Regolamento di condominio fac simile: PDF, WORD
Descrizione
Da questa scheda si possono scaricare due fac simile regolamento condominiale, vale a dire due modelli che hanno lo scopo di disciplinare l'uso, da parte dei singoli condomini, di tutte le unità immobiliari, degli impianti comuni e dei servizi d'uso comune esistenti nell’edificio. Uno dei due è a cura della Camera di Commercio di Firenze.
Fac simile regolamento condominiale: a cosa serve
I modelli di regolamento condominiale qui presenti servono per disciplinare la vita dell'intero condominio e più precisamente i diritti e i doveri di tutti i condomini. Deve inoltre contenere le norme sulla ripartizione delle spese comuni, quelle per la tutela del decoro dell'edificio e quelle relative all'amministrazione.
Chiaramente considerando la varietà dei contesti edili in cui ci si trova, ogni regolamento presenta le sue specificità ed è modellato sulle esigenze del singolo condominio.
Il regolamento condominiale deve essere osservato oltre che dai proprietari delle singole unità immobiliari, anche dagli inquilini non proprietari, a patto di abitare l’edificio o di avere diritti ad esso correlati (usufruttuari, comodatari, ecc.).
Quando è obbligatorio il regolamento condominiale
Il regolamento condominiale è obbligatorio quando in un edificio il numero di condomini è superiore a 10 (art. 1138 cod. civ.).
Il regolamento di condominio deve essere approvato dall’assemblea dei condomini. La recente riforma ha modificato il quorum necessario, che attualmente è della maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio.
Qualora l’assemblea non provveda, ciascun condomino può prendere l’iniziativa per la formazione del regolamento di condominio o per la revisione di quello esistente rivolgendosi all’autorità giudiziaria. Non esistendo alcuna sanzione vale comunque la regola concludente che il regolamento di condominio non sarà adottato nell’inerzia di assemblea e condomini.
Regolamento condominiale fac simile: cosa contiene
Innanzitutto il regolamento condominiale deve contenere le informazioni circa le norme che disciplinano le parti in comune come l’uso dell’ascensore, delle autorimesse e cantine, dei lavatoi e delle terrazze e via discorrendo.
Ma il regolamento deve disciplinare anche tutta una serie di obblighi (ad esempio di consentire all’Amministratore di procedere, all’interno della proprietà privata, alle verifiche e ai controlli necessari per la manutenzione delle parti comuni dell’edificio e dei relativi impianti e servizi qualora ciò si rendesse necessario oppure di informare l’Amministratore delle locazioni, dei relativi contratti e delle loro vicende e via discorrendo) e di divieti (ad esempio di realizzare opere che possono pregiudicare le strutture portanti dell’edificio o semplicemente l’aspetto architettonico, di destinare gli appartamenti e locali di proprietà esclusiva ad uso diverso dall’abitativo o da ufficio professionale privato, senza la preventiva autorizzazione dell’assemblea, di mantenere ed allevare animali che possano costituire pericolo a causa della loro aggressività, ecc.) in capo ai singoli condomini.
Il regolamento condominiale deve, inoltre, prevedere i criteri di ripartizione delle spese per la conservazione ed il godimento delle cose e dei servizi comuni. Alludiamo alle spese di manutenzione e di esercizio delle scale, dell’ascensore, dell’impianto di riscaldamento, ma anche alle spese per il riscaldamento, per il consumo dell’acqua, per l’illuminazione del giardino, degli androni e dei garages, per il servizio di custodia e di vigilanza per la gestione dei servizi di pulizia delle parti comuni e via discorrendo.
Importante definire anche le modalità di corresponsione delle quote condominiali e i provvedimenti in caso di mancato o ritardato pagamento delle stesse.
Chiaramente non possono mancare le norme sull’organo deliberativo del condominio (l’Assemblea) e sull’organo esecutivo (l’Amministratore).