Modulo esenzione canone Rai seconda casa

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 30/01/2023
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PDF   Modello di dichiarazione
PDF   Esempio di compilazione
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Il modulo disdetta canone Rai per seconda casa va compilato e trasmesso per evitare la doppia imposizione del canone Rai nel caso in cui due componenti della stessa famiglia anagrafica risultano proprietari di due diversi immobili (ad es. abitazione in città e appartamento al mare o casa in montagna), ma nell'uno l'utenza elettrica è intestata al marito e nell'altro alla moglie.

Disdetta canone Rai per seconda casa: a cosa serve

Il canone è dovuto una sola volta per ogni singola famiglia anagrafica. Ne approfittiamo per ricordare che per "famiglia anagrafica" si intende un nucleo di persone legate dal vincolo del matrimonio, da legami di parentela, da affinità, adozioni, tutela o da vincoli affettivi, che dimorano abitualmente nello stesso Comune e la cui composizione risulta dallo stato di famiglia.

Facendo leva su questo principio se due coniugi risultano proprietari di due immobili con due diverse utenze elettriche, possono evitare la doppia imposizione utilizzando questo modulo disdetta canone Rai per seconda casa. In pratica attraverso questo modello uno dei due coniugi non fa altro che comunicare all'Agenzia delle Entrate che il canone Rai non deve essere addebitato all'utenza elettrica a lui intestata, in quanto il canone è già dovuto in relazione all’utenza elettrica intestata al coniuge.

Come compilare il modulo esenzione canone Rai seconda casa

Il membro della famiglia anagrafica che intende sottrarsi al pagamento del canone Rai deve compilare le seguenti sezioni del modulo esenzione canone Rai seconda casa:

  • "Dati del dichiarante": nome, luogo e data di nascita, codice fiscale;
  • "Quadri compilati": barrare il Quadro B;
  • "Firma del dichiarante": apporre data e firma;
  • "Quadro B - Dichiarazione sostitutiva di presenza di altra utenza elettrica per l’addebito": occorre inserire il codice fiscale dell'intestatario dell'utenza elettrica della casa su cui è già addebitato il canone RAI ad uso privato (ad esempio quello del coniuge). Sempre in questa sezione occorre specificare la data da cui decorre l'appartenenza alla stessa famiglia anagrafica. Se tale data è antecedente al 1° gennaio dell’anno di presentazione del modulo disdetta canone Rai per seconda casa può essere indicato, convenzionalmente, il 1° gennaio dell’anno di presentazione.

Per facilitare ulteriormente la compilazione del modulo esenzione canone Rai seconda casa riportiamo in questa stessa scheda il caso concreto di un marito che intende appunto evitare l’addebito del canone sull’utenza elettrica a lui intestata. In questo esempio la famiglia risulta composta da due coniugi e un figlio. I coniugi sono proprietari di due abitazioni, l'una a Pescara e l'altra a Milano: nella prima hanno loro la residenza, mentre in quella di Milano la residenza ce l'ha il figlio che studia. In ciascuna delle due abitazioni sono presenti televisori, ma mentre il marito risulta intestatario di una utenza di tipo residenziale presso l'abitazione di Milano, la moglie risulta esserlo presso l'abitazione di Pescara. 

Come spedire il modulo disdetta canone Rai per seconda casa

Una volta compilato e sottoscritto il modulo disdetta canone Rai per seconda casa va trasmesso mediante raccomandata senza busta all'indirizzo:

Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1
S.A.T. – Sportello abbonamenti tv
Casella Postale 22
10121 Torino.

Allegare alla dichiarazione la copia di un valido documento di riconoscimento.

Chi volesse risparmiare i soldi della raccomandata e disponesse di una casella di posta elettronica certificata, potrebbe inviare il tutto all'indirizzo PEC cp22.canonetv@postacertificata.rai.it. Tuttavia in questo caso il modulo esenzione canone Rai seconda casa andrebbe firmato digitalmente. Per firmare digitalmente un documento occorre disporre di una smart card (oltre che di un lettore smart card) oppure di un dispositivo USB con certificato digitale di sottoscrizione rilasciato da un Certificatore accreditato e di un software di firma digitale. 

L'ultima possibilità consiste nell'utilizzo dell'applicazione web messa a disposizione dall'Agenzia delle Entrate. Anche in questo caso ci sono delle condizioni: occorre, infatti, essere in possesso delle credenziali rilasciate dall'Agenzia delle Entrate (Fisconline o Entratel) oppure della Spid, un'identità digitale certificata per dialogare con la Pubblica Amministrazione. Se non si è in possesso di queste credenziali ci si può affidare agli intermediari abilitati (Caf, patronati, professionisti, ecc.).

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