Autocertificazione laurea: quando è possibile farvi ricorso
L'autocertificazione laurea è una dichiarazione sostitutiva di certificazione utile a chi deve attestare di aver conseguito una laurea, specificandone caratteristiche e dettagli temporali. Questa autocertificazione sostituisce tutte le certificazioni relative alla tua carriera universitaria, che puoi richiedere in qualsiasi momento presso la segreteria del tuo Ateneo. L'autocertificazione di laurea può rivelarsi molto utile in occasione di un colloquio di lavoro o quando si intende partecipare ad un concorso pubblico o ad un master post universitario. Vediamo quali caratteristiche ha e come si redige.
Autocertificazione laurea: chi può presentarla e dove
L'autocertificazione laurea può essere presentata di persona o spedita, tramite posta, fax o email, presso qualsiasi ufficio pubblico o concessionario di pubblico servizio. Ricordiamo che la dichiarazione sostitutiva di certificazione (come appunto l'autocertificazione di laurea) è una dichiarazione con cui l’interessato attesta il contenuto di informazioni certificabili dalla Pubblica Amministrazione (art.46). Questo significa che l'ufficio pubblico richiedente dovrà attenersi alla dichiarazione del cittadino resa in carta semplice, senza autentica e senza marca da bollo.
Sottoscrivendo l'autocertificazione di laurea, il dichiarante si assume la piena responsabilità di quanto è scritto, come sancito dall'art. 76 del DPR 445/2000. La Pubblica Amministrazione che la riceve, infatti, è tenuta alla verifica di quanto attestato e in caso di dichiarazioni palesemente false, è obbligata ad applicare le sanzioni civili e penali previste per casi di questo tipo. Chiaramente chi dichiara il falso e viene scoperto decade immediatamente dai benefici conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera: esclusione dal concorso, perdita del posto di lavoro e così via.
Non ci sono particolari restrizioni che impediscano ad un soggetto di compilare e consegnare un’autocertificazione laurea. Essa, infatti, può essere presentata presso tutti gli uffici della Pubblica amministrazione da:
- cittadini italiani;
- cittadini dell'Unione Europea;
- cittadini extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, purché i certificati originali siano già stati deposti presso le Pubbliche Amministrazioni italiane. In caso contrario il certificato dovrà essere rilasciato dalla competente autorità dello Stato estero, corredato di traduzione in lingua italiana che ne attesta la conformità all’originale.
Le uniche parziali limitazioni all'uso dell'autocertificazione possono essere individuate in relazione alla presenza di casi di impedimento alla sottoscrizione e alla dichiarazione e di rappresentanza legale (individui soggetti a patria potestà, tutela o curatela).
Nello specifico l’autocertificazione laurea può essere usata per fornire informazioni circa la laurea conseguita nei confronti di:
- uffici pubblici (comuni, comunità montane, province, regioni, scuole, università, prefetture, tribunali, Inps, camere di commercio, motorizzazione civile, ecc.);
- concessionari e gestori di pubblici servizi come trasporti, erogazione di energia, servizio postale, reti telefoniche, ecc. (ad esempio Enel, Ferrovie dello Stato, Poste Italiane, ACI, ecc.);
- soggetti privati (aziende, professionisti, imprenditori, commercianti ecc.). Con il Decreto Semplificazioni 2020, infatti, anche i privati anche l'obbligo di accettare le dichiarazioni sostitutive di certificazioni.
Certificato di laurea
Abbiamo detto nel paragrafo precedente che i privati possono accettare le dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto di notorietà, ma non ne hanno l'obbligo. Questo significa che nel caso in cui l'autocertificazione laurea venga rifiutata, sarà necessario attivarsi con la segreteria dell'Università e richiedere il certificato di laurea originale.
In taluni atenei si può addirittura chiedere (in forma scritta, ma anche via fax, allegando copia del documento di riconoscimento) che tali certificati siano spediti a casa per posta. In caso di delega a terza persona, questa dovrà presentarsi allo sportello munita della delega scritta (in carta semplice) firmata dal richiedente e fotocopia del documento di identità del richiedente stesso.
Generalmente non è possibile chiedere certificati tramite posta elettronica, salvo che l'istanza non sia sottoscritta mediante firma digitale o che l'autore non utilizzi la Posta Elettronica Certificata (PEC). Alla domanda occorre applicare una marca da bollo da 16 euro ed allegare un'ulteriore marca da bollo da 16,00 euro per ogni certificato richiesto. I costi di segreteria per il rilascio e l'eventuale spedizione del certificato varia da una università all'altra. Tutti i certificati sono rilasciati in bollo e riportano la dicitura "Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi".
Il certificato di laurea, che come detto non è nient'altro che una certificazione rilasciata dagli uffici amministrativi dell'ateneo, si distingue dal diploma di laurea che invece è la pergamena originale rilasciata sempre dalla segreteria universitaria.
Modello autocertificazione di laurea
Ai fini dell'autocertificazione di laurea è sufficiente dotarsi di uno dei fac simile disponibili in questa scheda. Si tratta di dichiarazioni rese dall'interessato in carta semplice circa il possesso di un determinato titolo di studio e la consapevolezza delle sanzioni penali previste in caso di dichiarazioni veritiere. La compilazione del
è davvero molto semplice, basta inserire i propri dati anagrafici e di recapito, quindi specificare il titolo di studio di cui si dichiara di essere in possesso, la data di conseguimento e il nome dell'Università. Dopo aver stampato il documento non resta che apporre data e firma. Come detto, nella gran parte dei casi non è necessario autenticare la firma o apporre la marca da bollo.
Oltre alla classica autocertificazione laurea, c'è anche la possibilità di redigere un'autocertificazione laurea con esami. In questo caso il soggetto interessato oltre a dichiarare il conseguimento del titolo accademico, specifica anche gli esami superati riportando votazioni espresse in trentesimi ed eventuali CFU, i crediti formativi universitari. I CFU rappresentano la modalità con cui le Università misurano il carico di lavoro richiesto allo studente per acquisire conoscenze e abilità nelle attività formative previste dai corsi di studio. Un credito (CFU) corrisponde normalmente a 25 ore di lavoro che comprendono lezioni, esercitazioni, tirocini, laboratori e studio a casa.
Nel caso in cui l'autocertificazione laurea venga spedita tramite una lettera, ricordarsi di allegare la copia di un documento di identità.
L'autocertificazione laurea non è utilizzabile se il titolo accademico è stato conseguito all'estero. In questi casi occorre chiedere il
Autocertificazione di laurea: cosa fare se non viene accettata
Qualora l’impiegato dipendente di una Pubblica Amministrazione rifiuti di accettare l'autocertificazione di laurea, si esporrebbe alla sanzione prevista in materia nonché alla denuncia per omissione o rifiuto di atti d’ufficio. Per approfondire, è consigliata la lettura dell’articolo: “Autocertificazione: cosa fare se non viene accettata”.