Costo disdetta WindTre: quando contestarle

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 09/10/2023
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Fac simile con cui contestare alla compagnia telefonica l'applicazione di costi di disattivazione WindTre in misura superiore rispetto a quanto previsto nella sezione "Trasparenza Tariffaria" e nelle Condizioni di contratto.

Costi disattivazione WindTre Legge Bersani

La Legge nr. 40 del 2 Aprile 2007, di conversione del Decreto Bersani, aveva previsto rispetto ai cosiddetti "contratti per adesione", la possibilità per il cliente di recedere o di trasferire le utenze presso un altro operatore senza il rispetto di vincoli temporali e senza il pagamento di spese non giustificate.

Stando alla legge, dunque, l'azienda avrebbe potuto addebitare al cliente sono quelle "spese giustificate", ossia strettamente connesse alle operazioni di disattivazione o trasferimento della linea. È questo sostanzialmente il motivo per cui oggi tutti gli operatori telefonici applicano i cosiddetti "costi di disattivazione".

Nel 2018 l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha stabilito attraverso la Delibera n° 487/18/CONS che le spese di recesso non possono comunque eccedere il valore minimo tra il prezzo implicito dell’offerta commerciale ed i costi realmente sostenuti dall’operatore, anche se giustificati. L'argomento è stato trattato in maniera approfondita con l'articolo “Agcom costi disattivazione”.

Costo disdetta WindTre: quali importi

All'indirizzo https://www.windtre.it/trasparenza-tariffaria/ è consultabile la pagina "Trasparenza tariffaria", vale a dire una sezione in cui sono reperibili, rispetto ad ogni singola offerta commerciale, informazioni su: prezzo, costi di attivazione e disattivazione, durata minima del contratto, costi di recesso, caratteristiche del servizio, ecc.

Per quanto riguarda l'utenza FISSA viene specificato che in caso di richiesta disdetta Windtre, sarà addebitato al cliente un importo diverso a seconda che il cliente opti per la cessazione della linea o la migrazione verso altro operatore. Più precisamente:

  • Servizio Voce e Dati ADSL attivi su rete WINDTRE: 44 € (migrazione) / 53 € (cessazione servizio)
  • Servizio Voce e Dati FTTC attivi su rete WINDTRE: 35 € (migrazione) / 46 € (cessazione servizio)
  • Servizio Voce e Dati in Fibra FTTH attivi su rete WINDTRE: 36 € (migrazione) / 69 € (cessazione servizio)
  • Servizio Voce e Dati FWA attivi su rete WINDTRE: 49 € (cessazione servizio)
  • Servizio voce attivo su rete WINDTRE: 44 € (migrazione) / 53 € (cessazione servizio)
  • Servizio dati (ADSL) attivo su rete WINDTRE: 44 € (migrazione) / 53 € (cessazione servizio)

Tutti i costi si intendono IVA inclusa.

Costi disattivazione WindTre: quando NON si applicano

I costi di disattivazione Infostrada non possono essere applicati se il cliente

  • comunica la propria volontà di non accettare le modifiche unilaterali di contratto imposte dalla compagnia;
  • esercita il diritto di ripensamento (entro 14 giorni).

Quali altri costi disdetta Windtre

In caso di recesso anticipato dal contratto, Wind si riserva di addebitare non solo i costi di disattivazione, ma anche gli importi relativi

  • alla restituzione totale o parziale degli sconti sui servizi e sui prodotti;
  • al pagamento delle rate residue nel caso in cui, congiuntamente al servizio principale, siano stati acquistati prodotti e/o servizi in forma rateizzata. A tal proposito Wind Tre fa presente che provvederà ad addebitare al cliente tutte le rate residue in un’unica soluzione, a meno che nella comunicazione di recesso o in caso di passaggio ad altro operatore, il clienti non opti per il mantenimento del piano rateale fino a scadenza. Tale decisione deve essere comunicata per tempo sia in caso di richiesta della portabilità che di cessazione della linea.

Contributo disattivazione Wind: quando reclamare

Se il cliente riscontra addebiti in fattura non giustificati in quanto

  • i costi di disattivazione risultano maggiori rispetto a quelli pubblicati nella sezione "Trasparenza tariffaria" e nella nota informativa allegata al contratto;
  • la restituzione degli sconti è stata calcolata in maniera errata;
  • l'importo relativo alle rate residue non è stato determinato in maniera corretta

può inoltrare una contestazione formale e chiedere lo storno dell'importo non corretto e contestualmente l’invio di una nuova fattura. A tal fine è possibile utilizzare il fac simile disponibile in questa scheda.

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