Multa per luci spente di giorno
Descrizione
La multa per fari spenti di giorno va da 42 a 173 euro, a cui si aggiunge la sanzione accessoria della decurtazione di 1 punto dalla patente. Lo stabilisce il codice della strada all'articolo 152 e la disposizione riguarda tutti coloro che sono alla guida di un automezzo, ciclomotore o motocicletta.
Multa per luci spente di giorno: quando scatta
Non tutti sono probabilmente a conoscenza del rischio che si corre circolando per le strade a fari spenti. Il codice della strada stabilisce, infatti, che tutti i veicoli a motore durante la marcia fuori dei centri abitati, dunque nelle autostrade e nelle strade extraurbane principali o secondarie, hanno l'obbligo di usare le luci di posizione o gli anabbaglianti e, se prescritte, le luci della targa e le luci d'ingombro.
Gli anabbaglianti, in particolare, devono essere accesi - anche in città - in presenza di nebbia, pioggia, fitta nevicata o comunque in caso di scarsa visibilità.
Ciclomotori, motocicli, tricicli e quadricicli hanno l'obbligo di tenere accese le luci anche nei centri abitati, indipendentemente dalle condizioni di visibilità.
Come detto la multa per luci spente di giorno va da 42 a 173 euro a cui si aggiunge la decurtazione di 1 punto dalla patente. Pagare immediatamente o quasi la contravvenzione, consente di beneficiare dello sconto del 30%. Ecco come effettuare il pagamento multe entro 5 giorni.
Sanzioni più pesanti (da 87 a 344 euro), invece, sono previste per coloro che fanno un uso improprio delle luci abbaglianti, ossia quando:
- stanno per incrociare altri veicoli (a meno che non vogliano dare avvertimenti utili al fine di evitare incidenti);
- seguono altro veicolo a breve distanza (salvo che l'uso dell'abbagliante avvenga per un breve istante e in modo intermittente per segnalare al veicolo che precede l'intenzione di sorpassare);
- vi sia una qualsiasi altra circostanza di pericolo nell'abbagliare gli altri conducenti.
Multa per fari spenti di giorno: è possibile fare ricorso?
Il C.d.S. prevede che per quanto possibile le sanzioni a seguito di infrazione devono essere contestate nell'immediato per cui se sussistono le condizioni la pattuglia deve fermare il mezzo e contestare la violazione della norma.
Ora appare evidente che alla pattuglia che effettua la contestazione dell'infrazione non è possibile rispondere con un semplice "le luci purtroppo non funzionano".
Il codice della strada, infatti, prescrive che i mezzi a motore durante la circolazione devono essere tenuti in condizioni di massima efficienza, così da garantire la massima sicurezza. Dunque l'automobilista che risponde in quel modo non può affrancarsi dalla multa, anzi rischia di subirne una ben più salata. Infatti chi circola con dispositivi non funzionanti è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 87 a € 344 (art. 79 Cds).
Tuttavia se il veicolo non poteva essere fermato, il verbale di infrazione con le motivazioni del mancato stop deve essere spedito a casa. E qui si apre uno spiraglio per il trasgressore.
Infatti il verbale deve essere notificato al responsabile entro 90 giorni (360 gg. se residente all'estero) dalla data d'accertamento della violazione. I 90 giorni decorrono dall'accertamento. Ecco come effettuare il calcolo termini notifica multa. Se il verbale viene notificato dal postino oltre il termine previsto, il trasgressore può fare ricorso e chiedere l'annullamento del verbale. Questo il
Non solo. Il trasgressore potrebbe riscontrare anche vizi di forma del verbale: omessa indicazione della data e dell'ora in cui è avvenuta l'infrazione o la loro indicazione errata, errata indicazione della targa, errata indicazione dell'autorità competente per il ricorso, errata indicazione della norma violata, ecc. In questi casi è possibile utilizzare questo
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