributore, ecc.);
- i prodotti di consumo e vendita. Per ciascun prodotto occorre specificare grammatura e prezzo;
- la durata. Raramente è previsto il tacito rinnovo;
- l'importo del canone annuo e le modalità di pagamento. Generalmente le spese di installazione e disinstallazione dei distributori automatici l’allacciamento e il collaudo, saranno a carico della ditta;
- gli obblighi delle parti. Ad esempio la ditta deve garantire che i distributori automatici siano conformi, per caratteristiche tecniche ed igieniche, alle normative vigenti in materia, deve assicurare, con oneri a proprio carico, la periodica pulizia dei distributori, garantire la fornitura periodica, farsi carico degli oneri di smaltimento e via discorrendo.
Dal canto suo l'utilizzatore ha l'obbligo di mettere a disposizione del gestore locali adeguati per l’installazione delle apparecchiature, di notificare immediatamente al gestore qualsiasi danno causato alle apparecchiature, di consentire al gestore di effettuare in qualunque momento un controllo delle apparecchiature e così via;
- le inadempienze contrattuali;
- le cause di risoluzione unilaterale del contratto.
Quando disdire un contratto per distributori automatici
Il cliente, vale a dire l’ente che ha richiesto l’installazione di distributori automatici presso la propria struttura, può disdire il contratto in qualsiasi momento, anche senza giusta causa, ma normalmente è prevista la concessione di un preavviso (ad es. 30 o 90 giorni, 6 mesi).
Tuttavia per gravi inadempienze da parte della ditta, il contratto si può risolvere di diritto, ai sensi dell'art. 1456 del Codice Civile (clausola risolutiva espressa). Ad esempio:
- la ditta è priva delle necessarie licenze e/o autorizzazioni allo svolgimento dell'attività;
- la ditta non è in grado di svolgere in maniera efficiente il servizio;
- la ditta non si attiene alle procedure di HACCP e alle norme sulla sicurezza dei lavoratori e degli utenti;
- si verificano, senza giustificati motivi, ripetute interruzioni del servizio;
- la ditta cede la propria attività, oppure si trova in stato di concordato preventivo, di fallimento, di stato di mora ecc.
In tutti questi casi, ai fini della risoluzione del contratto, è necessario che il cliente comunichi alla controparte che intende appunto avvalersi della clausola risolutiva espressa. La comunicazione deve essere trasmessa tramite raccomandata a.r. o PEC e con un preavviso di almeno 10 giorni.
In caso di risoluzione per grave inadempimento, la ditta oltre alla perdita dei corrispettivi per l'anno in corso, potrebbe essere tenuto anche al risarcimento di tutti i danni, diretti ed indiretti ed alla corresponsione delle maggiori spese che il cliente dovesse sostenere per garantire la continuità del servizio.
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