Denuncia per cane che abbaia di notte: quando e perché inviarla

Rinaldo Pitocco - Ultimo aggiornamento: 13/11/2023
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Fac simile con cui una si invita il condomino o il vicino di casa a porre rimedio ai continui latrati che provengono dalla propria abitazione e che non consentono di attendere alle normali occupazioni e di riposare.

Con la stessa lettera si precisa che in assenza di provvedimenti risolutivi, si farà ricorso all’autorità giudiziaria col fine di ottenere non solo la cessazione dei rumori molesti ma anche il risarcimento per tutti i danni subiti sino a quel momento.

Cane che abbaia: quando sussiste una responsabilità penale

Può capitare che tra i condomini nascano controversie per via di un cane che abbaia con una certa intensità e costanza. Cosa fare in questi casi? Cosa dice la legge in proposito?

Il nostro Codice Penale, all'articolo 659, stabilisce che "chiunque non impedendo strepiti di animali disturba le occupazioni o il riposo delle persone è punito con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a 309 euro."

Dunque per la legge esiste una precisa responsabilità penale a carico del proprietario del cane, il quale deve adoperarsi in ogni modo per ridurre le occasioni di disturbo nei confronti dei condomini, senza per questo impedire al cane di abbaiare.

Infatti se da un lato l'abbaiare è il mezzo con cui il cane si esprime, dall'altro farlo in maniera costante potrebbe celare qualche problema: noia, stress, problema neurologico, calore, ecc. Il proprietario, dunque, ha il dovere di capire quale potrebbe essere il disagio patito dal proprio animale e porvi rimedio.

Tuttavia la responsabilità penale sussiste se 

  • viene minacciata la quiete pubblica, ossia se l'abbaiare del cane crea disturbo ad un numero indeterminato di persone e non al singolo vicino;
  • il rumore dev'essere intenso e costante, tale da superare la soglia della “normale tollerabilità”. 

Segnaliamo che dal nostro portale si possono scaricare i seguenti modelli:

Se il problema non è il cane che abbaia, quanto piuttosto la sporcizia e la scarsa igiene degli spazi comuni, allora si può prendere spunto da questi fac simile: 

Quando l'abbaiare supera il limite di tollerabilità? 

Nel valutare la normale tollerabilità occorre riferirsi al contesto specifico: un conto è se l'immobile in cui è custodito il cane è ubicato in piena campagna, altro conto è se l'immobile si trova in pieno centro cittadino con svariati rumori di fondo. Un conto è se il cane abbaia prevalentemente nel pomeriggio, altro conto è se lo fa soprattutto di notte. 

Ciò detto non è necessario produrre delle perizie tecniche, ma è sufficiente che ci siano le deposizioni dei testimoni in grado di descrivere

  • le caratteristiche dei rumori percepiti
  • la percezione di un disturbo concreto ed intollerante.

A chi rivolgersi in caso di disturbo della quiete pubblica?

In questo caso, come detto, creando disturbo ad un numero indeterminato di persone il proprietario del cane commette un reato penale.

Dunque se si vuole procedere nei confronti di quest'ultimo, occorre farlo attraverso una querela da sporgere presso un posto di Polizia (oralmente o per iscritto) oppure presso il Pubblico Ministero (per iscritto).

E se l'abbaio del cane disturba il solo vicino di casa?

In una simile ipotesi il proprietario dell’animale non incorre in alcuna sanzione penale. Tuttavia nei confronti di quest’ultimo potrebbe essere accertata una responsabilità di tipo civile, per effetto della quale il vicino di casa potrebbe agire e chiedere

  • la cessazione dei rumori e
  • il risarcimento dei danni (danno biologico ecc.).

Chiaramente per il denunciante si tratta di una strada non semplice da percorrere, visto che il disturbo dovrà comunque essere provato. Come? Nella fattispecie è possibile ricorrere a

  • delle misurazioni fonometriche condotte da un tecnico specializzato, che dovrà accertare l’eventuale superamento della soglia della normale tollerabilità;
  • delle semplici testimonianze raccolte da vicini, ospiti, ecc.

Esposto per cane che abbaia fac simile: perché inviarlo

Per le difficoltà legate alla necessità di dover fornire delle prove, prima di affidarsi ad un avvocato e citare davanti ad un giudice il proprietario del cane, potrebbe valere la pena inviare a quest'ultimo una semplice lettera di diffida per tentare una bonaria composizione della controversia. Il fac simile che trovi in questa scheda ha proprio questo preciso obiettivo.

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