Il Curriculum letto dal selezionatore
Guarda il tuo curriculum con gli occhi del selezionatore, elimina i punti di debolezza, esalta quelli di forza e il lavoro sarà tuo.
Il curriculum è l’interfaccia che ti presenta e ti rappresenta di fronte all’azienda nella quale vorresti lavorare. Deve parlare di te, esaltando le tue competenze, senza però essere prolisso o al contrario, troppo generico. Per scrivere o revisionare un curriculum che sia davvero efficace, però, occorre che esso superi il primo scoglio, ossia la lettura da parte del selezionatore dell’azienda che ti interessa o del tuo papabile datore di lavoro. Per fare un lavoro simile non occorre alcuna sfera di cristallo: basta fare attenzione ai dati che ti mostreremo e seguire le indicazioni che troverai nei prossimi paragrafi.
Curriculum: sei secondi per leggerlo e decidere del tuo futuro
Sei secondi: questo è il tempo medio che i selezionatori dedicano alla lettura di un curriculum vitae. Ti sembra riduttivo? Non lo è affatto, basta pensare che nel mondo ad ogni posizione aperta corrispondono 250 candidati. Pensa a quanto tempo impiegherebbe un recruiter a trovare quello che cerca, se si mettesse a leggere per intero tutti i curricula che gli arrivano: decisamente troppo. Ecco perché l’attenzione si focalizza su poche informazioni di grande importanza, come l’istruzione, l’età, l’esperienza e le competenze del candidato, le precedenti esperienze lavorative; tutti criteri che aiutano l’azienda ad ottenere una prima importante scrematura, prima di poter dedicare maggiore attenzione ai singoli profili.
Durante questi sei secondi, il selezionatore va alla ricerca di difetti gravi che possano far subito scartare il curriculum, senza entrare nel merito. Alcuni degli elementi che portano subito a scartare il curriculum sono, ad esempio: un formato confusionario o poco leggibile, errori di ortografia, uso di termini assolutamente da evitare, testo troppo lungo. È quindi fondamentale prestare attenzione ai dettagli per non ricadere nel blocco di curricula che vengono subito scartati nella prima scrematura.
Curriculum: occhio a ciò che scrivi
Se vuoi migliorare il tuo curriculum per riuscire a superare il primo ostacolo, cerca di utilizzare uno schema o un modello estremamente chiaro e leggibile. Meno è discorsivo, più il tuo curriculum acquisirà punti agli occhi di chi lo legge. A questo proposito ti consigliamo di scaricare il fac simile di curriculum formato europeo, di fatto, la grafica maggiormente richiesta ed utilizzata negli ultimi anni. Allo stesso indirizzo potrai reperire anche alcune indicazioni pratiche per compilarlo in maniera ottimale.
In più, per far sì che il tuo curriculum risulti facilmente leggibile, prediligi l’uso di parole chiave che descrivano in maniera concreta le tue competenze. Al contrario, ti sconsigliamo l’uso di queste parole.
Indica chiaramente i tuoi contatti, l’attuale posizione e la precedente esperienza lavorativa, in modo che il selezionatore possa subito capire se le tue recenti esperienze sono attinenti al lavoro offerto. Presta quindi molta attenzione a mettere in evidenza ciò che accomuna i lavori svolti di recente con quello per cui ti stai candidando. Sii onesto, non inventare e non “gonfiare” le tue mansioni e le soft skills: i recruiter hanno abbastanza esperienza nella selezione del personale da essere in grado di intuire in un attimo una forzatura e cestinare il curriculum.
Un altro elemento a cui i datori di lavoro prestano molta attenzione sono i cosiddetti “lavoratori ballerini” ovvero coloro che collezionano brevi esperienze lavorative, passando da un’azienda all’altra nel giro di pochi mesi. Presentarsi con una carriera simile equivale a dire che si è poco responsabili e fedeli al posto di lavoro. Per approfondire questi aspetti ti consigliamo di leggere anche: “Dieci elementi che rendono il curriculum inefficace”.
Superati i primi sei secondi
Una volta che il tuo curriculum ha superato la fase di scrematura iniziale, il selezionatore passa a rileggere con più calma tutte le candidature “superstiti”. In questa fase il curriculum viene letto per intero ed è quindi buona norma contenere la lunghezza entro le 2-3 pagine. In questa seconda lettura tutte le informazioni inserite vengono valutate ed è quindi importante curare la qualità dei contenuti; in questo articolo trovate alcuni consigli su come scrivere un curriculum con tutte le carte in regola.
Ricerche recenti hanno dimostrato l’interesse crescente dei datori di lavoro per le soft skills dei candidati. In pratica, le competenze personali, anche se non attribuibili all’ambito lavorativo, descrivono il carattere degli aspiranti impiegati meglio di quanto possano fare essi stessi a parole; per questo motivo è importante includerle nel curriculum vitae. Attenzione però, anche in questo caso è meglio selezionare quelle che possano far risaltare le tue doti migliori: evita di far sapere al tuo datore che sei un campione a beer-pong, scrivi piuttosto che fai parte di una squadra di basket o di calcio, che sei volontario per il servizio civile o ti dedichi a iniziative sociali (eggi "Soft Skills: cosa sono e come ti aiutano a trovare lavoro").