Modelli di fattura proforma

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 21/10/2018
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Descrizione

Fac simile di una fattura proforma. Non si tratta di una vera e propria fattura, ma una sorta di anticipazione della fattura fiscale che verrà emessa solo in un secondo momento, ossia quando il cliente avrà proceduto al pagamento di quanto dovuto.

Fattura proforma: cos'è e quali vantaggi offre

La fattura proforma non ha alcuna valenza fiscale e consente di evitare il pagamento di tasse e imposte prima di aver ricevuto il pagamento dal cliente. Gli importi relativi ad Iva, Irpef, ritenuta d'acconto, contributi previdenziali vanno corrisposti solo nel momento in cui la fattura viene emessa, al di là del fatto che la stessa sia stata quietanzata o meno. La sua unica funzione, dunque, è quella di richiedere il pagamento al cliente di quanto dovuto, prima che la fattura fiscale effettiva venga emessa. Non essendo un documento valido ai fini fiscali non va registrata in contabilità e dunque non va consegnata al commercialista.

La fattura proforma risulta particolarmente utile per i liberi professionisti, visto che hanno l’obbligo di fatturare non all’esecuzione della prestazione, ma solo alla effettiva erogazione del compenso.

La fattura proforma ha una propria numerazione e non segue quella relativa alle fatture emesse. Inoltre qualora si commettano errori nella intestazione o nella indicazione degli importi è sempre possibile rimediare semplicemente predisponendo una nuova fattura proforma. Questo è uno dei motivi per cui professionisti ed aziende ricorrono spesso e volentieri alla fattura proforma: in pratica possono semplificare la gestione della propria contabilità perchè non emettendo la fattura non sono tenuti al versamento delle imposte o all'emissione di note credito nel caso in cui il cliente eviti di pagare. Non solo. Con il ricorso alla fattura proforma l'azienda o il professionista offre al proprio cliente la possibilità di verificare che quanto riportato sul documento sia effettivamente corretto: dati fiscali (indirizzo, partita iva, ecc.), descrizione del prodotto/servizio, quantità, prezzo, data dell'operazione.

Come si compila la fattura proforma

Quando si redige una fattura proforma non ci si deve attenere a particolari formule, impostazioni e/o contenuti, dunque nulla vieta che abbia la stessa impostazione della classica fattura fiscale. Ampia libertà, dunque, tuttavia è importante che la stessa non possa essere scambiata dal cliente come fattura vera e propria. A tal fine si consiglia di inserire in maniera esplicita, nella parte superiore del documento, la dicitura "fattura proforma" o "preavviso di fattura".

Quindi dopo avere indicato nella parte centrale del documento il numero progressivo e la data della fattura proforma oltre che l'oggetto della prestazione e il prezzo pattuito, si consiglia di riportare a fondo pagina la seguente dicitura "Il presente documento non costituisce in maniera assoluta fattura ai sensi dell'art. 21 del DPR 633/72 e quindi non genera esigibilità di imposta per il prestatore (e non dà diritto alla detrazione dell'imposta per il committente). Trattasi di documento emesso in relazione al pagamento di corrispettivi di operazioni assoggettate ad imposta sul valore aggiunto (art.6, comma 2, del DPR 642/72). Contestualmente al pagamento, verrà emessa regolare fattura con evidenziazione dell’IVA."

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