L'autocertificazione: istruzioni per l'uso

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 14/01/2012

Data e luogo di nascita, residenza, cittadinanza, godimento dei diritti politici e civili, stato civile, situazione economica, titolo di studio, stato di disoccupazione possono essere comprovati non soltanto nei rapporti con la PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (comuni, province, regioni, camere di commercio, motorizzazione civile, prefetture, tribunali, inps, scuole e università, asl, ecc.) e con i gestori di SERVIZI PUBBLICI (trasporto urbano, gestione edifici pubblici, fornitura acqua, fornitura gas, ecc.), ma anche con i PRIVATI, mediante semplici dichiarazioni sottoscritte dall'interessato, in sostituzione delle tradizionali certificazioni.

Il cittadino assume la responsabilità di quanto dichiara e ne risponde penalmente in caso di dichiarazione falsa o mendace, come previsto dall'art. 76 del DPR 445/2000. Se dal controllo effettuato dall’Amministrazione Pubblica emerge che il contenuto delle dichiarazioni non è veritiero, il dichiarante decade dai benefici eventualmente ottenuti sulla base della dichiarazione falsa.

Se un dipendente non accetta l'autocertificazione commette violazione dei doveri d'ufficio e potrà essere segnalato all'Amministrazione di appartenenza per le relative sanzioni.

Le dichiarazioni sostitutive possono essere di due tipi:

Le dichiarazioni sostitutive di certificazioni consentono a chi ne fa uso di sostituire certificazioni amministrative relative a fatti, stati e qualità risultanti dai pubblici registri.

Possono avvalersi dell'autocertificazione:

  • i cittadini italiani;
  • i cittadini dell'Unione Europea;
  • i cittadini dei Paesi Extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno (solo per i dati verificabili o certificabili in Italia da soggetti pubblici).

Non si possono autocertificare:

  • Certificati medici, sanitari e veterinari
  • Certificati di conformità CE Certificati di marchi e brevetti
  • Certificato di iscrizione nelle liste elettorali, relativamente al procedimento elettorale, cioè se la certificazione occorre:
    - a corredo dell’accettazione della candidatura in una lista per le elezioni;
    - a corredo della firma che il cittadino appone per sostenere una lista di candidati alle elezioni, o una proposta di referendum, o una proposta di legge di iniziativa popolare.

Le dichiarazioni sostitutive hanno la stessa validità temporale dei certificati che sostituiscono.

Per i privati (banche, assicurazione, agenzie di servizi, ecc.) non è più una facoltà, bensì un obbligo accettare l'autocertificazioni anagrafiche e le dichiarazioni sostitutive di atto notorio. Infatti l'art. 30-bis del D. L. n. 76/2020, convertito con L. n. 120/2020, noto come Decreto Semplificazioni, ha introdotto una significativa innovazione in materia di autocertificazione, rendendola valida e obbligatoria, non più soltanto nei rapporti tra cittadino e pubbliche amministrazioni o gestori di pubblici servizi, ma anche nei rapporti tra privati, senza alcuna distinzione.

I privati al fine di verificare la veridicità delle informazioni contenute nelle dichiarazioni sostitutive, possono rivolgersi direttamente alle Pubbliche Amministrazioni competenti in merito ai singoli dati che, ai sensi dell'art. 71 comma 4 del dPR 445/2000, dovranno obbligatoriamente (e gratuitamente) rispondere alle richieste di verifica se corredate dal nulla osta del dichiarante, anche con mezzi telematici. Questo il 

La dichiarazione sostitutiva di certificazione deve essere firmata dall'interessato; la firma non deve essere autenticata e quindi è esente da imposta di bollo. Se la dichiarazione non viene firmata in presenza del funzionario occorre allegare la fotocopia non autenticata di un documento di identità valido.

L'autocertificazione può essere presentata:

  • di persona;
  • per lettera o fax, allegando la fotocopia del documento d'identità della persona che l'ha firmata;
  • se una persona non è in grado di rendere una dichiarazione per motivi di salute, può farlo un parente prossimo (il coniuge, i figli o altri parenti fino al terzo grado). In questo caso la dichiarazione va resa davanti al pubblico ufficiale, indicando l'impedimento temporaneo per ragioni di salute. Il pubblico ufficiale deve accertarsi dell'identità della persona che ha fatto la dichiarazione.

La dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà è il documento con cui si possono dichiarare numerose situazioni che ci riguardano o che riguardano altre persone, in tutti quei casi in cui non possiamo ricorrere all’autocertificazione e che non sono in possesso delle amministrazioni pubbliche.

Pubblicato il 14/01/2012    15 Commenti
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44683 - Redazione
16/03/2016
Rosy, ha ragione il suo dirigente. Si tratta infatti di un "permesso retribuito", disciplinato dalla legge o dalla contrattazione collettiva nazionale dei singoli comparti.

44679 - ROSY
15/03/2016
Nel documento sostituivo di certificazione presentato a scuola per usufruire di 1 giorno di permesso retribuito ho scritto motivi familiari: disbrigo pratiche fuori sede, la dirigente mi ha detto che è generico ed ho dovuto aggiungere tutti i dettagli. E'corretto questo comportamento?

44026 - Redazione
04/02/2016
Corine, crediamo si tratti di una organizzazione privata, dunque dovrebbe chiedere in segreteria se accettano o meno la dichiarazione sostitutiva.

44019 - Corine
03/02/2016
Salve. Mi interessa sapere se posso accedere ad un corso solo con una dichiarazione sostitutiva di certificazione di diploma di bacalaureato conseguita in Romania. Il corso che mi interessa fare è di addetto amministrativo segretariale. Questo corso vorrei farlo ad Apro Formazione professionale di Alba, Cuneo. Il diploma è tradotto già in italiano da un traduttore autorizzato.

43391 - Redazione
31/12/2015
Manuela, se posta in questi termini non possiamo esserle di aiuto. Dovrebbe essere più chiara.

43376 - manuela
30/12/2015
Mi viene richiesto dall'azienda un'autocertificazione nel modulo da compilare c'è scritto "di aver assolto i seguenti obblighi contributivi per l'ammontare specifico di seguito.........................l.....propi.............è quell...seguente poi parentesi codice fiscale ecc ecc non capisco gli obblighi contributivi grazie per la risposta

42902 - Redazione
01/12/2015
Egidio, trattandosi di un ente pubblico non è tenuto alla produzione del certificato storico di stato di famiglia, e dunque può limitarsi alla produzione di una dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante il grado di parentela.

42900 - Egidio
01/12/2015
Salve, l'agenzia delle entrate, mi chiede, per giustificare le spese sostenute per il funerale di mio Padre, avvenuta a Maggio 2012, un certificato che dimostri il grado di parentela tra me e mio padre. Cosa devo richiedere? E' sufficente un'autocerificazione? Grazie.

38870 - Redazione
06/05/2015
Lorenzio, se il bambino risulta fiscalmente a suo carico (e non della sua compagna) non può "cedere" la detrazione.

38867 - Lorenzo
05/05/2015
Ho intenzione di rinunciare alle detrazioni fiscali del bimbo avuto con la mia compagna a favore suo, come posso dichiararlo? Grazie, distinti saluti.


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