Istanza rimborso IMU Word: quando utilizzarlo
Un fac simile da compilare e recapitare all'Ufficio Tributi del Comune al fine di ottenere il rimborso IMU in caso di versamento effettuato in eccesso rispetto alla somma dovuta per l'annualità indicata.
Rimborso IMU: quando spetta
Il rimborso IMU spetta qualora il contribuente abbia effettuato un versamento in eccesso rispetto a quanto effettivamente dovuto e non sia possibile effettuare autonomamente la compensazione con l’eventuale imposta dovuta per la rata di saldo corrispondente al medesimo anno.
Ciò può accadere se si è commesso un mero errore di calcolo: si è tenuto conto, ad esempio, di una rendita catastale più elevata o si è fatto riferimento ad aliquote diverse da quelle deliberate dal Comune con riferimento a quell'anno specifico.
Oppure il rimborso può scaturire dal fatto che l'imposta è stata regolarmente versata pur se non dovuta in quanto, ad esempio, l'immobile era stato venduto nel corso dell'anno.
L'eccedenza versata potrebbe anche derivare dalla errata indicazione del codice tributo o del codice Comune.
In questi casi è rischioso attendere una iniziativa dell'amministrazione perché la prescrizione IMU può far decadere il diritto al rimborso. Meglio, dunque, essere propositivi e inoltrare una formale istanza all'ufficio tributi.
Se il Comune si rifiuta di restituire l'eccedenza versata, il contribuente può proporre ricorso alla competente Commissione tributaria provinciale dopo il 90° giorno dalla domanda di rimborso IMU.
Termine per la richiesta rimborso IMU
L'articolo 1, comma 164, della legge n. 296/2006 stabilisce che il rimborso delle somme versate e non dovute deve essere richiesto dal contribuente entro il termine di cinque anni dal giorno del versamento, ovvero da quello in cui è stato accertato il diritto alla restituzione.
L'ente locale provvede ad effettuare il rimborso entro 180 giorni dalla data di presentazione dell'apposita istanza.
Cosa riportare sul modulo richiesta rimborso IMU non dovuta
E' opportuno premettere che ciascuna amministrazione potrebbe adottare uno specifico modello a riguardo, noi ci limitiamo a proporre un fac simile facilmente personalizzabile. Ad ogni modo questi gli elementi che non possono mancare in una simile richiesta:
- le generalità del richiedente;
- i dati identificativi degli immobili di proprietà;
- gli importi erroneamente versati (saldo/acconto) e relative annualità;
- l'imposta dovuta;
- l'importo chiesto a rimborso;
- le motivazioni alla base della richiesta;
- le modalità preferite di erogazione del rimborso (qualora dovuto).
Riguardo a quest'ultimo punto c'è da precisare che l'importo del rimborso IMU riconosciuto e comunicato dall'ufficio potrà essere liquidato:
- a mezzo compensazione con l'IMU o con altro tributo comunale secondo le forme e gli importi che verranno definiti a conclusione dell'istruttoria del provvedimento di rimborso;
- a mezzo assegno circolare o bonifico bancario solo nel caso in cui il contribuente non sia più soggetto passivo IMU nei confronti del Comune di Torino ovvero non sia possibile liquidare a mezzo compensazione.
In caso di versamento effettuato con codice comune errato, l'importo eccedente potrà, su richiesta del contribuente, essere verrà riversato al comune di competenza.
Allegare alla richiesta le fotocopie dei versamenti eseguiti.
Rimborso IMU coniugi
La Corte Costituzionale con Sentenza n° 209 del 13 Ottobre 2022 ha stabilito che i coniugi che hanno la doppia abitazione non sono tenuti al pagamento dell'IMU se dimostrano di risiedere e di dimorare abitualmente in entrambi gli immobili. In altre parole l'esenzione IMU si applica ad entrambe le case.
Dunque chi ha pagato l'IMU nel periodo che va dal 2017 al 2022 può chiedere al Comune di residenza il rimborso delle somme versate.
In particolare la richiesta di rimborso IMU va presentata al Comune entro 5 anni dalla data di versamento effettuato oppure dalla data del 13 ottobre 2022, in cui la sentenza della Corte è stata depositata.
Si può prendere come spunto uno dei due modelli scaricabili da questa scheda, specificando come causale gli estremi della Sentenza della Corte Costituzionale.
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