Rimborso canone Rai: tutti i casi in cui si può fare domanda
Il rimborso del canone Rai può essere richiesto dal titolare del contratto di fornitura di energia elettrica o dagli eredi, esclusivamente nel caso in cui il canone sia stato pagato indebitamente a seguito di addebito nella fattura per la fornitura di energia elettrica. Il rimborso del canone TV può essere richiesto mediante la specifica applicazione web messa a disposizione dall'Agenzia delle Entrate.
Rimborso canone Rai: chi può chiederlo
Possono chiedere la restituzione del denaro addebitato sulla bolletta della luce tutti i contribuenti che:
- risultano in possesso dei requisiti per l’esenzione canone Rai. Ci riferiamo in particolare a coloro che hanno compiuto 75 anni di età e hanno un reddito complessivo familiare non superiore a 8.000 euro. Come vedremo meglio nella scheda dedicata al modulo rimborso canone Rai, questa specifica condizione va segnalata attraverso il codice 1, da inserire nella casella "motivo della richiesta";
- hanno regolarmente presentato il modulo esenzione canone Rai per non possesso del televisore. Il codice da riportare sul modello in questo caso è il 5;
- in qualità di diplomatici e militari stranieri hanno regolarmente presentato la dichiarazione sostitutiva per essere esentati dal pagamento (codice 2);
- hanno pagato due volte il canone, ad esempio la prima tramite modello F24 o addebito sulla pensione, la seconda mediante addebito sulla fattura elettrica. Il codice in questo caso è il 3;
- hanno subito un doppio addebito perché sono intestatari di due utenze elettriche diverse, ma di fatto risultano membri della stessa famiglia anagrafica. (codice 4). In questo specifico caso il modulo rimborso canone Rai fa le veci della dichiarazione sostitutiva, quindi attraverso il suo invio si otterrà anche l’esenzione della tassa sulla tv di Stato. A questo proposito occorre, però, che il soggetto che desidera ricevere il rimborso e l’esenzione del Canone Rai sulla propria utenza domestica, inserisca nel modulo il codice fiscale del membro familiare che paga il canone;
- ne hanno diritto per motivi diversi da quelli sopra indicati (codice 6).
Il familiare ha sempre diritto al rimborso del canone?
Si è detto che è possibile richiedere il rimborso canone Rai nel caso in cui il canone sia stato addebitato su due diverse bollette elettriche intestate però a soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica.
Ma cosa si intende esattamente per famiglia anagrafica? Si intende innanzitutto un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi. Tali persone devono coabitare e avere dimora abituale nello stesso Comune.
Inoltre la composizione della famiglia anagrafica deve risultare dallo stato di famiglia.
Dunque il fatto di vivere sotto uno stesso tempo è una condizione necessaria, ma non sufficiente per determinare l'appartenenza alla stessa famiglia anagrafica: potrebbe accadere, infatti, che due soggetti, pur convivendo presso la stessa abitazione, abbiano due stati di famiglia differenti.
Come richiedere il rimborso canone Rai
La richiesta deve essere fatta attraverso il modulo rimborso canone Rai messo a disposizione dall'Agenzia delle Entrate.
Tale modello deve essere utilizzato esclusivamente dai titolari di utenza di fornitura di energia elettrica su cui è stato addebitato il canone Rai per uso privato, a meno che la richiesta di rimborso non sia avanzata da un erede in relazione alle utenze elettriche intestate ad un soggetto deceduto.
Inoltre questo modello va utilizzato nel solo caso in cui l'indebito pagamento sia avvenuto mediante addebito sulla bolletta elettrica.
Fatta questa premessa, ti rimandiamo alla scheda che abbiamo dedicato al modello rimborso canone Rai pdf per ogni informazione sulle sue caratteristiche, oltre che sulla sua corretta compilazione e spedizione.
Come avviene il rimborso del Canone Rai
La somma versata per il pagamento dell’imposta sulla tv di Stato verrà restituita al contribuente direttamente dalla compagnia elettrica, sotto forma di accredito sulla prima bolletta utile.
Nel caso in cui la procedura di rimborso non vada a buon fine, provvederà direttamente l’Agenzia delle Entrate a restituire l’importo relativo al canone, entro 45 giorni dalla ricezione della richiesta.