Lettera a mio padre che non c'è più: Word, Pdf

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 06/03/2024
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Alcuni esempi di lettera da dedicare al padre morto per manifestare il profondo dolore associato alla sensazione di solitudine, per ricordare i suoi preziosi insegnamenti e per ringraziarlo del sostegno e dell'amore incondizionato mostrati negli anni.

Lettera a mio padre morto: perché scriverla

Non è semplice superare la morte di un padre. Non conta che abbia o meno una certa età, che sia o meno malato e sofferente. Quando muore un padre si perde una parte della propria identità, svanisce improvvisamente una relazione con una persona speciale.

Si vive una condizione caratterizzata da emozioni profonde e complesse, da sentimenti quali tristezza, rabbia, colpa o senso di vuoto, uno stato che ha bisogno dei suoi tempi per essere metabolizzato e superato.

Allora scrivere una lettera ad un padre che non c'è più può essere un modo per mantenere vivo l'amore che provavamo e che proviamo nei suoi confronti, per esternare i propri sentimenti, per ricordare i bei momenti trascorsi insieme, per esprimere gratitudine e apprezzamento verso una figura così importante per la propria vita, per rimarcare con forza quanto sentiamo la sua mancanza.

Sono sentimenti di amore, riconoscenza e gratitudine così profondi ed intensi, che non possono essere scalfiti neppure dall'eventualità di ereditare dei debiti contratti dal padre in vita. Tra l'altro in situazioni del genere è bene sapere che c'è sempre la possibilità di non pagare i debiti del padre

Ecco comunque cosa fare in caso di decesso genitore.

Sentimenti simili si possono provare anche in occasione della morte dei propri nonni. Ecco alcuni modelli di 

Lettera a mio padre che non c'è più

Esempio 1

Caro papà,

ti scrivo questa lettera perché sento il bisogno di condividere con te i miei pensieri e i miei sentimenti. 

Con la tua perdita provo un senso di angoscia e di solitudine, generato da un vuoto e da un dolore insostenibili. Mi manca la tua presenza, il suono della tua voce, il calore dei tuoi abbracci. Mi mancano le nostre chiacchierate, i tuoi consigli e la tua risata contagiosa.

Ma nonostante tutto, cerco di celebrare la tua vita e di trovare conforto nei tanti ricordi, sorrisi ed avventure che abbiamo condiviso negli anni.

Il tuo costante sostegno, la tua dedizione instancabile e il tuo amore incondizionato hanno lasciato un'impronta indelebile nella mia vita. Sei stato un punto di riferimento, un mentore e un amico fidato. 

Sei stato un modello di integrità, gentilezza e generosità e se sono diventato la persona che sono oggi, è solo grazie a te. Cercherò di onorare la tua eredità vivendo una vita che rifletta i valori che mi hai trasmesso.

Ti amo, papà, più di quanto le parole possano esprimere. Anche se sei lontano da me, il tuo amore e il tuo sostegno mi accompagnano ovunque vada. Resti per sempre nel mio cuore, e ti porterò con me per tutta la vita.

Con tutto il mio amore.

Esempio 1

Anche se rientra nel normale ordine delle cose che un genitore muoia prima di noi, quando lo perdi da adulto - anche dopo una lunga malattia - rimani sorpreso, spiazzato dal dolore che ti strazia l’anima, che ti fa a pezzettini, che ti contorce le viscere talmente tanto forte che vorresti urlare.

Con la morte del padre perdi parte della tua storia, delle tue radici. Perdi un legame affettivo imprescindibile.

Sembra quasi di sentirsi soli al mondo. Anche se hai …. anni, con un lavoro, una tua famiglia e una tua vita propria. Anche se hai una madre, un fratello/sorella, una moglie e un/una figlio/a amorevoli e un esercito di parenti e di amici che si stringono a te con un affetto e un calore commovente. 

Perdere un genitore è come sentirsi franare un pezzo di terra sotto i piedi. Così quel pezzo di terra a cui a volte neppure davi così peso oggi non c’è più.

Se potessi scrivere una storia su mio padre non potrebbe che essere una storia grandiosa.

Mio padre è del 19…., dunque uno di quelli che è sopravvissuto alla grande guerra, subendo la violenza e il dolore di quel periodo, soffrendo una fame atroce e indossando lo stesso abito per settimane senza potersi cambiare o lavare.

Mio padre è una persona di umili origini che, grazie all'impegno, alla passione, alla dedizione e al sacrificio, è riuscito a creare dal nulla la propria posizione economica e il proprio status sociale. Un self-made man come si direbbe oggi. 

Mio padre era un uomo semplice, un uomo che si è fermato alle elementari, ma che è stato in grado di trasmetterci dei valori che ci accompagneranno per tutta la vita: la famiglia, l'onestà, la responsabilità, il rispetto, la fedeltà.

Sono valori che abbiamo appreso attraverso l’esempio che lui ci ha dato ogni giorno e molto meno da quello che ci ha detto di fare o di non fare.

Un uomo che è stato in grado di trasmetterci un insegnamento anche nel suo modo di affrontare la malattia, sempre con il sorriso sulle labbra, sempre pronto a raccogliere la battuta. Se ne è andato da vincitore, è sceso dal palcoscenico della vita con dignità e consapevolezza di vivere fino a quando le forze non l'avrebbero abbandonato. A nostra madre (o “all’amore mio” come diceva lui) aveva detto con sensibilità e dolcezza che sarebbe voluto stare ancora un po’ con noi, ma che purtroppo era arrivato il suo momento. E fino all’ultimo e ripetutamente le “ha chiesto scusa” per il disagio che le stava procurando.

Insomma mio padre rappresentare senz’altro un modello a cui può ispirarsi colui che assurge a ruolo di padre.

Perdere un padre fa male perché sai di non avergli detto tutto; di non aver avuto quel tempo necessario per fargli capire che il 99% di quello che tu oggi sei è merito suo; di non averlo stretto forte a te e di non avergli detto e ripetuto fino all'ossessione quanto bene gli volevi.

Papà, non mi resta che ringraziarti per il viaggio unico e meraviglioso che abbiamo fatto insieme e che ci farà tornare il sorriso o forse una lacrima ……

ogni volta che ci volteremo in casa ad ammirare i tuoi tanti capolavori

ogni volta che ti immaginerò pedalare con la tua bici

ogni volta che vedrò giocare la tua squadre del cuore

ogni volta che con il tuo modo di dire o di fare ci hai strappato un sorriso

ogni volta che tra i numeri preferiti del mio cellulare guarderò la voce “Papà”

ogni volta che ….

Voglio salutarti con una frase di Dostoevskij mio caro papà

“Colui che genera un figlio non è ancora un padre, un padre è colui che genera un figlio e se ne rende degno”

Ecco papà voglio dirti che tu per noi sei stato più di una persona degna e ti ringrazio per tutto quello che ci hai donato. Ciao papà, ci mancherai sempre!

Con AMORE ETERNO!

Foto
Pixabay
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