Dallo psicologo: ecco quali sono i diritti del paziente
Chi va dallo psicologo, talvolta, rischia di imbattersi in presunti specialisti, magari non iscritti all'Albo o in professionisti che non informano adeguatamente i propri clienti sui diritti e doveri che regolano la propria professione.
Da quale anno grazie alla Carta dei Diritti del consumatore-utente, i cittadini possono usufruire consapevolmente e responsabilmente delle prestazioni psicologiche. La carta è frutto di un accordo tra Associazioni dei Consumatori e Ordine Nazionale degli Psicologi e tutela e informa i cittadini sui diritti e i doveri che regolano l’attività degli psicologi.
In particolare gli obiettivi della Carta dei Diritti sono:
- migliorare la qualità del rapporto con il professionista psicologo;
- garantire la tutela della salute del consumatore-utente;
- affermare il diritto del consumatore-utente a ricevere un contratto trasparente;
- informare il consumatore-utente sulla possibilità di dare avvio a procedure di conciliazione in caso di reclamo o contenzioso;
- facilitare l'accesso alle informazioni;
- rendere consapevole il consumatore-utente dei propri diritti.
Adesione del professionista alla Carta dei diritti
Ciascun professionista può aderire alla Carta dei diritti del Consumatore/Utente di servizi psicologici (questo il modulo di adesione). Questo invece il modulo con cui il professionista può rinnovare la propria adesione. Il modulo debitamente compilato, firmato e corredato da fotocopia di un documetno di identità valido, deve essere inviato a mezzo fax al numero 06-44254348 oppure a mezzo posta all'indirizzo: Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi - P.le di Porta Pia, 121 00198 Roma.
Per sapere se il professionista a cui ci si è rivolti ha sottoscritto la Carta dei Diritti, basta contattare una delle Associazioni dei Consumatori firmatarie (Adiconsum, Adoc, Codacons, Confconsumatori, Movimento Consumatori, e Movimento difesa del cittadino) o l'Ordine degli Psicologi territoriale.
Andiamo ora ad esaminare insieme quali sono i punti salienti della Carta dei Diritti.
Trasparenza sui titoli e formazione del professionista
E' bene sapere che per diventare psicologo è necessario non solo conseguire una laurea di secondo livello (quinquennale) in psicologia, ma anche effettuare un tirocinio della durata di almeno un anno e superare l'esame di stato che consente l'iscrizione all'Albo unico nazionale degli Psicologi. Per svolgere, invece, l'attività di psicoterapia, lo psicologo deve diplomarsi presso una scuola di specializzazione privata riconosciuta dal Ministero, di durata almeno quadriennale. C'è, infine, il dottore in tecniche psicologiche che deve aver conseguito la laurea triennale di primo livello, effettuato un tirocinio di almeno 6 mesi e aver superato l'esame di stato che consente l'iscrizione alla sezione B dell'Albo.
In considerazione di quanto sopra, il consumatore-utente ai fini di una scelta consapevole del professionista cui affidarsi, ha il diritto di verificare:
- la documentazione del professionista relativa alla sua formazione (titolo di laurea, specializzazione);
- l’abilitazione all’esercizio della professione e l’iscrizione del professionista all’Albo;
- i titoli e le competenze pubblicizzate con ogni mezzo dal professionista, nonché la relativa autorizzazione.
Tutte queste informazioni possono essere reperite contattando i Consigli Regionali e Provinciali dell’Ordine. L’elenco è disponibile sul sito dell'Ordine Nazionale Psicologi nella sezione "Consigli Regionali e Provinciali".
Informazioni e privacy
Il consumatore-utente, al fine di iniziare il trattamento, ha diritto a ricevere tutte le informazioni relative alla reale disponibilità del professionista e agli eventuali tempi di attesa. Inoltre, può richiedere informazioni sulla metodologia utilizzata.
Per quanto concerne la privacy, invece, il consumatore ha diritto alla conoscenza delle clausole sul segreto professionale e le normative che regolano il trattamento e la conservazione dei dati personali.
Non tutti sanno che si possono autorizzare o meno fotografie o registrazioni audio/video che riguardano i pazienti. Basta chiarire questo punto in anticipo. Inoltre, si può richiedere una copia del codice deontologico degli psicologi italiani con il tariffario.
E i costi delle prestazioni? Si possono richiedere anche durante il primo contatto telefonico. È bene sottolineare che le tariffe minime sono state abolite per legge. Occhio agli improvvisi aumenti perché qualsiasi costo aggiuntivo alla parcella deve essere comunicato in anticipo.
Trasparenza del contratto
La Carta dei diritti stabilisce che nel momento in cui il consumatore-utente si rivolge allo psicologo devono essere definiti tutti i termini contrattuali. In particolare il contratto, in forma scritta, deve contenere: i dati dello psicologo; i tempi del trattamento; la frequenza, la durata e gli orari degli incontri; i costi delle prestazioni con le detrazioni fiscali e l’eventuale pagamento degli appuntamenti saltati; il luogo di svolgimento della prestazione.
Il consumatore ha diritto ad una copia del contratto scritto, oltre che alle fatture o ricevute fiscali relative ai compensi erogati. A tal fine sono state elaborate due diverse tipologie di contratto (per adulti e minori/interdetti/inabilitati). Questo il
Questo invece un fac simile con cui il paziente può
Scioglimento del contratto e reclami
Il cliente può sciogliere il contratto senza preavviso, pagando solo per le prestazioni ricevute. A volte, può accadere che sia lo psicologo a sciogliere il contratto, ma il paziente ha diritto a ricevere un preavviso almeno di due settimane di anticipo, con eventuale richiesta di affidamento ad un altro professionista di pari valore.
In caso di reclami o contenziosi non risolti direttamente tra le due parti, si può fare ricorso, avviando una procedura di conciliazione tra gli ordini regionali degli psicologi e l’associazioni dei consumatori che hanno firmato la Carta. Tale procedura dura 60 giorni lavorativi.