Dichiarazione valutaria in dogana: quando va compilata
Descrizione
Dichiarazione di trasferimento di denaro contante da compilarsi quando la somma di cui si dispone è pari o superiore al controvalore di Euro 10.000,00.
Quanto contante si può portare all'estero?
Si può trasferire contante all'estero senza effettuare alcuna comunicazione all'Agenzia delle Dogane fino al limite di 9.999,99 euro.
Oltre questa soglia la somma va dichiarata attraverso il modello disponibile in questa scheda.
Limite contanti estero 2019: cosa sono inclusi?
Debbono essere calcolati ai fini del raggiungimento della soglia le banconote, le monete e i travellers' cheques, assegni di viaggio nominativi intestati alla persona che li utilizzerà ed emessi da istituti di credito autorizzati.
Stando a quanto disposto dall'art. 3, comma 1 del D.lgs 195 del 2008 non vanno inclusi, invece, i vaglia postali o cambiari, ovvero gli assegni postali, bancari o circolari, tratti su o emessi da banche o Poste italiane s.p.a. che recano l'indicazione del nome del beneficiario e la clausola di non trasferibilità.
Cosa riportare sulla dichiarazione trasferimento denaro contante
Sul documento occorre riportare:
- se si tratta di entrata nel territorio italiano o di uscita;
- le generalità del dichiarante;
- le generalità del soggetto per conto del quale il trasferimento viene effettuato;
- importo e valuta del denaro trasportato;
- la provenienza del denaro (es. risparmi, vendita immobili, proventi di operazioni commerciali, ecc.);
- le generalità del soggetto che eventualmente riceve il denaro;
- l’utilizzo che si intende fare del denaro (es. spese turistiche, acquisto immobili, acquisto prodotti, ecc.);
- itinerario del viaggio;
- il mezzo di trasporto utilizzato.
L'obbligo di dichiarazione non è soddisfatto se le informazioni fornite sono inesatte o incomplete.
Con quali modalità consegnare la dichiarazione doganale contanti
La dichiarazione può essere:
- trasmessa telematicamente, prima dell'attraversamento della frontiera, secondo le modalità e le specifiche pubblicate nel sito dell'Agenzia delle dogane. In questo caso il dichiarante deve avere al seguito una copia della dichiarazione e il numero di registrazione attribuito dal sistema telematico doganale;
- consegnata in forma scritta, al momento del passaggio, presso gli uffici doganali di confine. Questi ultimo provvederanno a rilasciare una ricevuta.
E se i contanti vengono spediti per posta?
Anche in questo caso si applicano le disposizioni di cui sopra.
Nella fattispecie la dichiarazione va consegnata all'operatore dello sportello postale all'atto della spedizione o nelle 48 ore successive al ricevimento. Nel calcolo dei termini non si tiene conto dei giorni festivi.
L'ufficio postale provvederà quindi a rilasciare una ricevuta al dichiarante e a trasmettere la dichiarazione per via telematica all'Agenzia delle dogane entro 7 giorni.
Cosa succede in caso di violazione delle norme
In caso di violazione delle disposizioni previste, il denaro contante trasferito o che si tenta di trasferire, viene posto sotto sequestro dall'Agenzia delle dogane o dalla Guardia di Finanza con l'obiettivo di assicurare il pagamento delle sanzioni.
Contro il sequestro è chiaramente possibile proporre opposizione al Ministero dell'economia e delle finanze entro 10 giorni, che a sua volta si esprimerà nel merito della questione nell'arco dei successivi 60 giorni.
Ai fini della restituzione del denaro contante sequestrato, è possibile depositare presso la Tesoreria provinciale dello Stato una cauzione ovvero fideiussione bancaria o assicurativa. A garanzia del pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria, la cauzione o la fideiussione devono essere di importo pari all'ammontare massimo della sanzione, comprensivo delle spese.