Come evitare che un credito si estingua
Chi ha maturato un credito verso qualcuno, ad esempio per la vendita di un prodotto o l'erogazione di un servizio, ma non esercita il diritto alla riscossione per un certo periodo di tempo, rischi che lo stesso si estingua per prescrizione, con la conseguenza di non poter più pretendere il pagamento di quanto dovuto.
In linea generale il diritto all'incasso delle somme dovute si estingue per prescrizione con il decorso di dieci anni (art. 2946 C.C.). Per alcuni crediti, tuttavia, sono previsti termini di prescrizione significativamente più brevi.
Ad esempio per i crediti relativi a multe, canoni di locazione, bollette per utenze domestiche, rate di mutui, salari, trattamenti di fine rapporto, pagamento degli interessi, ecc. vige un termine di prescrizione di cinque anni. Si riduce invece a tre anni la prescrizione per i crediti maturati da attività professionali o relativi ad esempio al pagamento del bollo auto. Addirittura si prescrive in un anno il diritto dei commercianti ad incassare il prezzo delle merci vendute, quello delle compagnie assicurative ad esigere il pagamento delle rate di premi assicurativi RC, furto e incendio o quello di palestre, piscine e centri sportivi ad incassare gli abbonamenti dai propri clienti.
Ma attenzione. La legge prevede che tali termini possono essere interrotti notificando, ad esempio, al debitore un atto di costituzione in mora (diritto esercitato dal creditore). In sostanza dalla data di ricezione di tale comunicazione il termine di prescrizione ricomincerà a decorrere. Dal nostro portale si possono scaricare alcuni fac simile di
Se il creditore non facesse nulla per impedire il decorso del termine, il debitore potrebbe legittimamente rifiutarsi di pagare quanto dovuto, semplicemente invocando l'avvenuta prescrizione del credito. Ecco un modello di
E qualora si dovesse pagare un debito già prescritto? In questo caso non si ha diritto ad alcun rimborso, né a qualunque forma di risarcimento. Lo stabilisce l'art. 2940 del codice civile.