Modulo richiesta rimborso Poste Italiane: PDF per servizi BancoPosta
Modulo con il quale chiedere il disconoscimento di talune operazioni registrate da BancoPosta e contestualmente ottenere il rimborso degli importi addebitati.
Disconoscimento operazioni Bancoposta rimborso: quando chiederlo
E' possibile contestare le transazioni effettuate allo sportello oppure attraverso i canali WEB, ATM e POS e quindi per chiedere lo storno degli importi addebitati. Se si ritiene che le transazioni siano legate al furto, smarrimento o clonazione della Carta BancoPosta o Postamat, si consiglia prima di ogni altra cosa di contattare il numero 800.00.33.22 o il +39 02.8244.33.33, se ci si trova all'estero, e sporgere denuncia presso le autorità competenti.
Il disconoscimento delle operazioni e il conseguente rimborso può essere richiesto in svariate occasioni. Ad esempio per:
OPERAZIONI DI PAGAMENTO NON AUTORIZZATE DAL TITOLARE
In questo caso occorre specificare sulla lettera la data, l'ora, l'importo il canale (punto vendita, internet, pos, ecc.), l'esercente e il luogo dell'operazione oggetto di contestazione. Inoltre se la carta risulta rubata o smarrita occorre specificare il luogo in cui è avvenuto il furto o, se noto, il luogo di smarrimento (casa, ufficio, negozio, luogo all’aperto, ecc.) e le circostanze in cui è avvenuto il furto.
Se, invece, la carta è ancora in possesso del titolare, occorre specificare, se note, le circostanze in cui si ritiene sia avvenuta la clonazione/contraffazione. Non solo: occorre indicare il luogo in cui era custodita la carta, se si è subito il furto del PIN o se si è rilevato il PIN a terzi, se si è ceduta, anche temporaneamente, la carta a terzi, se sono state compiute transazioni all'estero, se si è provveduto a bloccare la carta e così via.
ANOMALIE RELATIVE A OPERAZIONI SU ATM O ESEGUITE ALL’UFFICIO POSTALE
In questo caso occorre specificare, ad esempio, se lo sportello automatico (ATM) non ha erogato i contanti pur evidenziando l’operazione come conclusa correttamente, oppure se lo stesso sportello ha erogato contanti per un importo inferiore, oppure se l'importo relativo alla stessa transazione è stato addebitato due o più volte presso lo sportello automatico (ATM) o presso lo sportello dell’Ufficio Postale. Anche qui occorre indicare data, ora, importo, luogo, ecc.
CONTESTAZIONI VERSO ESERCENTI PER ADDEBITI ERRATI O MULTIPLI
Le informazioni da fornire in questo caso sono le medesime. In più occorre specificare se l'importo è stato in realtà pagato con altro mezzo di pagamento; oppure se è stata effettuata una sola transazione, ma gli addebiti da parte dell'esercente sono stati due o più; oppure se l'esercente ha autorizzato un addebito più elevato di quello della transazione reale.
MERCI E SERVIZI NON RICEVUTI/NON CONFORMI/RESTITUITI/CESSATI
In questo caso occorre specificare se il motivo del reclamo ha ad oggetto per esempio merci mai ricevute dall'acquirente, oppure beni che sono risultati non conformi in quanto difettosi o diversi da come erano stati descritti in fase di ordinazione, oppure prodotti che in realtà sono stati restituiti all'esercente, ecc.
Cosa riportare sul modulo richiesta rimborso Poste Italiane
Oltre ai dati indicati nel paragrafo precedente, sul modulo occorre riportare
- i dati anagrafici e di recapito del titolare del rapporto (indirizzo in Italia da utilizzare per la corrispondenza relativa soltanto alle carte Postepay anonime);
- le coordinate del conto corrente su cui si desidera ricevere eventuali rimborso da Poste Italiane (Iban e intestazione);
- i riferimenti relativi al rapporto oggetto di contestazione: numero di conto corrente o del libretto, numero Carta BancoPosta o Postamat, ecc.;
- la descrizione della contestazione.
Segnaliamo che dal nostro portale è possibile scaricare anche il
Come recapitare la lettera di contestazione
Il modulo di contestazione addebito per i servizi BancoPosta debitamente compilato e sottoscritto va trasmesso attraverso una delle seguenti modalità:
- consegnato a mano presso l’Ufficio Postale;
- trasmesso a mezzo fax al n. 06.98680330;
- inviato per posta ordinaria o, a scelta del cliente, con posta raccomandata a.r. a Poste Italiane S.p.a. – Patrimonio BancoPosta – Gestione Reclami – Viale Europa, 190 – 00144 Roma;
- inoltrato tramite PEC all’indirizzo reclami.bancoposta@pec.posteitaliane.it.
Chi preferisce inoltrare il reclamo online, può digitare questo indirizzo www.poste.it/reclami/index.html#!/ambito, selezionare la voce "Servizi Finanziari Postepay" e compilare l'apposito form.
Quali documenti allegare
I documenti da allegare al modulo richiesta rimborso Poste Italiane variano in funzione della tipologia di contestazione e sono tutti specificati a pagina 7 del modello. In linea generale comunque sono questi:
- copia della denuncia presentata alla Questura, al Comando dei Carabinieri o della Guarda di Finanza (in caso di smarrimento o furto);
- copia del documento d’identità in corso di validità;
- estratto conto/lista movimenti evidenziando le spese contestate;
- copia della carta di pagamento oggetto di presunta contraffazione;
- copia dello scontrino del prelievo, se stampato dall'ATM;
- copia dell'avvenuto pagamento con altro mezzo di pagamento;
- copia del documento fiscale rilasciato dall'esercente;
- eventuale documentazione utile a chiarire la posizione del titolare rispetto alle operazioni contestate.
Come effettua il rimborso Poste Italiane
Se la contestazione riguarda un addebito relativo ad una operazione di acquisto effettuata presso un esercente con la carta Postamat o Postepay, l'accredito avverrà direttamente sulla stessa carta di pagamento.
Nel caso in cui non venga indicato un rapporto di conto corrente postale o bancario, Poste Italiane provvederà all’eventuale rimborso nelle seguenti modalità:
- per importi fino a 1.000 € e unico intestatario del rapporto, con pagamento in contanti presso qualsiasi Ufficio Postale, (a tal riguardo il Cliente riceverà una comunicazione spedita tramite raccomandata all’indirizzo indicato nella sezione “Informazioni per la gestione del reclamo”);
- per importi superiori a 1.000 € o nei casi di contestazione del rapporto, con assegno postale vidimato spedito tramite raccomandata all’indirizzo di postalizzazione del rapporto/carta.