Modulo apertura conto corrente: WORD, PDF
Un generico modulo di richiesta apertura conto corrente che una persona fisica o giuridica può inviare alla sede o alla filiale di un istituto di credito. Un conto corrente può essere aperto per uso personale, legato all'attività svolta oppure ad uso sia personale sia legato all’attività svolta.
Modulo apertura conto corrente: a cosa serve
Si tratta naturalmente di un modello con cui la persona interessata si limita a manifestare le proprie intenzioni alla direzione della banca, invitandola in qualche modo a stabilire un contatto. Nel caso in cui le condizioni dovessero poi soddisfare le parti, si procederebbe all'apertura del conto corrente attraverso la compilazione dei moduli specifici resi disponibili dall'istituto.
Il modulo richiesta apertura conto corrente bancario contiene in particolare una serie di dati e di informazioni che devono necessariamente essere inseriti per adempiere agli obblighi di adeguata verifica e conoscenza del cliente richiesti dalla normativa antiriciclaggio (D. Lgs. 231/2007): stato civile, titolo di studio, numero componenti nucleo familiare, professione esercitata, fascia di reddito annuo, origine del patrimonio, utilizzo del conto, ecc. In proposito va detto che sono previste sanzioni anche di natura penale nei casi in cui le informazioni richieste non venissero fornite o qualora fornite risultassero false.
Va detto che alcuni istituti consentono l'apertura del conto corrente anche utilizzando un modulo online.
È possibile intestare il conto a più persone e i contitolari possono compiere operazioni disgiuntamente o congiuntamente.
Se si tratta di aprire un conto corrente intestato a minore, è bene sapere che in alcuni casi può rendersi necessario il rilascio di una
da parte del Giudice tutelare.
Apertura conto corrente: cosa sapere
Ricordiamo innanzitutto che il conto corrente è un contratto con il quale la banca svolge un servizio di cassa per il cliente: custodisce i suoi risparmi e gestisce il denaro con una serie di servizi (versamenti, prelievi e pagamenti nei limiti del saldo disponibile).
Al conto corrente sono di solito collegati altri servizi quali carta di debito, carta di credito, assegni, bonifici, domiciliazione delle bollette, fido ecc.
Chi predilige l’utilizzo dei canali internet, telefono e ATM rispetto al tradizionale sportello, può limitari all'apertura di un conto corrente online.
Ricordiamo anche che esiste anche il cosiddetto conto corrente di base, un conto dedicato a chi ha esigenze finanziarie limitate. E' esteso a tutta la popolazione per permettere l'accesso ai servizi bancari essenziali.
Ecco comunque come scegliere un conto corrente.
Aprire il conto corrente è completamente gratuito. L'istituto di credito deve rilasciare al cliente il Foglio Informativo, che contiene il dettaglio di tutti i costi e le condizioni applicate al conto. Neppure per la chiusura del conto è richiesto il pagamento delle spese. Dal nostro portale è possibile scaricare i seguenti modelli:
In alternativa se già si dispone di un conto e se ne vuole aprire uno nuovo, si può avanzare una formale richiesta trasferimento conto corrente.
In caso di decesso dell'intestatario del conto, gli eredi devono comunicare alla banca l'avvenuta morte per avviare alle pratiche di successione. Se la banca non riceve alcuna comunicazione, il conto corrente viene temporaneamente bloccato.
Prima di concludere ricordiamo che il conto corrente è un prodotto sicuro. Le banche aderiscono al sistema di garanzia Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), che assicura a ciascun correntista una copertura fino a 100.000,00 euro nell'eventualità che la banca non sia in grado di rimborsare al correntista, in tutto o in parte, il saldo disponibile.
Altri rischi possono essere legati allo smarrimento o al furto di assegni, carta di debito, carta di credito, dati identificativi e parole chiave per l’accesso al conto su internet, ma sono anche ridotti al minimo se il correntista osserva le comuni regole di prudenza e attenzione.
Tassazione conto corrente
Il rendimento è molto basso, infatti, ed è ulteriormente decurtato dalla notevole incidenza della ritenuta d'imposta (26%) sugli interessi maturati. Questo significa che nel momento in cui si decide di aprire un conto corrente non bisogna limitarsi a considerare il tasso di interesse, ma valutare con molta attenzione tutte le spese e le commissioni di gestione del conto: costo per singola scrittura, libretto degli assegni, spese per l'invio dell'estratto conto, spese di chiusura trimestrali, valuta di accredito dei versamenti, spese di estinzione.
Non solo: occorre informarsi anche di altre spese, in genere non prese in considerazione come, ad esempio, le commissioni applicate sul conto che ha presentato, seppur temporaneamente, un saldo negativo, quelle applicate sul conto deposito titoli, ecc.
È consigliabile optare in alcuni casi (dipende molto dalle numero di operazione che mediamente si compie ogni mese) per un forfait di operazioni gratuite: superato il limite di operazioni si pagherà un tanto per ognuna in più. Sul mercato ci sono anche molte tipologie di conto rivolte a categorie di persone pensionati, commercianti, studenti, ecc.) che prevedono spese agevolate.
Infine dal 1° febbraio 2005, con l'applicazione del Decreto Legge 31 gennaio 2005, n. 7, il conto corrente è soggetto ad un'imposta di bollo di € 34,20 (€ 100,00 se intestatario del conto è una persona giuridica), che viene addebitata pro rata, in funzione della cadenza dell'estratto conto.
C'è da dire comunque che l'imposta di bollo sul conto corrente si applica nel caso in cui la giacenza media supera i 5.000 €. Al di sotto di questa cifra non si paga alcuna imposta di bollo.
A chi risulta intestatario di più rapporti, vengono sommate le giacenze medie di tutti i rapporti e se la somma è superiore a 5.000 € si pagherà l’imposta di bollo su ogni singolo rapporto.
Rifiuto della banca ad aprire il conto corrente
Può accadere che la banca, certificando dei protesti a carico del cliente, rifiuti l'apertura del conto. In questo caso l'unica possibilità è quella di inoltrare una istanza di cancellazione protesti al Presidente della Camera di Commercio competente per territorio.
La Legge n. 235/2000, che disciplina la cancellazione dal Registro Informatico dei Protesti, stabilisce che tale istanza può essere avanzata nei casi in cui il soggetto protestato:
- abbia provveduto al pagamento della cambiale entro un anno dalla levata del protesto;
- ritenga che il protesto sia errato o illegittimo;
- abbia provveduto al pagamento oltre l'anno dalla levata del protesto;
- abbia ottenuto la riabilitazione dal Presidente del Tribunale.
Dal nostro portale si possono scaricare i seguenti fac simile:
Se si è a conoscenza di protesti levati a nostri omonimi occorre richiedere agli uffici anagrafici del comune il "certificato di residenza storico anagrafico" e presentarlo. In esso risultano cronologicamente tutti i nostri indirizzi di residenza. È l'unico mezzo per poter dimostrare di non aver mai risieduto agli indirizzi riportati per gli omonimi protestati.
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