Revoca incarico consulente del lavoro: fac simile Word, PDF
Descrizione
Lettera di disdetta del contratto con il consulente del lavoro da utilizzarsi quando si intende revocare il mandato al professionista nei cui confronti è venuto a mancare il rapporto di fiducia.
Quando revocare il consulente del lavoro
Il consulente del lavoro è un professionista che assiste piccole e grandi aziende nella gestione del personale in tutti i suoi aspetti: amministrativo, contabile, fiscale, assicurativo e previdenziale. In particolare il consulente del lavoro cura le assunzioni dei dipendenti, assolve agli adempimenti previdenziali e assicurativi, gestisce i rapporti con gli organi istituzionali (Inps, Inail, Ispettorato del Lavoro ecc.), elabora le buste paghe, offre consulenza nei contenziosi e via discorrendo.
L'incarico professionale è basato sulla reciproca fiducia tra il consulente del lavoro e il cliente. Lo stesso può naturalmente dirsi per l'avvocato, il commercialista e via dicendo. Chiaramente sarebbe opportuno che, prima di affidare l'incarico ad un consulente del lavoro, il cliente operasse qualche verifica sulle reali competenze ed esperienze del professionista. Come? Ad esempio parlandone con il proprio commercialista, raccogliendo pareri da altri clienti, effettuando delle ricerche su Google, fissando un primo colloquio conoscitivo presso il suo studio.
Possono tuttavia sopraggiungere dei fattori che mettono a rischio il vincolo fiduciario: il consulente del lavoro commette ripetutamente degli errori nello svolgimento del proprio operato, oppure non si rende mai disponibile ad un confronto, oppure mostra di non avere un'adeguata competenza in ambiti specifici, oppure si rende protagonista di comportamenti censurabili in ambito extra-lavorativo (riceve un avviso di garanzia, subisce la sospensione della patente per ubriachezza alla guida ...) e così via.
In questi casi il cliente ha tutto il diritto di revocare l'incarico al consulente del lavoro e affidarsi ad un altro professionista. Meglio però agire per iscritto: una lettera disdetta contratto consulente del lavoro da recapitare allo studio professionale tramite raccomandata a.r. o PEC.
Attenzione: la lettera di incarico al consulente del lavoro potrebbe anche prevedere una espressa rinuncia del cliente al beneficio del libero recesso così come previsto dall’art. 2237 c.c. Generalmente questo accade quando il consulente richiede al cliente il pagamento di compensi più contenuti rispetto alla media del mercato, a condizione di una durata maggiore del contratto.
In caso di revoca il cliente è tenuto a rimborsare al consulente le spese sostenute e a pagare il compenso per le prestazioni eseguite fino a quel momento.
Dal canto suo il consulente è tenuto a restituire al cliente i documenti relativi all’incarico nel momento in cui quest'ultimo ne fa richiesta. Se non lo fa spontaneamente, il cliente può inviargli questa
Naturalmente anche il consulente del lavoro può decidere di interrompere il rapporto professionale con il proprio cliente. Questa la
che all'occorrenza può essere redatta.
Lettera disdetta contratto consulente del lavoro
Egregio Dr.…....,
In data ……. Le ho conferito un mandato avente ad oggetto il servizio di consulenza del lavoro e gestione del personale in favore di …………….. (specificare la ditta o la società).
Considerato il venir meno della mia fiducia nei suoi confronti in quanto …………...., con la presente, ai sensi dell’art. 2237 Codice Civile, le comunico la mia ferma volontà di revocarLe l’incarico affidatoLe con decorrenza a far data da …………..
Ringraziandola per il lavoro svolto sino ad ora, La invito cortesemente a volermi restituire tutta la documentazione fiscale e tributaria in Suo possesso e a farmi pervenire la nota spese relativa al compenso dovutoLe per l’attività sin qui prestata.
In attesa, porgo distinti saluti
Cordiali Saluti.
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