Fac simile comunicazione opzione cedolare secca all'inquilino

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 07/02/2024
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Descrizione

Fac simile di lettera con cui il locatore comunica con raccomandata al conduttore che intende avvalersi dell'opzione della cedolare secca sugli affitti e di rinunciare a qualsiasi aggiornamento del canone di affitto, inclusi gli aumenti Istat. La lettera inquilino cedolare secca è disponibile in tre distinte versioni e nei formati DOC e PDF.

Lettera inquilino cedolare secca: cos'è

Si tratta di una normale lettera con cui il locatore, in relazione al contratto di locazione ad uso abitativo stipulato con riferimento ad un certo immobile, comunica al proprio inquilino di aver esercitato l’opzione per l’applicazione della cedolare secca, ossia di una imposta sostitutiva (al 26, 21 o 10%), sui canoni di locazione.

Contestualmente il locatore comunica all'inquilino di rinunciare, per il restante periodo del contratto, alla facoltà di chiedere qualsiasi aumento del canone, incluso l'aggiornamento ai fini ISTAT, anche se prevista nel contratto stesso (c. 11 art. 3 D.Lgs. n. 23 del 7 marzo 2011).

Infine avverte che per tutta la durata residua del contratto non saranno più dovute le imposte per la registrazione annuale del contratto.

Come e quando va trasmessa la lettera opzione cedolare secca

La lettera opzione cedolare secca va trasmessa mediante raccomandata con avviso di ricevimento (o tramite PEC). Senza questa preventiva comunicazione l'opzione per la cedolare secca non è valida.

In particolare la lettera deve essere inviata entro la data di registrazione del contratto di affitto. La registrazione, a sua volta, deve essere effettuata entro 30 giorni dalla stipula del contratto attraverso il modello RLI.

Va detto che il locatore ha facoltà di revocare l’opzione in ciascuna annualità contrattuale successiva a quella in cui questa è stata esercitata. A tal fine deve inviare al proprio inquilino questa 

Quando non è necessaria la raccomandata inquilino cedolare secca

La comunicazione è necessaria solo se la rinuncia all'aumento del canone non sia già stata prevista nel contratto stesso attraverso l'inserimento di una clausola cedolare secca

Nel caso, quindi, di proroga di un contratto che preveda già la rinuncia all’aumento del canone, il locatore non deve inviare alcuna comunicazione in tal senso mediante raccomandata.

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