Iscrizioni scolastiche 2024/25: scadenze e procedure

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 19/01/2024
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PDF   Nota iscrizioni anno scolastico 2024-2025 (Ministero Istruzione)
PDF   Guida operativa iscrizioni online 2024/25
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PDF   Istituti tecnici
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Il periodo entro cui le famiglie devono provvedere alle iscrizioni anno scolastico 2024/25 dei propri figli va dal 18 Gennaio al 10 Febbraio 2024. Da questa è possibile scaricare una nota del Ministero dell'Istruzione, una Guida all'iscrizione online e la lista dei licei e degli istituti tecnici e professionali.

Iscrizioni scuola 2024/2025: si fanno online

Si tratta di un momento particolarmente importante per ragazze, ragazzi e famiglie, dato che la scelta dell’indirizzo e dell'istituto scolastico, determinano una serie di cambiamenti per la formazione e la socializzazione della nuova generazione.

Cominciamo col dire che le iscrizioni on line sono obbligatorie per tutte le classi prime delle scuole statali primarie e secondarie di I e II grado, degli Istituti professionali e dei centri di formazione professionale accreditati dalle Regioni e delle scuole paritarie cha hanno aderito al servizio.

Resta esclusa la scuola dell’infanzia, per la quale resta valida la presentazione del modulo cartaceo presso l’istituto stesso. Ricordiamo che possono iscriversi alla scuola dell’infanzia i bambini che compiono tre anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento.

Scendiamo ora nei particolari e andiamo a vedere come si effettuano le iscrizioni anno scolastico 2024/25. La prima cosa su cui vogliamo soffermarci sono le scadenze. I genitori degli alunni possono eseguire la registrazione sul portale

  • unica.istruzione.gov.it

nuovo unico punto di accesso ai servizi digitali legati al mondo della scuola, a partire dal 18 Gennaio 2024 e fino alle ore 20:00 del giorno 10 Febbraio 2024.

Per effettuare la registrazione occorre preventivamente registrarsi al portale, oppure essere in possesso 

  • delle credenziali SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale;
  • della CIE (Carta di identità elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi);
  • delle credenziali eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature)

Ricordiamo che l'iscrizione deve essere effettuata dal genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale. 

Cerca la tua scuola

Prima di iniziare la procedura di iscrizione, è possibile cliccare sulla voce “Scuola in Chiaro” ed essere reindirizzati sul sito http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/ nel quale sarà possibile ottenere informazioni aggiuntive sull’istituto che accoglierà il proprio figlio a partire dal mese di settembre 2024.

In questo modo alle famiglie si dà la possibilità di saperne di più ed effettuare, così, una scelta più consapevole. Si può fare una "ricerca rapida" (basta inserire il nome dell'istituto o il tipo di percorso "liceo scientifico Pescara), una "ricerca per posizione" oppure una "ricerca avanzata".

Dai risultati della ricerca è possibile anche conoscere il codice della scuola o del Centro di Formazione Professionale (CFP) prescelto, indispensabile per la compilazione della domanda di iscrizione. Il codice è composto da dieci caratteri di cui i primi due indicano la provincia della scuola/CFP. Magari prima di proseguire sarebbe opportuno verificare che le informazioni identificative della scuola/CFP (codice e denominazione) corrispondano a quelle volute.

Iscrizioni anno scolastico 2024/25 scuola infanzia

In questo caso l'iscrizione presuppone la compilazione di un modulo cartaceo. A tal proposito si fa presente che il Miur ha reso disponibile il

Possono essere iscritti alla scuola dell’infanzia i bambini e le bambine che abbiano compiuto o compiano, entro il 31 dicembre 2024, il terzo anno di età. Possono altresì essere iscritti i bambini e le bambine che compiono i tre anni di età dopo il 31 dicembre 2024 e, comunque, entro il 30 aprile 2025.

Scelta su insegnamento religione cattolica

La scelta può essere esercitata dallo studente della scuola secondaria di secondo grado oppure dai genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale/tutore/affidatario, per gli allievi delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di I grado (se minorenni). Questo il

Come effettuare l'iscrizione online

Dopo aver acquisito le informazioni basilari sulle iscrizioni anno scolastico 2024/25, andiamo ad illustrare come redigere formalmente la richiesta.

Dalla pagina unica.istruzione.gov.it fare clic su "procedi all'iscrizione", quindi effettuare l'autenticazione, accettare "termini e condizioni" e "privacy" e procedere con la compilazione del form online. Verrà richiesto in particolare l'inserimento delle informazioni relative ai

  • dati dell'alunno (dati anagrafici e di residenza);
  • dati della famiglia (telefono, email, residenza e domicilio, dati del genitore o persona che esercita la la responsabilità genitoriale, scelta dell’insegnamento della religione cattolica e dati relativi a eventuali disabilità);
  • dati sulla scuola (occorre indicare in particolare il codice identificativo della scuola o del centro di formazione professionale - CFP).

A questo punto è possibile inoltrare la domanda, ma solo dopo aver verificato la correttezza dei dati inseriti. Già perché una volta trasmessa, la domanda non può più essere modificata. Tuttavia se ci si accorge di aver riportato alcune informazioni non corrette o se si cambia idea rispetto all’istituto o all’indirizzo scelto (leggi in proposito il paragrafo successivo), si può sempre rimediare contattando la scuola destinataria.

Una volta inoltrata la domanda, il sistema provvede automaticamente a rilasciare una ricevuta di "Conferma invio". Tale conferma viene trasmessa anche via posta elettronica all'indirizzo indicato durante la registrazione. Nell'oggetto della mail sarà indicato "Iscrizioni online - Ricevuta di presentazione della domanda".

Si consiglia di archiviare con cura questa comunicazione e di stamparne una copia per i contatti successivi con la Scuola.

A questo punto la scuola prende in carico la domanda e decide se confermare la richiesta di iscrizione (in questo caso il genitore troverà sul sistema un segno di spunta all'interno di un cerchio con sfondo verde, in corrispondenza della voce "stato della domanda") oppure, in caso di indisponibilità di posti, se indirizzare il genitore ad altra scuola, scelta come soluzione alternativa: in questo caso il genitore troverà come simbolo una clessidra all'interno di un cerchio con sfondo azzurro, ad indicare lo smistamento della domanda ad un diverso istituto.

Il genitore può trovare, alla voce "stato della domanda", anche un cerchio rosso con una freccia: si tratta di un simbolo che sta ad indicare che la domanda inoltrata è stata restituita dalla scuola o dal CFP alla famiglia allo scopo di essere integrata di talune informazioni mancanti. In quest'ultimo caso la domanda, una volta completata, dovrà essere nuovamente inviata.

Tutte queste informazioni possono essere visualizzate dal genitore consultando la sezione “Gestione iscrizioni” > “Le tue domande di iscrizione”.

Tasse e contributi scolastici da versare

Vediamo innanzitutto di far chiarezza sulla distinzione tra tasse e contributi scolastici.

Le tasse scolastiche sono obbligatorie, ma solo negli ultimi 2 anni delle scuole secondarie di secondo grado, ovvero dopo il compimento del sedicesimo anno di età dello studente.

Queste le tasse scolastiche, con i relativi importi, da pagare ai sensi dell'art. 4 del D.P.C.M. 18 maggio 1990:

  • tassa di iscrizione (€ 6,04);
  • tassa di frequenza (€ 15,13);
  • tassa per esami di idoneità, integrativi, di licenza, di maturità e di abilitazione (€ 12,09);
  • tassa di rilascio dei relativi diplomi (€ 15,13).

Il Ministero dell'Istruzione ha previsto l'esonero dal pagamento delle tasse scolastiche per reddito, per merito e per appartenenza a categorie speciali di beneficiari. Coloro che pur avendo diritto all'esenzione, eseguono comunque il versamento, possono richiedere il rimborso delle tasse scolastiche.

Cosa diversa sono i contributi scolastici. A tal riguardo va detto che alle famiglie non può essere imposto il pagamento di contributi di qualsiasi genere o natura per l'espletamento delle attività curriculari e di quelle connesse all'assolvimento dell'obbligo scolastico (fotocopie, materiale didattico o altro).

Alle famiglie può essere richiesto unicamente il pagamento di contributi per le spese sostenute per loro conto, ad esempio per l'assicurazione individuale degli studenti per RC e infortuni, per il libretto delle assenze, per le gite scolastiche e via discorrendo.

Chiaramente nulla vieta alle famiglie di corrispondere in favore della scuola contributi volontari finalizzati al miglioramento e all'ampliamento dell'offerta formativa degli alunni. 

In definitiva è da considerarsi illegittimo, e si configura come una violazione del dovere d'ufficio, subordinare l'iscrizione degli alunni al preventivo versamento del contributo.

Iscrizione scuola 2024/2025: cosa fare se si cambia idea

Capita spesso che durante il corso della terza media (per esempio) venga effettuata l’iscrizione per un istituto superiore, per poi accorgersi, a distanza di parecchi mesi, di aver fatto la scelta sbagliata. Cosa fare in questi casi? È possibile mandare tutto all’aria per iscriversi in un altro istituto e frequentare un altro corso di studi? La risposta è SÌ.

Gli studenti hanno il diritto di scegliere il percorso di studi più consono alle loro possibilità e alle loro preferenze, dunque si può cambiare idea in qualsiasi momento. Cosa bisogna fare? È presto detto. Se i genitori volessero modificare l’iscrizione a scuola del figlio dovrebbero presentare 2 richieste formali: una al Dirigente Scolastico della scuola scelta originariamente e una al Dirigente Scolastico della scuola che il proprio figlio intende frequentare.

Qualora, invece, si volesse cambiare Istituto ma non corso di studi, si dovrebbe presentare una richiesta di trasferimento specificando i motivi che lo giustificano, come ad esempio il trasferimento in un’altra città e così via.

Le novità introdotte negli ultimi anni

Quali sono le novità introdotte dal Ministero negli ultimi anni? Innanzitutto è stata introdotta l’istruzione parentale, che permette ai genitori di insegnare personalmente ai propri figli, purché dimostrino di esserne in grado. Questi, nello specifico, dovranno dimostrare di avere le competenze e i mezzi tecnici per provvedere all’istruzione del figlio, il quale ogni anno dovrà sostenere l’esame di idoneità per l’ammissione alla classe successiva in qualità di candidato esterno. I genitori dello studente, inoltre, sono tenuti a presentare annualmente la comunicazione preventiva al dirigente scolastico del territorio di residenza.

Il Miur ha anche stabilito che chi frequenta una scuola né statale né privata paritaria dovrà sostenere un esame di idoneità alla fine della quinta elementare, oltre all’esame di terza media e quello di maturità.

Un'altra novità riguarda l'introduzione di 100 percorsi sperimentali che interessano licei e istituti tecnici di tutta Italia. La particolarità di questi corsi è che durano 4 anni. La legge prevede l’attivazione di una sola classe prima per ciascun indirizzo scolastico, statale o paritario, purché i progetti di sperimentazione vengano approvati dal Ministero.

C’è poi un’ulteriore questione che aspettava una regolamentazione da diversi anni e riguarda la responsabilità degli insegnanti sugli alunni, una volta concluso l’orario scolastico. Cosa cambia, in parole povere? In pratica i ragazzi di età inferiore ai 14 anni potranno uscire da scuola e prendere i mezzi pubblici per tornare a casa in piena autonomia. Gli insegnanti saranno esonerati da qualsiasi responsabilità, a patto che i genitori presentino o inviino all’Istituto una liberatoria. Su Moduli.it puoi scaricare un

Iscrizioni a scuola e vaccinazioni: le regole

Prima di concludere la trattazione di questo argomento ci sembra opportuno informarti sulla questione inerente le vaccinazioni obbligatorie, a cui gli alunni devono sottoporsi prima di cominciare la scuola. Già perché subito dopo aver provveduto ad effettuare l'iscrizione, il genitore deve adoperarsi per mettere in regola il proprio figlio con gli obblighi vaccinali.

Se fino a qualche tempo fa spettava ai genitori consegnare a scuola il certificato di vaccinazione emesso dalla Asl o una specifica autocertificazione che ne accertasse l’effettiva prenotazione, ora non è più così.

In pratica accade questo. I dirigenti scolastici devono trasmettere alle ASL l'elenco degli iscritti fino a 16 anni per l'anno scolastico 2024-2025. Le Asl faranno tutti i riscontri del caso ed entro il mese di Giugno (salvo proroghe) inoltreranno agli istituti le liste dei ragazzi che

  • non sono in regola con gli obblighi vaccinali
  • non sono stati esonerati
  • non hanno presentato formale domanda per essere vaccinati.

A questo punto nei dieci giorni successivi all’acquisizione degli elenchi, i dirigenti scolastici dovranno invitare i genitori, i tutori o i soggetti affidatari a mettersi in regola, vaccinando i propri figli e quindi presentando la documentazione che attesti la vaccinazione oppure l’esonero, l’omissione o la semplice prenotazione. 

Quindi le scuole provvederanno a raccogliere questa documentazione e a trasmetterla alle ASL competenti. Chi non sarà in regola incorrerà in sanzioni. Per le scuole dell'infanzia la mancata vaccinazione comporta la decadenza dell'iscrizione. Ciò non accade per coloro che frequentano altri gradi di istruzione.

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