Modello ritenuta d'acconto editabile: EXCEL

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 19/06/2023
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XLS   modello fattura con ritenuta d'acconto senza partita Iva
XLS   modello fattura con partita IVA e ritenuta d'acconto (senza cassa previdenziale)
XLS   modello fattura con partita IVA e ritenuta d'acconto (con cassa previdenziale)
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Esempi di fattura con ritenuta di acconto che professionisti senza o con cassa di previdenza di categoria emettono nei confronti del committente al termine della prestazione eseguita.

Cos'è la ritenuta d'acconto

Si tratta sostanzialmente di un prelievo che il cliente o committente opera sul compenso pattuito con il prestatore di lavoro e successivamente versa al fisco mediante il modello F24 ("sostituto d’imposta"). Si tratta in buona sostanza di un anticipo sulle imposte (Irpef e Irap) che il lavoratore dovrà pagare in sede di dichiarazione dei redditi. Solitamente la percentuale di ritenuta d'acconto è del 20%.

Modello fattura con ritenuta d'acconto senza partita Iva

Chi ha ricevuto una lettera di incarico per prestazione occasionale può limitarsi a rilasciare al committente una semplice ricevuta con ritenuta d’acconto, dunque senza l'applicazione dell'IVA.

Così se il prestatore ha pattuito una somma di 2.000 € per l'assistenza ad una campagna social dell'azienda, al termine del lavoro dovrà rilasciare una ricevuta con questi importi:

Imponibile prestazione: 2.000,00 €
Ritenuta d'acconto (20%): 400,00 €
Netto a versare: 1.600,00 €

Poichè l'importo supera i 77,47 euro, il prestatore dovrà apporre sulla ricevuta una marca da bollo di importo pari a 2 euro.

Esempio fattura con Iva e ritenuta d'acconto

Professionisti con IVA senza cassa di previdenza

In questo caso la ritenuta d'acconto si applica sul risultato della somma tra compenso pattuito e rivalsa INPS. Quest'ultima è una maggiorazione che può arrivare fino al 4% e che si applica sui corrispettivi lordi fatturati dai liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata. Si tratta di una maggiorazione facoltativa, il che significa che il professionista è libero di addebitarla o meno al proprio committente in qualità di contributo previdenziale. 

Nel caso specifico la rivalsa Inps va assoggettata ad IVA e a RA del 20% essendo imponibile ai fini IRPEF. La ritenuta d’acconto, invece, si calcola su compenso più rivalsa Inps. Fatte queste premesse vediamo come dovrebbe essere elaborata la fattura:

Imponibile prestazione: 2.000,00 €
Rivalsa INPS (4%): 80,00 €
Totale imponibile: 2.080,00 €
IVA (22%): 457,60 €
Totale fattura: 2.537,60 € (2.080,00 € + 457,60 €)
Ritenuta d’acconto (20%): 416,00 € (2.080 * 20%)
Netto da versare: 2.121,60 € (2.537,60 € – 416,00 €).

Professionisti con IVA con cassa di previdenza

Ci riferiamo in questo caso ad architetti, avvocati, ingegneri ed altri professionisti iscritti ad una cassa di previdenza di categoria. Nella fattispecie la ritenuta d’acconto si calcola sul compenso dovuto dal committente per la prestazione, il che significa che l'importo sarà più basso rispetto al professionista senza cassa di previdenza.

La percentuale di rivalsa dipende dalla cassa di appartenenza, ma in ogni caso l'importo va assoggettato ad IVA ma non ad Irpef. Ipotizzando una rivalsa al 4%, ecco come dovrebbe essere correttamente formulata la fattura:

Imponibile prestazione: 2.000,00 €
Rivalsa INPS (4%): 80,00 €
Totale imponibile: 2.080,00 €
IVA (22%): 457,60 €
Totale fattura: 2.537,60 € (2.080,00 € + 457,60 €)
Ritenuta d’acconto (20%): 400,00 € (2.000 * 20%)
Netto da versare: 2.137,60 € (2.537,60 € – 400,00 €).

Segnaliamo che dal nostro portale si possono scaricare altri modelli di fattura, oltre a

Prima di concludere mettiamo in evidenza altri modelli che potrebbero risultare utili a chi emette una fattura:

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