Dichiarazione aiuti de minimis: modelli editabili

- Ultimo aggiornamento: 21/09/2022
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Descrizione

La dichiarazione de minimis è rilasciata, ai sensi dell'art. 47 del DPR 445/2000, dal legale rappresentante di ogni impresa candidata a ricevere un aiuto pubblico. Serve ad attestare l'ammontare degli aiuti “de minimis” ottenuti nell’esercizio finanziario in corso e nei due precedenti. 

Dichiarazione de minimis: a cosa serve

La Commissione Europea, con il proprio Regolamento Ce n. 1998 del 15 dicembre 20061, ha stabilito che l'importo massimo di aiuti pubblici che possono essere concessi ad una medesima impresa in un triennio, senza la preventiva notifica ed autorizzazione da parte della stessa Commissione e senza che ciò possa pregiudicare le condizioni di concorrenza tra le imprese, è pari a Euro 200.000,00 (Euro 100.000,00 se l'impresa è attiva nel settore del trasporto su strada). 

Ai fini delle determinazioni dell’ammontare massimo di Euro 200.000,00 devono essere presi in considerazione tutte le categorie di aiuti pubblici, concessi da Autorità nazionali, regionali o locali, “a prescindere dalla forma dell’aiuto “de minimis” o dall’obiettivo perseguito ed a prescindere dal fatto che l’aiuto concesso allo Stato membro sia finanziato interamente o parzialmente con risorse di origine comunitaria.

La regola “de minimis” non si applica a tutte le imprese: ne sono escluse, ad esempio, quelle attive nel settore della pesca e dell’acquacoltura, nella trasformazione e commercializzazione di determinati prodotti agricoli, nel settore carboniero, ecc. Non viene altresì applicato agli aiuti concessi alle imprese in difficoltà.

Nel caso in cui l'impresa dovesse risultare destinataria di “aiuti di Stato” per un importo superiore a Euro 200.000 nel triennio e l'aiuto dovesse essere dichiarato incompatibile con le norme stabilite dalla Commissione Europea, sarà obbligata a restituire le somme eccedenti maggiorate dagli interessi.

Fac simile dichiarazione de minimis: cosa indicare

Come detto si tratta di un documento redatto ai sensi dell'art. 47 DPR 28.12.2000 n. 445, ciò significa che il legale rappresentante dell'impresa deve essere consapevole delle sanzioni penali, nei casi di dichiarazione non veritiera, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall’art. 76 del DPR n. 445 del 28 dicembre 2000, e che la falsa dichiarazione comporta la decadenza dai benefici ottenuti.

Ciò detto sul fac simile dichiarazione de minimis occorre riportare i dati del dichiarante e indicare se l'impresa:

  • non ha beneficiato dei contributi pubblici concessi in regime de minimis (Regolamento CE n. 1998/2006 del 15 dicembre 2006, GUCE L 379 del 28.12.2006) sino alla data della presente dichiarazione

OPPURE

  • ha beneficiato, negli ultimi tre esercizi finanziari per scopi fiscali, di contributi pubblici di natura “de minimis” percepiti a qualunque titolo. In quest'ultimo caso occorre specificare l'importo del contributo, la data di erogazione, la natura dell'aiuto e l'ente che lo ha concesso.

ll legale rappresentante dell’impresa richiedente l’agevolazione, qualora esistano rapporti di collegamento con altre imprese, dovrà farsi rilasciare dai legali rappresentanti di queste idonee dichiarazioni attestanti gli aiuti in regime “de minimis” ottenuti nel triennio di riferimento da ciascuna di esse. La dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa richiedente terrà conto di tali dichiarazioni. Le dichiarazioni rilasciate dai legali rappresentanti delle imprese collegate saranno allegate alla dichiarazione de minimis redatta dell'impresa richiedente l'aiuto pubblico.

Nel caso specifico in cui l’impresa richiedente derivi da una operazione di scissione di un’impresa in due o più imprese distinte, l’importo degli aiuti “de minimis” ottenuti dall’impresa originaria deve essere attribuito all’impresa che acquisirà le attività che hanno beneficiato degli aiuti o, se ciò non è possibile, deve essere suddiviso proporzionalmente al valore delle nuove imprese in termini di capitale investito.

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