Modulo cancellazione Centrale Rischi Banca d'Italia

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 11/06/2024
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Lettera con cui il cliente formalizza alla banca o alla società finanziaria una contestazione un'errata o abusiva segnalazione alla Centrale Rischi della Banca d'Italia. Il modulo cancellazione Centrale Rischi Banca d'Italia è disponibile in due versioni, entrambe in formato editabile.

La funzione della Centrale Rischi

La Centrale Rischi della Banca d'Italia è un archivio che memorizza al proprio interno dati e informazioni di persone fisiche e giuridiche che hanno in corso prestiti, mutui, operazioni di credito al consumo o cessioni del quinto con banche, società finanziarie o società di assicurazioni (se erogano crediti).

Lo scopo è quello di fornire agli stessi intermediari finanziari informazioni utili per valutare l'affidabilità creditizia della clientela prima di decidere se concedere o meno un affidamento ed eventualmente a quali condizioni.

E' importante sottolineare che la Centrale Rischi non è una “black list”, ossia non è un archivio in cui sono contenuti unicamente dati e informazioni su cattivi pagatori.

L'archivio è alimentato mensilmente dagli stessi intermediari finanziari. Tra i vari dati, buoni e cattivi, che gli istituti comunicano alla Banca d'Italia ci sono:

  • i crediti che sono passati a sofferenza, ossia quei crediti per i quali l’intermediario, valutando la situazione patrimoniale e finanziaria del cliente, ritiene che difficilmente sarà in grado di riscuoterli;
  • la regolarizzazione di certi ritardi nei pagamenti;
  • il rientro degli sconfinamenti che durano da più di 90 giorni.

Le segnalazioni riguardano l’intera posizione del cliente se essa è pari o superiore a 30.000 euro

Oltre agli intermediari finanziari e alle Autorità giudiziarie e di vigilanza, tutte le persone fisiche e giuridiche possono consultare e verificare i dati che li riguardano personalmente: basta effettuare una richiesta Centrale Rischi.

La responsabilità degli intermediari finanziari

E' del tutto evidente che l'attività di segnalazione svolta dagli intermediari assume non solo una grande importanza, ma per gli effetti pregiudizievoli che ne conseguono anche una particolare delicatezza. Chi, infatti, dovesse essere iscritto in Centrale Rischi con note negative, sarebbe immediatamente etichettato come "cattivo pagatore", con la conseguenza che gli sarebbero revocati eventuali fidi, carte di credito, ecc.

E' fondamentale, pertanto, che banche e società finanziarie si assumano la responsabilità della correttezza delle segnalazioni trasmesse alla Centrale dei rischi. 

Così la segnalazione "a sofferenza" non dovrebbe essere un'automatica e diretta conseguenza di un semplice ritardo nel pagamento della rata di prestito, ma scaturire solo dopo un'attenta e meticolosa analisi da parte dell'intermediario sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del cliente.

Gli stessi intermediari, inoltre, dovrebbero inviare per iscritto al cliente una comunicazione di preavviso circa l'imminente segnalazione "a sofferenza" o cancellarla immediatamente nel caso in cui il credito venga rimborsato, ceduto a terzi, ecc.

Cosa fare in caso di errate segnalazioni alla Centrale Rischi

In caso di errata o abusiva segnalazione in Centrale dei Rischi, il diretto interessato può tutelare la propria immagine e i propri interessi, agendo direttamente nei confronti dell'intermediario che ha effettuato la segnalazione.

E' opportuno ribadire, infatti, che la Banca d'Italia per situazione del genere non assume alcuna responsabilità e non può neppure effettuare di propria iniziativa variazioni alle segnalazioni ricevute.

Cosa fare esattamente? Come prima cosa è opportuno recarsi presso la sede/filiale dell'istituto e capire se si è trattato di un banale errore per il quale l'intermediario si dichiara disponibile ad apportare un immediato correttivo.

Se la situazione appare controversa o se l'istituto non si mostra comprensivo e disponibile ad ascoltare le ragioni del cliente e a correggere la posizione, consigliamo di agire per iscritto. In questo caso il modulo cancellazione Centrale Rischi Banca d'Italia andrebbe recapito tramite raccomandata a.r. o PEC.

Questo è un elemento essenziale nel caso in cui, non trovando soluzione, il cliente voglia portare la controversia all'attenzione dell'Arbitro Bancario e Finanziario.

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