Come chiedere il risarcimento danni al centro estetico

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 26/10/2016

Tra cere bollenti, trattamenti laser o a luce pulsata, tatuaggi estetici, somministrazioni di creme dal principio attivo potenziato, terapie d’urto, massaggi e ricostruzioni, il centro estetico è un luogo in cui si deve fare molta attenzione al tipo di servizio che si richiede e soprattutto che si riceve. Sarebbe opportuno, per i consumatori, affidarsi alle cure di professionisti esperti nel settore, che operano nel rispetto delle normative vigenti; al contempo è molto importante conoscere a fondo sé stessi nonché documentarsi su macchinari e trattamenti ai quali si intende sottoporsi. In questo articolo ci rivolgiamo ai soggetti che fruiscono, in modo continuativo o una tantum, dei servizi offerti da estetiste e centri estetici, poiché qualora subissero un danno, avrebbero il diritto di chiedere il risarcimento.

Risarcimento danni centro estetico: cosa pretendere dalla struttura

Dal momento in cui si varca la soglia, il centro deve garantire la massima professionalità da parte di tutti gli operatori e non solo del responsabile, in quanto, qualora un cliente dovesse subire un grave disservizio che si traduce in un danno fisico e morale, a pagarne le conseguenze dal punto di vista civile e penale sarebbero l’operatore che ha eseguito il trattamento e il titolare dell’esercizio.

A fronte di un disservizio subito, il cliente può rappresentare la situazione al centro estetico, dichiarando che il danno subito è la diretta conseguenza di una inadempienza professionale. A tal proposito si può chiedere il rimborso dell’importo pagato per il trattamento e, qualora sia possibile, il ripristino delle condizioni fisiche che il cliente aveva prima di ricevere il disservizio.

Far valere i propri diritti è possibile grazie a questo

che va spedito al centro estetico tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Siamo sicuri che la richiesta non passerà inosservata, ma nel caso in cui al reclamo non segua alcuna risposta, oppure ne giunga una nient’affatto soddisfacente, si può scegliere se intraprendere o meno le vie legali.

A questo proposito ti consigliamo di rivolgerti al Giudice di Pace, al fine di risolvere la controversia a costi più bassi ed in tempi più rapidi rispetto al ricorso ordinario.

Risarcimento danni morali: in che modo si determina la responsabilità del centro

Chiaramente, prima di coinvolgere la giustizia, è bene accertarsi che il danno sia totalmente imputabile al centro estetico. A questo proposito si deve provare che:

  • il trattamento o la somministrazione sia stata effettivamente svolta da un operatore del centro estetico;
  • l’esito del servizio acquistato sia stato negativo;
  • sussista una correlazione diretta tra il trattamento acquistato e il danno riportato.

In questi casi è importantissimo conservare la ricevuta di pagamento, in quanto vale come prova del fatto che ci si è recati presso quel centro estetico in quel determinato giorno e si è ricevuto quel preciso trattamento.

Infine, sempre dalla ricevuta si può dedurre anche l’importo esatto che è stato corrisposto all’esercizio e per il quale si chiede il rimborso.

Risarcimento danni e pubblicità ingannevoli

Non è una novità: ciò che conta, in ambito estetico, sono i risultati. A “mostrarli” la maggior parte delle volte sono i cartelloni pubblicitari affissi in prossimità del centro estetico, i depliant offerti dalle estetiste e dalle aziende produttrici dei macchinari che svolgono i trattamenti. Tuttavia, nessuno ti assicura i risultati riportati in fotografia, poiché la reazione ai trattamenti, di qualsiasi tipo, è estremamente personale e varia rispetto ad un’infinità di fattori.

Quando stipuli un contratto con il centro estetico, fondamentalmente, ti affidi al personale, senza avere alcuna prova del risultato, ecco perché è importantissimo saper riconoscere le pratiche commerciali scorrette, soprattutto quelle che riguardano le pubblicità ingannevoli o aggressive.

Ricorda che, in quanto consumatore, puoi far valere i tuoi diritti segnalando tali pratiche all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato tramite questo modulo di denuncia.

Pubblicato il 26/10/2016    4 Commenti
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56637 - Piera R.
06/12/2021
A metà di un trattamento estetico (Hifu) al viso il medico mi dice che non volere più continuare perché, secondo lui non ci sono più le condizioni di fiducia, dato che io, una volta ho manifestato il malcontento non vedendo alcunché miglioramento e dopo una mia richiesta più specifica di conoscenza sul trattamento. Loro vorrebbero risarcire la metà, posso richiedere l'intera somma dato che sono stati loro ad interrompere... grazie

55496 - Ilaria
18/02/2021
Ho comprato un pacchetto di 10 trattamenti di luce pulsata da un’estetista. La prima seduta ok, dopo la seconda (effettuata da una ragazza appena assunta) sono tornata a casa e dopo poco ero piena di lividi rossi. Sono andati via dopo 3 giorni. Ovviamente io non voglio più fare questo trattamento specialmente con la ragazza. È possibile chiedere un rimborso?

54563 - Marilena M.
03/09/2020
Nel mese di giugno sono stata in un centro estetico. La dermatite seborrouca mi ha diradate le sopracciglia e volevo fare il microblading. L'estetista si è presentata come persona qualificata inoltre la conoscevo ma non la vedevo da anni. Ha eseguito il lavoro con pochissima anestesia che poi midusse che aveva perso. Il suo effetto perché aprendo lo perdono. Li tra il dolore, le luci il lavoro mi piacque e pagai in contanti 350 e pagai anticipatamente anche il ritocco. Tornata a casa cominciai a notare Man mano che il. Pigmento schiariva sopracciglia troppo vicine e completamente asimmetriche. La chiamai è mi disse che al ritocco le avrebbe sistemate. Mi fidai tanto che quando feci il ritocco mi taccio' sempre con un anestesia che non funzionava una linea di eyliner infracigliare. Sembrava aver sistemato le sopracciglia e le pagai l'anticipo di e 200 sull'eyliner I restanti 150 li avrei dato al ritocco. Mi convinse a fare il contorno labbra x 350 e lo feci e pagai in contanti un obrobbrio. Non so perché mi fidai così di lei. Aveva i suoi modi e nonostante avessi faticato tanto x riunire i soldi li diedi con fiducia sembravo rincoglionita. Dopo il ritocco le sopracciglia peggiorarono. Non mi riconoscevo più. Andai da lei ma mi disse che il lavoro sulle sopracciglia era finito. Ebbi un collasso e lei e il suo personale mi davano contro dicendo che il lavoro era perfetto. Tornai a casa tremando perché avevo nascosto tt a mio marito e decidi di non pagare e non fare il ritocco eyliner. Contattai una professionista che ieri ha iniziato a farmi il remover. Stamane ho chiamato l'estetista perché vorrei mi rimborsasse i 350 e x le sopracciglia non ha nessuna intenzione. Sono andata di persona: mi hanno lasciato fuori dalla porta. Dalla rabbia ho strappato gli scontrini perché non ha voluto darmi la mia scheda. Gli scontrini emessi da lei ovviamente risulteranno. Non ho i soldi x rivolgermi ad un avvocato. X favore aiutatemi.

53047 - Maddalena
22/07/2019
Un centro dimagrimento mi ha dato la certezza del risultato. A metà dei trattamenti ho fatto presente che non vedevo assolutamente nulla di cui mi era stato promesso. Ed ho deciso di fermarmi. Loro pretendono il pagamento dei trattamenti effettuati. Da premettere che non ho firmato il contratto. Sono tenuta a pagare dato che mi hanno dato la certezza del risultato? Grazie


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