Lettera recesso contratto finanziamento: quando inviarla, cosa comporta
Fac simile con cui il debitore comunica alla società finanziaria o alla banca la propria volontà di recesso dal contratto di credito al consumo. La lettera è disponibile in formato editabile.
Cos'è il credito al consumo
Il credito al consumo consiste nella concessione di un finanziamento a un soggetto privato che lo richiede generalmente per acquistare un bene di consumo: un televisore, una moto, un elettrodomestico, un computer, ecc.
Il consumatore può ottenerlo anche direttamente presso il venditore in forza di una convenzione che questi ha con una banca o società finanziaria, la quale solitamente gestisce la pratica per loro conto.
Sul contratto di credito al consumo devono essere specificati in maniera dettagliata beni o servizi acquistati con i relativi prezzi.
Con la concessione del finanziamento, il consumatore è tenuto al pagamento:
- degli interessi
- delle commissioni (costi per l’apertura della pratica e per la gestione del finanziamento)
- altre spese (imposte, spese notarili, coperture assicurative, ecc.)
Recesso dal contratto di credito al consumo: quando è possibile
Il Testo Unico Bancario (Dlgs n. 385/93) all'art. 125-ter prevede espressamente la facoltà da parte del consumatore di recedere dal contratto di finanziamento stipulato.
Tuttavia deve farlo entro e non oltre 14 giorni dalla data di conclusione del contratto o, se successivo, dal momento in cui egli ha ricevuto il modulo Secci, contenente tutte le informazioni e le condizioni sul finanziamento, e una copia del contratto.
Va detto comunque che è sempre possibile una estinzione anticipata finanziamento, ma va precisato che per una richiesta del genere occorre sempre valutare con estrema attenzione i costi a cui si va incontro.
Il recesso contratto credito al consumo comporta dei costi?
Se il consumatore invia alla banca o alla finanziaria inviandogli, prima della scadenza dei 14 giorni, una comunicazione di recesso secondo le modalità previste dal contratto (raccomandata con avviso di ricevimento, fax, PEC, ecc.), non è tenuto al pagamento di alcuna penale.
E se nel frattempo il finanziamento è stato erogato?
Qualora il finanziamento sia già stato anche parzialmente erogato, il debitore deve:
- entro 30 giorni dall'invio della comunicazione restituire l'intero capitale richiesto;
- chiedere all'istituto di provvedere al calcolo degli interessi giornalieri maturati fino al momento della restituzione e calcolati secondo le modalità stabilite dal contratto di finanziamento;
- rimborsare all'istituto finanziario le somme da questo corrisposte alla pubblica amministrazione e non recuperabili.
Il finanziatore non può pretendere somme ulteriori rispetto a quelle appena indicate.
Il recesso contratto credito al consumo fa decadere l'acquisto?
Il recesso dal contratto di credito al consumo non si estende all'eventuale contratto collegato di acquisto del bene o del servizio, ma unicamente ai contratti aventi ad oggetto servizi accessori connessi col contratto di credito, sia se tali servizi sono resi dal finanziatore che da un terzo sulla base di un accordo col finanziatore (ad es. la carta di credito, la polizza assicurativa che tutela dai rischi di insolvenza, ecc.).
Si può recedere dal contratto se il venditore è inadempiente?
La risposta è si. In particolare si può recedere dal contratto di credito al consumo se, ad esempio, il fornitore non consegna il bene o vende un prodotto difettoso. In situazioni di questo tipo è possibile chiedere la risoluzione contratto finanziamento collegato.
Cosa scrivere sulla lettera recesso contratto finanziamento
Si tratta di un modello preimpostato che consente di non commettere errori. E' sufficiente infatti inserire:
- nome e recapiti del beneficiario del finanziamento;
- nome dell'istituto finanziario;
- estremi identificativi del contratto di credito al consumo sottoscritto.
Allegare una fotocopia del documento di identità.