Consigli e strategie per un nuovo lavoro dopo i 40 anni
Hai 40 anni e non hai ancora trovato un impiego fisso, o magari sei stato licenziato dopo anni di onorato servizio? Non disperare, ma soprattutto non credere alle lamentele di chi sostiene che è impossibile trovare lavoro a 40 anni. Spesso, chi si lamenta, è in grado di fare solo quello. Rimboccarsi le maniche e riqualificare la propria figura professionale, invece, è più complesso ma anche molto stimolante. Vuoi provare? Segui i nostri 10 consigli per trovare un nuovo lavoro a 40 anni e modifica il tuo curriculum vitae in funzione di questo nuovo capitolo professionale che stai per aprire.
10 consigli per trovare un nuovo lavoro a 40 anni
Stando a quanto dicono i giornali, ci sarebbero nuove possibilità di lavoro per tutti, l’importante è specializzarsi, studiare le opportunità offerte dal mercato e riqualificarsi. In una parola: reinventarsi. Certo reinventarsi a 40 anni in un paese in cui il tasso di disoccupazione giovanile è ancora così alto (32,7%, seppure in calo di 1,3 punti), non è certamente facile, ma non si può certo rimanere inerti e attendere che qualcuno prima o poi bussi alla nostra porta per proporci il lavoro che desideriamo o per il quale ci siamo impegnati fino a poco tempo prima. Né può essere sufficiente limitarsi a consultare i tanti portali che pubblicano annunci di lavoro o a scaricare sul proprio smartphone una o più delle tante App dedicate alla ricerca di lavoro.
Siamo dell'idea che sui giornali e in tv si parla troppo poco di lavoro, soprattutto non se ne parla nella maniera giusta: non si discute abbastanza dei cambiamenti in atto nel mondo del lavoro, delle nuove professioni, del rapporto scuola-università-mondo del lavoro, di come la tecnologia in generale ha stravolto il modo di agire, di vivere e di lavorare. Al contrario viene dato risalto solo ed esclusivamente alle fabbriche che chiudono, ai giovani che non trovano lavoro, ai "cervelli" che fuggono all'estero. Tutto ciò non fa che innescare pensieri negativi, che alla lunga possono determinare perdita di fiducia, tensione o addirittura disturbi d'ansia. Quante volte sentiamo dire da parenti ed amici che il lavoro non c’è, che è inutile perfino cercarlo, che l'unica soluzione è andarsene via dall'Italia.
Tutto questo non aiuta a trovare lavoro. Occorre avere, invece, un pensiero positivo, un atteggiamento propositivo perchè ci aiuta ad affrontare meglio le sfide di ogni giorno, ad orientarci ai risultati, a cogliere meglio certe opportunità. Chiaramente l'ottimismo di per sé non basta per trovare lavoro a 40 anni. Rispetto al passato il percorso che porta dalla scuola al mondo del lavoro è molto più accidentato, personalizzato e imprevedibile.
1. Dimentica le vecchie idee sul lavoro: purtroppo o per fortuna il mondo è cambiato. Le aziende richiedono molta flessibilità ai lavoratori e molto raramente offrono un contratto a tempo indeterminato. Cosa fare? Bisogna adattarsi, svecchiare le proprie idee e prepararsi ad entrare in una nuova realtà lavorativa. Molte aziende cercano collaboratori e non dipendenti: ciò significa che per lavorare potresti aver bisogno di aprire una Partita Iva; altre ripiegano sullo Smart working o sulle mansioni che i lavoratori possono facilmente svolgere da casa.
2. Specializzati: ma su cosa esattamente? Ne facevamo cenno prima: negli ultimi anni sono nate nuove professioni, nei settori della sicurezza informatica, della mobilità sostenibile, del turismo, dell'agroalimentare, dell'efficienza energetica o delle biotecnologie. Se pensiamo soltanto al settore del web sono decine le figure professionali sorte nell'ultimo periodo: dal Digital Strategist, ossia colui che predispone la strategia di promozione sulla rete, al SEO Specialist che ottimizza i contenuti di un sito internet per i motori di ricerca, dal Web Content Editor che produce contenuti per il web al Web Analyst che invece ha il compito di analizzare ed interpretare i dati provenienti dalle attività sul web. In definitiva occorre intercettare i bisogni del mercato e formarsi. Come? Frequentando un corso ad hoc. Puoi frequentare corsi organizzati dalle società di recruiting, come l’Adecco, oppure cercare nuove opportunità sul sito del Centro per l’Impiego della tua città o della tua provincia. Solitamente questi corsi sono gratuiti, ma presuppongono una presenza pressoché costante alle lezioni. I MOOC, invece, sono corsi gratuiti che è possibile frequentare online, standosene tranquillamente a casa. MOOC è l’acronimo di Massive Open Online Courses, dei corsi disponibili online e pensati per la formazione e l’aggiornamento di un alto numero di persone. Puoi trovarne di molto interessanti, anche in lingua inglese, su questi siti: www.pok.polimi.it, https://platform.uropeanmoocs.eu, www.iversity.org.
3. Studia il mercato del lavoro: si tratta di un punto chiaramente legato a quanto scritto sopra. Quali sono le mansioni più richieste oggi? Fai una ricerca e scopri quali sono, studiale, quindi esegui una scrematura, per capire quali potrebbero fare al caso tuo per formazione, esperienza, predisposizione, passione. In questo senso la rete è una fonte di informazione e formazione dal valore incalcolabile. Facciamo un esempio. Se sei laureata in comunicazione, ma nessuna agenzia vuole assumerti prova a contattare una casa editrice e proponiti come correttrice di bozze. È un lavoro che puoi svolgere a casa ed ultimamente è molto richiesto.
4. Reinventati: questa è una parola molto usata e al contempo molto odiata da chi ha 40 o 50 anni. Perché? La risposta è semplice. Molte persone arrivano alla soglia dei 40 e pensano che l’età per apprendere cose nuove sia passata, della serie “sono quello che sono”, ed è il lavoro a doversi adattare a loro, non il contrario. Ebbene, questa convinzione è profondamente sbagliata. Occorre mettere da parte le proprie abitudini, allontanare paure ed incertezze, ma soprattutto fare in modo di adattare le competenze ed esperienze acquisite ad una realtà che magari negli anni è profondamente mutata. Ti facciamo un esempio: il ristorante presso il quale lavoravi come aiuto cuoco ha chiuso? Inizia a cucinare a domicilio o apri un home restaurant. È una tendenza recente, ma di forte impatto.
5. Sii intraprendente: non barricarti dietro ai tuoi limiti, ma scegli di rischiare. Se vuoi trovare un'occupazione non puoi mostrarti disponibile solo al lavoro subordinato, semplicemente perchè oggi non ci sono più le condizioni per un atteggiamento di questo tipo. Al contrario è quanto mai importante la promozione di se stessi, la ricerca di un'idea brillante, la trasformazione in un progetto, l'avvio di una attività di lavoro autonomo o di impresa. Considera tra l'altro che ci sono molti strumenti che sostengono l'avvio di nuove imprese: ci riferiamo ad esempio ai finanziamenti europei, al microcredito e ad altre agevolazioni di questo tipo.
6. Credi in te e nelle tue passioni: Steve Jobs aveva detto davanti ad una platea di studenti: "Abbi il coraggio di seguire il tuo cuore e il tuo intuito. Loro sanno già cosa vuoi dire diventare davvero". Anche tu avrai una passione, un interesse: per la cucina, la fotografia, la musica, il ballo, lo sport, la pittura. Si tratta di una attività per la quale ti senti felice, realizzato, appagato. Perchè allora non pensare di trasformarlo in un lavoro? Convertire una passione in un lavoro ti permetterà di non stancarti mai, di affrontare ogni sfida con entusiasmo, senza lasciarti abbattere dalle difficoltà. Naturalmente la passione non basta, occorrono anche competenze e capacità di cogliere certe opportunità. E comunque non tutte le passioni portano al successo.
7. Cerca ispirazione: utilizza i social network per ampliare le tue conoscenze, per conoscere i professionisti che stimi e ai quali vorresti ispirarti. Il più utile, sotto questo punto di vista è sicuramente LinkedIn. Segui i corsi organizzati dai guru del settore e (anche se magari hanno 10 anni meno di te) lascia che diventino dei veri e propri mentori. Stringere rapporti di persona o virtualmente con le persone che svolgono la professione che ami, ti permetterà di assorbire diversi stimoli, che potranno solo aiutarti ad ottenere ciò che vuoi.
8. Valorizza la tua esperienza: crea da zero un curriculum vitae straordinario. Come fare? Inizia leggendo i consigli che abbiamo raccolto in questa "Guida al Curriculum Vitae". Se c’è speranza per i neolaureati senza esperienza, ce n’è anche per te.
9. Attualità = Pane quotidiano: se il pregiudizio comune spinge le aziende e le agenzie che si occupano di selezione del personale a credere che gli over 40 siano persone poco aggiornate, dimostra il contrario. Per fare ciò devi frequentare corsi di aggiornamento, leggere i giornali e le riviste specializzate, utilizzare i social network per creare contatti e valorizzare al massimo le tue qualità.
10. Preparati al colloquio di lavoro: non è semplice come bere un bicchier d’acqua. Per fare una bella figura al colloquio serve la giusta preparazione. Lavorare al tuo curriculum e alla lettera di presentazione è un buon punto di partenza, ma cosa è necessario fare, per migliorarsi ulteriormente? Scoprilo leggendo l’articolo “Come affrontare un colloquio di lavoro”.
Trovare lavoro a 40 anni: ecco come redigere un buon curriculum
Nei tanti articoli che Moduli.it ha dedicato al lavoro, c’è un concetto che viene ribadito più e più volte: occorre lavorare sul curriculum, adattandolo alle diverse mansioni e in questo caso anche all’età. Ritrovare il vecchio file word su cui hai scritto il curriculum generico 15 anni fa per aggiornarlo e inviarlo all’azienda è solo uno spreco di tempo, fidati. Dietro un buon curriculum, infatti, c’è molto studio e molta introspezione. Come sai con la crisi economica sono diminuite le opportunità e per contro è aumentata la concorrenza, soprattutto di soggetti più giovani e magari freschi di laurea, con tutta l’energia e l’entusiasmo possibili ed immaginabili. Come batterla? Fondamentalmente hai un asso nella manica, un elemento che ricorre in tutti gli annunci di lavoro, che i giovani bramano ma fanno difficoltà ad ottenere: l’esperienza.
Per trovare lavoro a 40 anni è importante giocarsi bene questa carta e lavorare sull’auto promozione di se stessi. Attenzione, non ti stiamo dicendo di pompare il tuo curriculum con autovalutazioni fin troppo ottimistiche, ma di trovare i punti di forza che ti contraddistinguono e aggiungono valore alla tua figura professionale. In che modo puoi utilizzare il curriculum come uno strumento di marketing? È semplice: utilizza sapientemente hard skills e soft skills, evidenzia i risultati ottenuti e focalizza l’attenzione di chi legge su pochi aspetti di grande rilevanza.
Passiamo ora dalla teoria alla pratica: come va impostato un curriculum vitae? Hai sicuramente bisogno di un formato da compilare. Su Moduli.it puoi scaricare il facsimile Europass Curriculum Vitae, ovvero il modello compilabile del curriculum in formato europeo, che in pratica è il più utilizzato nonché il più richiesto dalle aziende. Compilarlo sarà semplicissimo, non dovrai far altro che scaricare il file poi seguire queste indicazioni. In alternativa puoi scaricare i format alternativi proposti su alcuni siti di grafica, come Canva oppure dallo stesso Word.
Dopo esserti dedicato alla redazione delle informazioni personali, passa alla menzione delle attività lavorative più importanti che hai svolto oppure quelle più affini alla posizione per cui ti stai candidando. È inutile menzionare tutte le attività svolte nella tua vita, in primo luogo perché ne uscirebbe un curriculum lunghissimo (mai superare 2/3 pagine); in secondo luogo perché gli addetti alle risorse umane basano le loro valutazioni sulla rilevanza delle posizioni ricoperte, non sul numero di impieghi che hai avuto negli ultimi 20 anni, dunque meglio non annoiarli, bensì stupirli evidenziando solo i successi professionali. Una volta completato anche questo passaggio, non resta che compilare la parte relativa alle competenze trasversali. Occhio a non sottovalutare le soft skills, poiché su di loro si concentra la selezione del personale nel Nord Europa e abbiamo ragione di credere che si stia lentamente sviluppando anche in Italia.
Come ci si valorizza, grazie alle soft skills? Innanzi tutto devi individuare quelle maggiormente richieste per la posizione che vorresti ricoprire. Facciamo un esempio. Vuoi lavorare come organizzatore di eventi? Allora non potrai non evidenziare il fatto che sei puntuale, metodico, attento ai dettagli, preciso, con ottime doti comunicative e una buona gestione delle situazioni critiche o particolarmente delicate. Tutto questo lavoro di introspezione ti permetterà di giungere ad ottimi risultati, soprattutto se il curriculum viene accompagnato da una lettera di presentazione scritta appositamente per l’occasione. Se non ne hai mai scritta una ti consigliamo di concederti due minuti per la lettura della guida che abbiamo dedicato all’argomento, così da avere più chiari gli intenti del testo, la divisione in paragrafi, l’organizzazione dei contenuti e così via.
In ultimo dovrai prepararti all’incontro con i selezionatori o con il datore: ricorda che è molto importante conoscere l’azienda nei particolari prima di sostenere un colloquio di lavoro, dunque potrebbe esserti davvero utile collegarti al sito internet della società, magari leggendo la pagina “chi siamo”. Durante il colloquio, rivolgere una domanda riferita alla storia dell’azienda o richiamare i valori sui quali essa basa potrebbe essere un gesto molto apprezzato dal selezionatore, segno di inequivocabile interesse, rispetto e dedizione.