Modulo donazione organi

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 03/01/2023
Formati
PDF   modulo ASL italiano
PDF   modulo ASL tedesco
DOC   dichiarazione di volontà su foglio bianco
PDF   tesserino blu
PDF   tesserino CNT
Dichiaro di aver preso visione della nota informativa

I moduli con cui il cittadino può formulare la dichiarazione di volontà in merito alla donazione di organi (cuore, polmoni, rene, fegato, pancreas e intestino) e tessuti (pelle, ossa, tendini, cartilagine, cornee, valvole cardiache e vasi sanguigni) dopo la propria morte.

Donazione organi e tessuti: qualche dato

Decidere di donare i propri organi e tessuti dopo la morte è un gesto di grande generosità. Così facendo si dona ad uno o più pazienti, in molti casi in fin di vita, la possibilità di guarire e riprendere una vita normale.

In Italia la donazione è regolamentata dalla Legge n.91 del 1 aprile 1999 e dal decreto ministeriale dell'8 aprile 2000, aggiornato con il Decreto ministeriale dell'11 aprile 2008. Secondo il Report 2022 della Rete Nazionale Trapianti, è complessivamente cresciuto il numero delle donazioni: in particolare i donatori utilizzati a scopo di trapianto sono stati 1.387 rispetto ai 1.235 del 2020, e ai 1.379 del 2019. Sempre nel 2021 i trapianti eseguiti da donatore deceduto sono stati 3.417 rispetto ai 3.133 del 2020 (+9%); quelli da donatore vivente sono stati 377, contro i 304 dell’anno precedente (+24%). Insomma dati decisamente incoraggianti, comparabili a quelli riscontrati negli anni antecedenti la pandemia.

Nel 2021 più della metà dei pazienti trapiantati (53%) aveva un’età compresa tra 41 e 60 anni, seguiti dalla fascia 61-75 anni (26%). Si conferma, inoltre, la prevalenza del genere maschile in tutte le tipologie di donatori. Infine nel 2021 si registra una diminuzione su scala nazionale dei pazienti in attesa di un organo (-2,69%).

Dichiarazione donazione organi: come farla

Attualmente la legge stabilisce il principio del consenso o dissenso esplicito. Questo significa che a tutti i cittadini maggiorenni viene data la possibilità (non l'obbligo) di dichiarare validamente la propria volontà di donare o meno, in caso di morte, i propri organi e tessuti, purché sani.

In particolare la donazione di organi e tessuti dopo la morte può essere dichiarata attraverso una delle seguenti modalità:

  • presso gli uffici anagrafe dei Comuni al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità. In questo caso l'operatore dell'Ufficio anagrafe chiederà al cittadino di scegliere tra 3 opzioni: (1) acconsento alla donazione di organi e tessuti, (2) sono contrario alla donazione di organi e tessuti (3) non mi esprimo;
  • compilando il modulo adesione AIDO - Associazione Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule;
  • firmando il modulo donazione organi presso la propria Azienda Sanitaria Locale (ASL) di riferimento;
  • compilando il tesserino del CNT o il tesserino blu del Ministero della Salute, oppure una delle donor card distribuite dalle associazioni di settore. In tal caso è necessario che la tessera sia conservata tra i propri documenti personali;
  • compilando una dichiarazione su un comune foglio bianco e apponendo data e firma. Il documento va custodito tra i propri documenti personali.

La dichiarazione resa al Comune, alla ASL e all'AIDO viene registrata nel Sistema Informativo Trapianti (https://trapianti.sanita.it/statistiche), una banca dati consultabile dai medici in caso di necessità.

Ciascun cittadino può registrare più volte la propria dichiarazione donazione organi e varrà sempre l'ultima in termini di tempo. Chiaramente il cittadino può in ogni momento cambiare idea e revocare la propria scelta. Questo il  

In mancanza di una esplicita dichiarazione espressa in vita, i familiari (coniuge non separato o convivente more uxorio o figli maggiorenni o genitori) possono presentare opposizione scritta al prelievo durante il periodo di accertamento di morte.

Per i minori sono sempre i genitori a decidere. Se uno dei due è contrario, il prelievo non può essere effettuato.

A tutela del donatore si ricorda che il trapianto avviene solo quando sia stata accertata e documentata la cessazione irreversibile di tutte le funzioni del cervello e contemporaneamente la presenza di:

  • stato di incoscienza;
  • assenza di riflessi del tronco;
  • assenza di respiro spontaneo;
  • silenzio elettrico cerebrale.

In presenza di una lesione celebrale l’accertamento e la certificazione di morte sono effettuati da  un collegio di tre medici (medico legale, anestesista rianimatore, neurofisiopatologo) diversi dal medico curante del reparto e indipendenti dall’équipe che effettuerà il prelievo e il trapianto. Il periodo di osservazione è di almeno 6 ore.

In caso di arresto cardiaco, invece, è necessario che l'elettrocardiogramma sia "piatto" per almeno 20 minuti continuativi.

Foto
Flickr
Documenti correlati
 
Utilità