Finanziamento non pagato: pignoramento
Sapere cosa succede in caso di finanziamento non pagato è molto importante. Infatti le conseguenze per chi ritarda o non effettua il pagamento anche di una sola rata possono essere davvero spiacevoli: interessi moratori, pignoramento, iscrizione nella lista dei cattivi pagatori.
Finanziamento non pagato: conseguenze
Nel contratto del finanziamento è specificato l’importo da pagare nel caso in cui saltassi una rata: si chiamano interessi moratori e si sommano a quelli già previsti dal contratto stipulato con la banca o la finanziaria. Dunque il pagamento della mora è la prima conseguenza con cui farai i conti quando l’ente creditizio notificherà l’insolvenza della tua rata.
Ma questa non è l'unica. Se il pagamento della rata non perviene all'istituto di credito al quale ti sei rivolto, quest'ultimo ti segnalerà presso uno o più dei Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) come “cattivo pagatore”. Si tratta di una conseguenza piuttosto incresciosa dato che una volta inserito nella lista potrai restarci per 12, 24 o anche 36 mesi successivi alla data in cui hai sanato la morosità o alla scadenza del contratto con cui ti è stato concesso il prestito. In questo periodo di tempo sarà presso che impossibile riuscire ad ottenere un altro prestito o una semplice carta di credito, dato che le banche e gli istituti finanziari consultano sempre i SIC prima di approvare le richieste. Questo il
Ma non è tutto perché con l’inserimento nella lista dei “cattivi pagatori” con tutta probabilità sarai contattato da una società di recupero crediti che per conto della finanziaria si occuperà della gestione degli insoluti.
Se ignorerai anche le richieste della società di recupero crediti, l'istituto non potrà fare altro che rivolgersi al Tribunale e richiedere il rilascio di un decreto ingiuntivo. La mancata opposizione al decreto o il mancato pagamento di quanto dovuto, porteranno inevitabilmente a tramutare il precetto in pignoramento. A quel punto saranno a rischio il tuo stipendio, la tua giacenza di conto, i tuoi beni mobili ed immobili.
Nel caso in cui tu abbia designato un garante del credito, sarà coinvolto anch’egli in questa operazione.
Finanziamento non pagato causa morte: cosa accade?
Muore il genitore e il figlio scopre l'esistenza un mutuo in corso. In questi casi è bene ricordare che i debiti di una persona non si estinguono con la sua morte, ma vengono trasmessi ai suoi eredi. Tuttavia questa trasmissione non è automatica: in altre parole è necessario un atto formale di accettazione dell’eredità.
In particolare l'accettazione può essere espressa, se la volontà di diventare erede viene manifestata attraverso un atto formale, oppure tacita quando la persona chiamata all’eredità compie un atto che implica necessariamente la volontà di accettare l’eredità, e che egli non potrebbe compiere se non nella qualità di erede (ad esempio vende un bene appartenente al defunto oppure compie acquisti con il suo denaro).
Dunque se manca l'accettazione dell'eredità, la banca o la società di recupero crediti non può agire contro gli eredi. Come non può agire nei confronti di coloro che dichiarano la propria rinuncia all’eredità.
In situazioni del genere una possibile soluzione per gli eredi è l'accettazione dell'eredità con beneficio di inventario.
Prestito non pagato: va in prescrizione?
Può accadere che trascorra un lungo lasso di tempo senza che la banca si faccia sentire, al punto da permettere al debitore di far valere la prescrizione debiti bancari? In teoria si, nella pratica la cosa è poco probabile.
Nel merito ricordiamo che i debiti derivanti da mutui, prestiti o finanziamenti si prescrivono in 10 anni (art. 2946 C.C.), a decorrere dal giorno in cui è possibile far valere il diritto di riscossione: nel caso specifico dalla data di scadenza prevista per il pagamento dell'ultima rata. Questo significa che gli istituti di credito e le finanziarie hanno a disposizione molto tempo per attivare tutte le procedure necessarie a soddisfare i propri crediti.
Non solo. Basta una banale comunicazione inoltrata per raccomandata o PEC per azzerare le tempistiche per la prescrizione del debito e far decorrere tutto da capo.
Finanziamento non pagato: soluzioni alternative
Al fine di evitare le conseguenze che abbiamo elencato, ti consigliamo di prestare attenzione alle soluzioni messe a disposizione dagli istituti di credito in presenza di situazioni di difficoltà dei propri clienti. Valuta bene quale, tra le opzioni offerte dal contratto (variare importo della rata, saltare una rata, modificare la tempistica di rientro, ecc.), può adattarsi meglio alla tua particolare situazione e alle tue necessità. Se hai smarrito il contratto ecco il modello con cui effettuare una
Devi sapere, inoltre, che se ti trovi in una situazione di grave squilibrio patrimoniale e finanziario, hai l'opportunità, in presenza di determinate condizioni, di richiedere una ristrutturazione dei tuoi debiti, con la possibilità concreta di ripartire da zero evitando di restare schiacciato dal carico dell’indebitamento preesistente. Ci riferiamo al mutuo consolidamento debiti, un finanziamento che consente di accorpare un certo numero di rate (relative anche a prestiti diversi) in una rata mensile unica di importo inferiore, con un periodo di ammortamento più lungo e un tasso d'interesse simile o più basso (Legge n. 3/2012 sul sovraindebitamento).