Differenza tra lavoro autonomo occasionale e prestazione occasionale
La differenza tra prestazione occasionale e lavoro autonomo occasionale è netta: entrambe sono attività non continuative e non abituali, tuttavia mentre il lavoro autonomo occasionale è esercitato senza alcun vincolo di subordinazione o di coordinamento, la prestazione occasionale viene svolta sotto la direzione di un committente.
Differenza tra lavoro autonomo occasionale e prestazione occasionale
Come accennato in premessa il principale elemento distintivo tra le due forme di lavoro esercitate occasionalmente è la subordinazione.
LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE
Stando alla definizione fornita dall'art. 2222 del Codice Civile (rientra nel contratto d’opera), si può parlare di lavoro autonomo occasionale quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente.
Questi, dunque, gli elementi che caratterizzano il lavoro autonomo occasionale:
- la prestazione non è continua e duratura;
- non c'è l'inserimento nell’organizzazione dell’azienda per la quale si svolge il lavoro;
- è assente il vincolo di coordinamento e subordinazione con il committente.
Tra committente e lavoratore autonomo occasionale (che non necessariamente deve avere la partita IVA) viene stipulato un contratto d'opera, per la validità del quale non è richiesta la forma scritta.
Ad ogni modo dal nostro portale si possono scaricare alcuni
applicabili a qualsiasi tipologia di attività lavorativa.
Il reddito da lavoro autonomo occasionale è inquadrato fiscalmente tra i “redditi diversi”. Per la prestazione svolta il lavoratore emette una ricevuta in cui l'importo è soggetto ad una ritenuta d’acconto pari al 20%. Chiaramente se il committente è un privato cittadino la ritenuta d’acconto non dovrà essere esposta nella notula / ricevuta dal momento che il privato non può essere considerato un sostituto d’imposta.
In caso di importi superiori a 77,47 euro, si applica una marca da bollo da 2 euro. Ecco alcuni fac simile di
Il committente può agire come sostituto di imposta, versando per conto del lavoratore autonomo la ritenuta e rilasciando, l’anno fiscale successivo, la Certificazione Unica.
Per quanto riguarda la contribuzione previdenziale, è prevista l'esenzione per compensi percepiti nell'anno fino a 5.000 euro. Per i compensi che eccedono tale importo è prevista l'applicazione di una contribuzione pari al 33,72% (24% se pensionato o iscritto ad altre forme di previdenza obbligatorie), di cui 2/3 a carico del committente e 1/3 a carico del lavoratore. Il contributo previdenziale a carico del lavoratore deve essere esposto sulla ricevuta di pagamento. In questo caso il lavoratore è tenuto ad iscriversi alla Gestione separata.
Per concludere ricordiamo che dal 2022 al fine di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso, i committenti sono tenuti ad inoltrare una
PRESTAZIONE OCCASIONALE
La prestazione occasionale si distingue dall'attività autonoma occasionale perché l'attività viene svolta alle dipendenze di un committente. E' il Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni in Legge 21 giugno 2017, n. 96, a disciplinare le prestazioni occasionali (art. 54 bis).
Possono utilizzare prestazioni di lavoro occasionali:
- le persone fisiche, non nell’esercizio dell’attività professionale o d’impresa. In questo caso è l'utilizzo avviene tramite il Libretto Famiglia;
- le aziende, i professionisti e più in generale i lavoratori autonomi. In questo caso l'acquisizione delle prestazioni mediante il contratto di prestazione occasionale (PrestO). Quest'ultimo non è ammesso per gli utilizzatori che abbiano alle proprie dipendenze più di cinque lavoratori a tempo indeterminato. E’ inoltre vietato ricorrere alle prestazioni occasionali per le imprese dell'edilizia e dei settori affini, per le imprese esercenti l'attività di escavazione o lavorazioni di materiale lapideo e per le imprese del settore delle miniere, cave e torbiere e nell'ambito dell'esecuzione di appalti di opere o servizi.
In tutti i casi è comunque fatto divieto di acquisire prestazioni di lavoro occasionali da soggetti con i quali l'utilizzatore abbia in corso o abbia cessato da meno di 6 mesi un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa.
L’obbligo di invio della comunicazione lavoro autonomo occasionale, non si applica ai rapporti regolati con il libretto di famiglia.