Domicilio sanitario: assistenza ai cittadini italiani non residenti

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 13/11/2019

In Italia c'è un gran numero di persone che attualmente vivono in un luogo diverso dalla propria residenza. Basti pensare agli studenti universitari fuorisede, a coloro che per lavoro si sono trasferiti temporaneamente in una città più grande, ai soggetti bisognosi di un cure in un centro specializzato. I motivi sono diversi, eppure tutte queste persone hanno una cosa in comune: possono richiedere il domicilio sanitario. In questo articolo ti illustreremo meglio cos’è, in che modo presentare domanda e quali documenti è necessario produrre.

Domicilio sanitario: cos'è e quando si richiede

Il domicilio sanitario è un’opzione che tutti i cittadini italiani che vivono in una città diversa dalla loro residenza, possono prendere in considerazione.

Per dirla in soldoni, grazie al domicilio sanitario potrai ricevere l’assistenza sanitaria di cui hai bisogno nella città presso la quale ti sei momentaneamente trasferito, a cominciare dal medico di base.

In particolare puoi richiedere il domicilio sanitario temporaneo se sei domiciliato o dimori in un luogo differente dalla tua residenza anagrafica per un lasso di tempo non inferiore a 3 mesi e non superiore a 12 mesi. Qualora i tempi della permanenza si prolungassero, potrai sempre rinnovare la richiesta.

Qualora, invece, la permanenza fuori dal luogo di residenza fosse inferiore a 3 mesi, non potresti eleggere il domicilio sanitario e, dunque, chiedere il cambio medico di base. In una simile situazione potresti rivolgerti, in caso di necessità, alla guardia medica o direttamente in ospedale.

Chi può richiedere il domicilio sanitario

Possono richiedere il domicilio sanitario tutti i cittadini italiani che hanno dovuto trasferirsi in un luogo diverso dalla propria residenza anagrafica per motivi di studio, lavoro o ricerca di un’occupazione, salute, ricovero o assistenza. Per poter effettuare la richiesta è necessario essere già iscritti presso l'Azienda Sanitaria Locale (ASL) della città nella quale si risiede, dunque avere già un medico curante. Tuttavia, chi ha intenzione di trasferirsi e richiedere il domicilio sanitario, dovrà prima disdire il proprio medico di famiglia, per poi designarne uno nuovo nel comune di domicilio provvisorio.

Questo è il modulo di richiesta domicilio sanitario che puoi scaricare gratuitamente da questo portale e presentare al distretto sanitario della tua dimora provvisoria. Si tratta chiaramente di un fac simile, per cui è possibile che la modulistica reperibile presso i singoli distretti sanitari presenti piccole differenze.

Aprendo il modulo ti renderai conto di poter estendere la richiesta anche al tuo nucleo familiare, a patto che la tempistica di permanenza sia superiore a 3 mesi. In tal modo, qualora avessi dei figli potrai scegliere il loro pediatra, oltre che il medico di base.

Domicilio sanitario: cosa fare per richiederlo

Per richiedere il domicilio sanitario basta recarsi nel distretto ASL presente nel comune presso il quale dimori attualmente (diverso dalla propria residenza) e presentare questi documenti:

Quali allegati produrre

Come potrai immaginare, gli allegati che giustificano il trasferimento nel luogo in cui ti trovi attualmente variano in funzione della motivazione che ti ha spinto a spostarti. Dovendo presentare tali dichiarazioni ad una Pubblica Amministrazione, puoi avvalerti dell'autocertificazione.

Così se richiedi il domicilio sanitario per motivi di lavoro, oltre alla documentazione appena elencata, dovrai presentare una dichiarazione redatta dal tuo datore di lavoro o un’autocertificazione nella quale indicare la sede lavorativa e il tipo di attività svolta.

Se richiedi il domicilio sanitario per motivi di studio, invece, dovrai allegare una copia del documento d’iscrizione o relativa autocertificazione.

Se richiedi il domicilio sanitario per motivi di salute sarà necessario che il medico curante o specialista rilasci una dichiarazione che giustifichi la necessità del trasferimento.

Se richiedi il domicilio sanitario per motivi di assistenza, in quanto dovrai occuparti di un familiare in modo assiduo, dovrai presentare un’autocertificazione che attesti e specifichi perché è necessaria tale assistenza. Al contrario, se sei tu a dover ricevere assistenza e ti trasferisci presso un familiare residente nel comune presso il quale fai richiesta, dovrai allegare ai documenti un’autocertificazione specificando la necessità di tale assistenza.

Se richiedi il domicilio sanitario per svolgere il servizio civile, dovrai allegare un’autocertificazione che specifichi il nome dell’ente presso il quale effettuerai il servizio.

Se richiedi il domicilio sanitario dopo esserti trasferito in una città diversa da quella della tua residenza anagrafica, con l’obiettivo di trovare un impiego, invece, dovrai presentare una copia della ricevuta d’iscrizione al CPI (Centro Per l’Impiego) o la relativa autocertificazione.

Se richiedi il domicilio sanitario dopo aver sottoscritto un contratto di lavoro a tempo determinato, dovrai presentare una dichiarazione redatta dal tuo datore di lavoro o un’autocertificazione nella quale assicurare la permanenza di almeno 3 mesi nel luogo in cui si fa richiesta.

Se richiedi il domicilio sanitario per motivi religiosi, basterà allegare una semplice autocertificazione nella quale specificare le tue personali motivazioni.

Se richiedi il domicilio sanitario per raggiungere minori in affidamento, occorre allegare anche il documento che formalizza l’affido.

Se richiedi il domicilio sanitario in quanto sei un militare in carriera sarà necessario allegare ai documenti un’autocertificazione oppure un certificato ufficiale rilasciato dalla forza pubblica nella quale si presta servizio.

Se richiedi il domicilio sanitario dopo essere stato ricoverato in una struttura (casa di riposo, istituto, ecc.) dovrai allegare ai documenti una dichiarazione proveniente dalla struttura stessa o un’autocertificazione che attesti il ricovero.

Infine se stai scontando una pena, dunque ti trovi in uno stato di semilibertà, dovrai allegare una copia del provvedimento di concessione di semilibertà.

Domicilio sanitario: normativa in caso di delega

Qualora fossi momentaneamente impossibilitato e non potessi presentare di persona il modulo di richiesta domicilio sanitario presso il distretto del territorio che ospita la tua dimora temporanea, potresti delegare un soggetto terzo.

In questo caso, egli potrebbe assolvere il suo compito presentando tutta la documentazione che abbiamo elencato nel paragrafo precedente ed in più:

  • il modello di delega;
  • un proprio documento di riconoscimento personale in corso di validità;
  • la propria tessera sanitaria.

Dopo aver ottenuto il domicilio sanitario potrai scegliere il tuo nuovo medico di famiglia e/o il pediatra per i tuoi figli nell’ufficio dell’anagrafe sanitaria.

Pubblicato il 13/11/2019    11 Commenti
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55018 - Marina
22/11/2020
Vorrei portare da me mia madre anziana e vedova da poco. Da torino dove abita al veneto mia residenza. Ha bisogno di controlli periodici per pacemaker e esame per INR sanguigno. Posso avere il domicilio sanitario e avere il medico di base. Comincia ad avere anche un po' di demenza senile. Grazie

54798 - Francesca
24/10/2020
Vivo da 7 anni in Toscana, ASL Centro, non residente ma trasferita per lavoro, mia figlia oggi 24enne vive con me, ha terminato gli studi ma non ha ancora trovato lavoro, da quest'anno non le rinnovano il domicilio sanitario perché non è più studentessa ed il ricongiungimento familiare vale solo un anno. Deve per forza prendere la residenza? Grazie!

54374 - Franck
30/06/2020
Non posso fare la domanda di domicilio sanitario se sono di cittadinanza francese e vivo in Italia da più di 30 anni?

54327 - Giorgio
23/06/2020
Buongiorno. Ho da un anno circa una "residenza senza fissa dimora" nel comune di Marcon dove ho vissuto per anni (dal 2009 circa al 2017) con residenza ufficiale ritrovandomi però poi praticamente per strada grazie ad una convivenza finita male. Ho vissuto tre anni (da gennaio 2018 ad ora) in condizioni disagiate, ospite da amici o conoscenti, sei mesi di qua o di là, sempre però nelle vicinanze del comune di Marcon e quindi facendo riferimento, in necessità, sempre allo stesso medico in Marcon (VE). Ora mi ritrovo per la quinta volta a dovermi spostare. Mi è stata offerta una ospitalità in Calabria da una cara amica per il tempo che mi fosse necessario ma ho il problema del medico di base, perchè pur in discreta salute soffro di ipertensione quindi con alcuni medicinali necessari in modo costante. Potrei avere un medico di base usufruendo di un solo domicilio sanitario? Non vorrei inserire la residenza in Calabria perchè da tempo in lista per l'assegnazione di un alloggio popolare nella terraferma veneziana e se cambiassi la residenza andrei a perdere quel beneficio. Ipotesi che mi spaventa non poco in funzione dell'età, 72 anni ormai, e del fatto che vivo da solo, Grazie, spero in un consiglio

53559 - Giusi
20/01/2020
Ho dovuto recarmi più volte allo sportello ed infine litigare con l'impiegato per avere il domicilio temporaneo del medico, avevo preso un appartamento in affitto temporaneamente senza contratto e mi serviva il medico per mia figlia.

53471 - Giulio
05/12/2019
Sono un libero professionista ed ho cambiato regione di residenza da Friuli a Veneto. L'azienda tuttavia e' rimasta in Friuli per cui ho l'ufficio li. Durante il 2018 mi hanno concesso l'assistenza in Friuli ma quest'anno non la vogliono rinnovare. E' possibile questa cosa o no?

52984 - Giorgia
10/07/2019
A me è stato negato il cambio di residenza sanitario per gravidanza in atto. Attualmente sono ospite dal mio ragazzo e stiamo aspettando di cambiare casa e quindi la residenza... Può darmi qualche information? Grazie

52002 - Stella
26/04/2018
Save, per fare il domicilio sanitario temporaneo è necessario anche andare al comune o municipio ed indicare il domicilio temporaneo, visto che sul modello per la richiesta del medico temporaneo richiedono l'indirizzo di domicilio. Grazie

51953 - Sara
18/04/2018
Salve, esiste una normativa di riferimento per quanto su indicato? Soprattutto se in una regione in particolare non vogliono rinnovare l'assistenza temporanea per gravi motivi di salute oltre un tot anni, invitando ad un cambio di residenza "perché d'obbligo" (secondo loro). Non riesco a trovare alcuna norma che disciplina la presa di posizione di questa Asl. Grazie

51939 - Lele
15/04/2018
Buongiorno avrei bisogno di sapere se io che sono tutore di un interdetto che attualmente si trova in un istituto a regime residenziale assistenziale, quando verrà dimesso per svariati motivi posso richiedere il domicilio sanitario e portarmelo a casa mia anche se attualmente è in un'altra regione?


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