Ravvedimento F24 a zero: quando farla, cosa comporta
Fac simile per effettuare il ravvedimento senza il pagamento di sanzioni nel caso in cui il contribuente non abbia indicato correttamente il codice tributo sul modello F24. Il modulo di ravvedimento F24 è disponibile nei formati DOC e PDF editabile. Se l'errore è stato commesso utilizzando il modello F23, il contribuente può procedere con il ravvedimento F23.
Ravvedimento F24: quando farla
Gli errori che più spesso vengono commessi dai contribuenti nella compilazione del modello F24 consistono nella errata indicazione del:
- codice tributo
- periodo di riferimento
- codice fiscale.
La richiesta di ravvedimento va inoltrata all'ufficio locale il cui codice è stato indicato nel modello. Se tale ufficio nel frattempo è stato soppresso, la stessa richiesta va trasmessa ad un qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle Entrate che ne ha assunto le funzioni.
Se alla presentazione della comunicazione di ravvedimento F24 si delega una terza persona, occorre compilare anche la seconda parte del modello.
Ravvedimento F24 per errata indicazione codice tributo
Come detto in questa scheda è disponibile un fac simile con cui chiedere all'amministrazione competente la correzione del modello, imputando le somme versate con F24 secondo le indicazioni in esso contenute.
Nel modello in questione occorre riportare:
- i dati anagrafici e fiscali del ricorrente (cognome, nome, residenza, codice fiscale/p.iva, recapiti);
- la data del versamento;
- l’importo corrisposto;
- il codice tributo erroneamente indicato e l’anno di riferimento;
- il codice tributo corretto e l’anno di riferimento;
- ogni altro riferimento utile per consentire all'amministrazione ricevente di imputare correttamente le somme in relazione alle quali si è verificato l'errore di compilazione del modello F24.
Sul sito ufficiale dell'Agenzia delle Entrate, più esattamente su questa pagina www1.agenziaentrate.gov.it/documentazione/versamenti/codici/ricerca/Ricorrenti.php è disponibile una lista dei codici Tributo F24 più ricorrenti.
Alla richiesta è opportuno allegare una copia di un valido documento di riconoscimento del ricorrente e una copia del modello F24 editabile.
Ravvedimento F24 a zero
I contribuenti titolari di partita IVA hanno la possibilità di effettuare pagamenti tramite F24 portando in compensazione eventuali crediti relativi ad IVA, Irpef, ritenute alla fonte, Irap e via discorrendo.
In questo caso che il saldo sia positivo o pari a zero, vi è l'obbligo
- di utilizzare i canali dell’Agenzia delle Entrate (Entratel/F24 Web o F24 online) oppure
- di avvalersi di un intermediario abilitato che trasmetta telematicamente le deleghe F24 in nome e per conto dei propri assistiti.
Per utilizzare i canali Entratel o Fisconline occorre prima abilitarsi e se con la compensazione il modello F24 ha un saldo maggiore di zero, occorre anche possedere un conto corrente presso una delle banche convenzionate con l’Agenzia delle Entrate o presso Poste Italiane.
I soggetti non titolari di partita IVA, invece, che intendono fruire di compensazioni possono effettuare il pagamento tramite F24 anche tramite l'home banking.
Se il contribuente dimentica di presentare il modello F24 a saldo zero, gli viene applicata una sanzione pari a 100 euro, ridotta a 50 euro se il ritardo non è superiore a 5 giorni lavorativi.
Con il ravvedimento operoso la sanzione si riduce di 1/9, cosicché per regolarizzare la propria posizione al contribuente non resta altro che
- presentare il modello F24 omesso;
- versare una sanzione pari a 5,56 euro (1/9 di 50 euro) o a 11,11 euro (1/9 di 100 euro), a seconda che il modello F24 venga presentato entro 5 giorni o 90 giorni dall'omissione.
Superati i 90 giorni, la sanzione sale a 12,50 euro, 14,29 euro, 16,67 euro e 20,00 euro in relazione a correzioni che vengono fatte rispettivamente entro un anno, due anni, oltre due anni dall'omissione oppure solo dopo che la violazione viene constatata con un processo verbale.
Se il contribuente si rende conto che la compensazione a saldo zero risulta errata, non deve far altro che:
- presentando un nuovo modello F24, questa volta corretto;
- chiedere all’Agenzia delle Entrate di annullare il modello F24 a saldo zero precedentemente inviato.