Quietanza liberatoria per saldo o anticipo del Tfr
Descrizione
La quietanza liberatoria TFR è una dichiarazione rilasciata e sottoscritta dal lavoratore dipendente (es. colf, badante, ecc.) in riferimento alla percezione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) a lui spettante.
Quando si utilizza la quietanza liberatoria per saldo Tfr
Qualunque ne sia la causa (licenziamento, dimissioni, ecc.), con la cessazione del rapporto di lavoro il dipendente ha il diritto di ricevere il trattamento di fine rapporto (conosciuto anche come liquidazione o buonuscita), una somma accantonata mensilmente dal datore di lavoro e commisurato alla sua retribuzione.
In caso di mancato pagamento TFR il lavoratore può inoltrare all'azienda un formale sollecito e nel caso ricorrere all'Ispettorato del Lavoro o direttamente alle vie legali.
Nel momento in cui il datore corrisponde il Tfr fa firmare al lavoratore dipendente un documento con cui lo stesso dichiara di ricevere in una certa data, dall'azienda tal dei tali, una determinata somma a saldo di quanto gli spetta per effetto della cessazione del rapporto di lavoro.
Trattandosi di un importo a saldo è molto importante che egli dichiari di aver ricevuto dall'azienda tutto quanto gli spettava in termini di Tfr e di non avere dalla stessa null’altro a pretendere. Per questo motivo ne rilascia quietanza liberatoria.
E' del tutto evidente che una simile dichiarazione si rivela estremamente importante per il datore nel caso in cui il lavoratore dipendente abbia richiesto e percepito un anticipo sul TFR.
Quando si utilizza la quietanza liberatoria anticipo Tfr
Il lavoratore dipendente può chiedere un anticipo sul Tfr maturato. In particolare tale possibilità sussiste quando:
- il lavoratore ha maturato almeno 8 anni di servizio presso la stessa azienda;
- sussista un giustificato motivo (spese sanitarie, estinzione del mutuo ipotecario, ecc.).
Se non ricorrono queste condizioni l'azienda non è obbligata a corrispondere l’anticipo al proprio dipendente.
La percentuale da versare al dipendente non può essere superiore al 70% del Tfr maturato fino al momento della richiesta (leggi il post sull'anticipo Tfr).
Anche in questo caso, con l'erogazione dell'anticipo, il datore fa sottoscrivere al lavoratore una dichiarazione con cui riconosce che il predetto importo gli verrà detratto, a tutti gli effetti, dalle proprie spettanze di fine rapporto e che non sarà soggetto alla prevista rivalutazione di legge.
In questa scheda è disponibile un fac simile di quietanza liberatoria anticipo del TFR.
Cosa indicare nella quietanza liberatoria TFR
In una dichiarazione di questo tipo è importante che siano indicati:
- i dati anagrafici del lavoratore dipendente;
- gli estremi di un suo documento di riconoscimento;
- la somma versata a titolo di saldo TFR;
- il nome della ditta/società;
- la data in cui si riceve la somma;
- la firma del lavoratore.
Alla dichiarazione va allegata una copia del documento di riconoscimento del lavoratore in corso di validità.
Altri modelli di quietanza liberatoria Tfr
I modelli generici disponibili in questa scheda possono essere adattati a qualsiasi tipo di lavoratore, dunque anche a colf e badanti.
Ad ogni modo segnaliamo che sono disponibili per il download anche i fac simile di
- quietanza liberatoria tfr colf
- quietanza liberatoria tfr badante