Fac simile esenzione tassa rifiuti: PDF

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 20/08/2019
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Descrizione

Fac simile con cui il contribuente può chiedere all'Amministrazione locale di essere esentato dal pagamento della Tari, un tributo a carico dei cittadini per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Presupposto di applicazione della Tari

Presupposto per l’applicazione del tributo è il possesso, l’occupazione o la detenzione, a qualsiasi titolo e anche di fatto, di locali o di aree scoperte a qualunque uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati, dunque indipendentemente dal fatto che poi tali rifiuti si producano o meno.

La presenza di arredo oppure l’attivazione anche di una sola utenza elettrica, idrica, gas, telefonica, informatica costituiscono una presunzione dell’occupazione o conduzione dell’immobile e della conseguente attitudine alla produzione di rifiuti.

La mancata utilizzazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati o l’interruzione temporanea dello stesso non comportano esonero o riduzione del tributo.

Esenzione tassa rifiuti: quando può essere richiesta

Possiamo dire in linea generale che non sono soggetti al tributo i locali e le aree che non possono produrre rifiuti o che non comportano la produzione di rifiuti in misura apprezzabile per la loro natura o per il particolare uso cui sono stabilmente destinati, come a titolo esemplificativo:

  • le aree condominiali;
  • le aree scoperte pertinenziali o accessorie (giardini, posti auto, tettoie, balconi, terrazze, ecc.);
  • i locali privi di tutte le utenze e in oggettive condizioni di non utilizzo (assenza di arredi);
  • le superfici normalmente destinate al solo esercizio di attività sportiva;
  • le unità immobiliari per le quali sono stati rilasciati, anche in forma tacita, atti abilitativi per restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, limitatamente al periodo dalla data di inizio dei lavori fino alla data di inizio dell’occupazione;
  • le aree adibite in via esclusiva al transito o alla sosta gratuita dei veicoli;
  • ecc.

Tutte queste circostanze devono essere indicate nella dichiarazione originaria o di variazione ed essere riscontrabili in base ad elementi oggettivi direttamente rilevabili o da idonea documentazione quale, ad esempio, la dichiarazione di inagibilità o di inabitabilità emessa dagli organi competenti, ecc.

Esenzione Tari per reddito

Il Comune ha la possibilità di disciplinare con un proprio regolamento non solo gli oggetti ma anche le categorie imponibili e quindi di indicare le fattispecie escluse dal tributo.

Così un comune può stabilire, ad esempio, che 

  • i pensionati di una certa età e reddito, 
  • gli invalidi civili con invalidità non inferiore al 74% e
  • i contribuenti che abbiano nel proprio nucleo familiare un portatore di handicap con riduzione del 100% della capacità lavorativa

possano godere dell'esenzione Tari al 100% se il valore ISEE del nucleo familiare è compreso in un certo intervallo (ad es. 0 € - 6.500 €).

E' chiaro che in questi casi alla domanda occorre allegare, oltre all'Isee, una copia delle certificazioni attestanti il possesso dei requisiti (invalidità civile o handicap). 

Il consiglio, pertanto, è quello di procurarsi una copia del regolamento Tari del proprio comune e verificare se sussiste la possibilità di beneficiare di eventuali esenzioni tassa rifiuti. In genere il regolamento è disponibile sul portale web dell’Amministrazione, ma se si fa fatica a trovarlo ci si può rivolgere direttamente agli uffici comunali.

Lo stesso occorre fare se si vuol conoscere in quali casi si ha diritto alla riduzione Tari.

Esenzione Tari: quando presentare domanda

Ricordiamo innanzitutto che ogni amministrazione potrebbe ever predisposto un proprio modello per la richiesta di esenzione. 

Inoltre va sottolineato che l'istanza di esenzione Tari deve essere presentata entro una determinata data, anche questa stabilita in maniera autonoma dal comune.

Per tutti questi motivi il consiglio è di procedere con una verifica preventiva sul sito ufficiale dell'amministrazione.

Il diritto all'esenzione decorre dall’anno successivo a quello della richiesta.

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