Non ho pagato il canone Rai: cosa succede?

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 30/01/2023

La riforma del canone Rai in bolletta è stata messa a punto per ridurre l'elevato tasso di evasione da parte dei cittadini italiani. Operazione riuscita? La risposta è si visto che l'evasione si è ridotta in maniera consistente passando dal 30% al 4%. Eppure ancora oggi molti cittadini si ostinano a non pagare ciò che loro stessi definiscono un odioso balzello. Ma quali sono le conseguenze a cui si va incontro quando si decide di non pagare il canone rai?

Quando è possibile non pagare il canone Rai

Con l'addebito del canone Rai direttamente in bolletta è difficile esimersi dal pagamento della tassa. Questa possibilità è riservata unicamente a coloro che dichiarano espressamente di

  • non possedere un apparecchio televisivo in casa;
  • di aver compiuto 75 anni di età e di avere un reddito annuo non superiore a 8.000 euro;
  • di svolgere professioni particolari come l'agente diplomatico, il funzionario consolare, il militare, ecc.;

Come detto l'esenzione dal pagamento non è automatica. Occorre infatti compilare e trasmettere questo 

entro il 31 Gennaio 2024 per essere esentati dal pagamento per l’intero anno, oppure dal 1° Febbraio al 30 Giugno 2024 per pagare soltanto la metà del canone (35 euro). Questo invece il

Ma è possibile chiedere l'esenzione dal pagamento anche in altri casi particolari. Ad esempio quando i componenti della stessa famiglia (marito e moglie) pur avendo la stessa residenza risultano intestatari di due contratti luce presso due diversi immobili (modulo esenzione canone Rai doppia utenza elettrica), oppure quando muore il titolare di una utenza elettrica su cui era applicato il canone e l'erede (ad es. il figlio) è residente in un'altra abitazione e risulta intestatario di un’utenza elettrica su cui è dovuto il canone (modulo disdetta canone Rai per decesso).

Una cosa è certa: scorporare canone Rai nella bolletta per sottrarsi al pagamento non ha alcun senso.

Mancato pagamento canone Rai dell'inquilino

Ci riferiamo al caso in cui l'inquilino risiede in un appartamento in cui è si presente un televisore, ma dove il contratto luce è rimasto intestato al proprietario. Si potrebbe pensare che nel caso specifico l'affittuario non ricevendo alcuna bolletta luce (egli non risulta intestatario di un contratto per la fornitura di energia elettrica per uso domestico residenziale) possa esimersi dal pagamento del canone Rai.

In realtà così non è per il semplice fatto che in quell'immobile egli ha la residenza e risulta pure in possesso di una TV. Non potendo pagare attraverso la boletta della luce, deve ricorre al modello F24 canone Rai.

Diversamente se vuole evitare di pagare il canone Rai non ha che una soluzione: disfarsi del televisore.

Se non ho mai pagato il canone Rai cosa succede

Come potrebbe concretizzarsi il mancato pagamento canone Rai? Semplice: ad esempio decidendo di pagare unicamente la quota relativa al servizio elettrico e tralasciando quella relativa al canone Rai, oppure non effettuando il versamento tramite il modello F24 pur avendo la residenza in un certo luogo e pur risultando in possesso di un apparecchio televisivo (è l'esempio dell'inquilino fatto prima).

Nel primo caso il fornitore di energia non può in alcun modo sospendere la fornitura per morosità, tuttavia ha il dovere di segnalare all’Agenzia delle Entrate il nominativo di colui che non ha effettuato il pagamento.

Nel secondo caso è la stessa Agenzia ad eseguire gli opportuni controlli e a sanzionare il contribuente moroso.

Già perché non pagare il canone Rai significa rischiare l'addebito di una sanzione amministrativa che può essere fino a sei volte superiore all’importo della tassa, esattamente da 180 a 540 euro. Alla sanzione si aggiunge chiaramente il pagamento del canone relativamente al periodo evaso.

Ma non è tutto. Il contribuente che ha dichiarato in maniera falsa di non essere in possesso di alcun televisore rischia non solo la sanzione amministrativa, ma anche 2 anni di reclusione per aver commesso un reato penale.

Se il contribuente si rifiutasse di pagare la sanzione dell’Agenzia delle Entrate, l’importo verrebbe iscritto a ruolo e si attiverebbe la procedura di riscossione coattiva. Detta in parole semplici, il contribuente deve prepararsi a ricevere una cartella esattoriale e a far fronte a tutto quel che ne consegue, fino alla confisca dei  beni personali.

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