Chiedere l'allontanamento di una persona: istanza ex art 282 ter cpp modello
Modello di istanza con cui la persona offesa può chiedere al Questore, ai sensi dell'art. 282 ter del CPP, la misura cautelare del divieto di avvicinamento da parte dell'autore delle condotte violente nei suoi confronti.
Quando richiedere un divieto di avvicinamento
Se una persona ritiene di essere vittima di atti persecutori (stalking), di violenza, di maltrattamenti familiari, di minacce che gli causano un perdurante e grave stato di ansia e paura e tali da ingenerare un fondato timore per la propria incolumità ed alterare radicalmente le proprie consuete abitudini di vita, può presentare istanza al Questore affinché venga emesso nei confronti dell'indiziato un provvedimento che disponga il divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima (DL 23 febbraio 2009, n. 11, convertito in legge 23 aprile 2009, n. 38).
In pratica se si vuole chiedere l'allontanamento di una persona occorre recarsi in Questura o in un Commissariato di Polizia. Se nel proprio comune non c'è, ci si può rivolgere alla Polizia municipale.
Fac simile istanza divieto di avvicinamento
Con il modello scaricabile da questa scheda occorre:
- elencare le condotte persecutorie, le vessazioni, le minacce, le lesioni, le molestie subite, le loro modalità (precisando dove come e quando si sono verificati, ad es., con la pubblicazione sul web di immagini indecenti o compromettenti della vittima, con volantini contenenti frasi oscene, distribuiti negli abituali ambienti di vita della vittima, aspettandola fuori casa o all’uscita dal posto di lavoro, svalutandola con frasi denigratorie da sola o dinanzi ad altre persone, rigandole l’autovettura o tagliandone le gomme, ecc.);
- fornire prove circa la ripetizione degli atti persecutori indicando la data, il luogo e l’ora di ciascun episodio;
- indicare testimoni e/o documenti che comprovino l’evoluzione delle condotte persecutorie nel tempo, sottolineando i comportamenti ( es: le minacce di morte, lo svitamento dei bulloni delle ruote dell’autovettura, le minacce di sfregio con acidi) che possono essere indice di allarme di aggravamento dello stalking.
Inoltre è fondamentale:
- produrre l'eventuale registrazione di telefonate del persecutore;
- produrre copia di eventuali sms ricevuti (conservando sul telefono gli originali);
- produrre eventuali fotografie o filmini riguardanti la condotta persecutoria;
- documentare il danno psichico e fisico patito con certificati medici che comprovino una correlazione tra tale danno e la condotta dell'indiziato;
- fornire prova attraverso testi o documenti (lettere, regali sgraditi o compromettenti,…) dell’eventuale esistenza di una precedente relazione familiare o sentimentale con il persecutore, precisando se si tratti di ex partner, di corteggiatore respinto, di predatore che ambisce a rapporti sessuali e pedina la vittima, ….
- provare con testi o documenti la situazione di ansia o di paura e la modificazione delle proprie abitudini di vita a causa del comportamento dello stalker.
Chi dispone il divieto di avvicinamento
Chi può emanare l'ordinanza restrittiva nei confronti dell'indagato è soltanto il giudice, il quale deve accertarsi che nei confronti della persona offesa vi sia un concreto pericolo per la propria incolumità. In ogni caso questa misura cautelare può essere applicata solo quando si configurano tipologie di reato per le quali il nostro ordinamento prescrive l'ergastolo o la reclusione superiore a tre anni.
Se le circostanze lo richiedono il giudice può estendere il divieto di avvicinamento anche ai congiunti, ai conviventi e alle persone legate alla vittima da relazione affettiva. Non solo, il giudice può anche disporre il divieto di comunicare (ad es. tramite telefono, whatsapp, facebook, ecc.) con le vittime e perfino imporre al persecutore l'obbligo di indossare il braccialetto elettronico, così da facilitarne il controllo negli spostamenti.
L’ordinanza restrittiva deve essere comunicata non solo alla persona offesa, ma anche all'autorità di pubblica sicurezza e ai servizi socio-assistenziali presenti sul territorio.
Divieto di avvicinamento non rispettato: cosa succede
La violazione di misure cautelari come il divieto di avvicinamento alla persona offesa, può comportare l'applicazione di sanzioni molto più gravi come gli arresti domiciliari e la custodia in carcere (la pena prevista è da sei mesi a tre anni).