Buoni fruttiferi postali cointestati: chi può ritirarli

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 04/06/2024

I buoni fruttiferi postali si possono riscuotere in qualsiasi ufficio postale presentando il titolo, un proprio documento di identità e il proprio codice fiscale. I buoni fruttiferi postali cointestati possono essere ritirati da qualunque intestatario, anche singolarmente.

In questo post vedremo come riscuotere buoni fruttiferi postali, come calcolare l'importo spettante, cosa fare in caso di decesso dell'intestatario e via discorrendo.

Cos’è un buono fruttifero postale

Benché i rendimenti non siano più quelli di un tempo, il buono fruttifero postale resta un strumento di investimento molto apprezzato dagli italiani, se non altro per la bassa rischiosità dovuta alla garanzia dello Stato.

Il buono fruttifero postale è un prodotto finanziario nominativo emesso da Cassa Depositi e Prestiti, una società per azioni controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze che, tra le altre cose, gestisce il risparmio postale.

Le tipologie di buoni fruttiferi postali sono diverse (3x2, 3x4, 4x4, ordinari, per minori, ecc.), ma per tutti vige la garanzia dello Stato.

Il buono fruttifero postale non frutta più interessi a partire dal giorno successivo alla scadenza naturale del titolo, a meno che non si tratti di un buono ordinario emesso non oltre il 27/12/2000: in questo caso produce interessi fino al 30esimo anno successivo a quello di emissione.

I buoni sono sottoscrivibili in forma cartacea o dematerializzata. Mentre nel primo caso al sottoscrittore viene rilasciato un titolo cartaceo, la cui presentazione si rende poi indispensabile per poter ottenere il rimborso, nel secondo caso nei confronti del sottoscrittore il personale addetto si limita ad effettuare una scrittura contabile sul libretto di risparmio postale o sul conto corrente Bancoposta.

Essendo nominativi i buoni postali non possono essere ceduti, se non in caso di successione per causa di morte dell'intestatario.

I buoni fruttiferi postali, infine, non possono essere ceduti in pegno.

Costi e regime fiscale dei buoni postali

La sottoscrizione così come la gestione e il rimborso dei buoni fruttiferi postale è senza alcun costo o commissione per il risparmiatore.

Per quanto riguarda il regime fiscale, invece, occorre precisare che:

  • gli interessi sono soggetti a ritenuta nella misura del 12,5%;
  • l'imposta di successione non trova applicazione;
  • l'imposta di bollo non si applica se il valore di rimborso non supera i 5.000 euro.

Rimborso buoni fruttiferi postali: quando e come richiederlo

E' possibile richiedere il rimborso buoni fruttiferi postali in qualsiasi momento.

Tuttavia mentre il capitale viene rimborsato sempre al 100%, per quanto riguarda gli interessi occorre far riferimento a quanto previsto dalla scheda informativa relativa al buono sottoscritto: ai fini della loro corresponsione, infatti, è necessario che sia trascorso un termine minimo che - a seconda della tipologia di buono - può essere di 2 o 6 mesi, un anno, ma anche di 2 o 3 anni.

I buoni postali intestati ai minori non sono rimborsabili prima che l'intestatario abbia compiuto i 18 anni, a meno che non sussista un provvedimento del giudice tutelare. Per i buoni emessi prima del 28/12/2000 è sufficiente, invece, la firma congiunta di entrambi i genitori.

Se in occasione della sottoscrizione non sono trascorsi almeno 18 mesi, all'intestatario non vengono corrisposti gli interessi.

Chi possiede buoni postali cartacei può chiedere il rimborso in qualsiasi ufficio postale. Se questo non è lo stesso in cui sono stati sottoscritti, sono necessari 4/5 giorni in più per i dovuti accertamenti. I buoni  fruttiferi dematerializzati possono essere rimborsati anche attraverso il sito poste.it

Si può ricevere la somma in contanti oppure attraverso vaglia circolare, accredito su libretto di risparmio postale o su conto corrente BancoPosta.

Calcolo rimborso buoni postali 

Chi volesse conoscere il valore del proprio buono fruttifero postale o simulare il rendimento di un investimento su questo prodotto finanziario, non dovrebbe far altro che consultare questa pagina del sito di Cassa Depositi e Prestiti: www.cdp.it/sitointernet/it/calcolo_dei_rendimenti.page.

In pratica per scoprire il rendimento e gli interessi maturati nel tempo non occorre far altro che selezionare

  • la tipologia del buono postale
  • la data di sottoscrizione
  • l'importo e la data di rimborso

Riscossione buoni fruttiferi postali cointestati deceduto 

Se il buono è intestato a due persone e presenta la clausola "cpfr", che significa "con pari facoltà di rimborso", l'intestatario superstite può richiedere autonomamente il rimborso del buono. In pratica può recarsi in un qualsiasi ufficio postale avendo al seguito un valido documento di riconoscimento e il buono cartaceo in originale. 

Diversamente se il titolo non contiene la clausola "cpfr" oppure è intestato ad una sola persona, gli eredi devono compilare un apposito modello fornito dall’ufficio postale a cui va allagata la seguente documentazione: 

  • dichiarazione di successione
  • estratto dell’atto di morte dell’intestatario del buono postale;
  • dichiarazione sostitutiva eredi;
  • verbale di pubblicazione del testamento (olografo, pubblico o segreto) in copia conforme all’originale;
  • fotocopia documento di riconoscimento e codice fiscale dei soggetti che presentano domanda di rimborso.

I residenti all'estero come chiedono il rimborso dei buoni postali?

Chi risiede all’estero ed è titolare di uno o più buoni postali, può chiederne il rimborso recandosi presso il Consolato Italiano e compilando questo apposito modulo rimborso buoni fruttiferi postali.

Il modulo una volta autenticato dal Consolato va spedito a Poste Italiane S.p.A. - Bancoposta - Operazioni Servizio Risparmio - Via di Tor Pagnotta, 2 - 00143 Roma.

Richiesta rimborso buoni fruttiferi postali prescritti

È importante ricordare che i buoni fruttiferi postali cartacei si prescrivono dopo 10 anni dalla data di scadenza

Tradotto questo significa che trascorso questo termine il buono non è più rimborsabile, quindi non solo si perde il diritto agli interessi, ma anche alla restituzione del capitale.

Per questo motivo consigliamo ai nostri utenti di controllare sempre con molta attenzione la data di scadenza riportata sui Buoni Fruttiferi Postali cartacei tenendo conto del termine di prescrizione decennale. 

Se la scadenza non è riportata sul titolo è possibile verificarla consultando il sito poste.it. 

Per maggiori informazioni

  • rivolgersi al personale degli Uffici Postali
  • consultare i siti poste.it e cdp.it
  • telefonare al numero gratuito 800.00.33.22.

Per concludere segnaliamo che agli indirizzi

  • www.cdp.it/sitointernet/it/faq_buoni_fruttiferi_postali.page
  • www.poste.it/faq-buoni-e-libretti.html

ci sono delle FAQ che consentono di trovare le risposte alle proprie domande senza coinvolgere il personale di Poste Italiane.

Problemi con il rimborso buoni fruttiferi postali

Per qualunque questione attinente al rimborso dei buoni postali, l'intestatario può esporre un reclamo scritto.

Le possibilità in questo caso sono tre:

  • compilare l'apposito form online. A tal proposito è sufficiente consultare questa pagina https://www.poste.it/reclami/index.html (selezionare la voce "Servizi Finanziari Bancoposta);
  • scrivere una PEC all'indirizzo reclami.bancoposta@pec.posteitaliane.it;
  • scaricare e compilare questo modulo reclamo Poste Italiane buoni fruttiferi.

Per sapere come comportarsi nel caso in cui neppure la contestazione scritta sortisca effetti, consigliamo di leggere il post di approfondimento sul reclamo Poste Italiane.

Pubblicato il 04/06/2024    193 Commenti
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50766 - giulio
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49411 - Andrea
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49342 - Redazione
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